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Test – Nuova Chevrolet Trax

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Vi ricordate della Opel Mokka? Ve ne abbiamo parlato di recente, giungendo alla conclusione che l’unica sua vera avversaria sarebbe nata a breve dalla stessa base. Il momento è dunque arrivato e per celebrarlo, ci siamo diretti in Croazia alla scoperta della nuova Chevrolet Trax.

 Linee decise, frontale imponente
Partendo da una lunghezza di 4.248 mm e da una larghezza di 2.035 mm (1.792 con specchietti chiusi) questo piccolo SUV si erge fino a 1.674 mm con un design molto marcato e personale, che ben la distingue dalla già citata sorella. I profili dei passaruota si mostrano senza troppo timore nelle fiancate, imprimendo un look deciso e quasi sportivo. Con la stessa filosofia è stato concepito anche il frontale, che grazie al suo sviluppo prevalentemente verticale mostra con orgoglio il cravattino giallo a chi precede. Il medesimo discorso è poi applicabile anche al posteriore, dove un piccolo spoiler insieme alle linee nette che circondano la targa danno un’aria solida ma piacevole. La Trax ha una sua anima da “maschiaccio”, e se la porta con orgoglio lasciando a quell’altra il ruolo di sofisticata. Quale delle due sia esteticamente migliore è solo questione di gusti, rimane il fatto che alla vista le differenze oltre ad esserci sono pure evidenti. Saliti a bordo si ritrova un ambiente giovane e stilisticamente curato, ma con la presenza di qualche plastica dura di troppo che si può facilmente rigare. Il difetto è più evidente per i vari portaoggetti sparsi attorno ai posti anteriori, che se non fosse per questo aspetto sarebbero perfetti come collocazione e capienza. Molto piacevole invece il cruscotto dove la grafica in stile motociclistico, già vista su alcuni modelli come Spark ed Aveo, contribuisce a dare un tocco originale a tutto l’insieme. Novità assoluta per il marchio e che a breve verrà condivisa con il resto della gamma, è il sistema Chevrolet MyLink che permette di sincronizzare il proprio smartphone (al momento solo iPhone) con il touchscreen da 7 pollici della vettura. Con MyLink è possibile non solo accedere a rubrica, musica, foto e filmati presenti sul telefono, ma grazie ad alcune “app” dedicate e destinate a crescere come numero si può avere ad esempio un navigatore (BringGo), svariate web radio (TuneIn) ed un lettore di podcast e news (Sticher). I possessori dei più recenti terminali Apple usufruiranno anche alla funzione “Siri Eyes Free”, con la quale sarà possibile utilizzare l’omonimo assistente vocale della casa di Cupertino per tutte le sue funzioni. Lo spazio a bordo per quattro persone adulte non manca e sfruttando i 356 litri di bagagliaio, hanno anche la capienza per usare l’auto in un weekend fuori porta in compagnia.

Motori potenti, ma senza esagerare
Trax02La Chevrolet Trax si presenta con due benzina di cui un 1.6 da 115 CV ed un 1.4 Turbo da 140 CV e con un 1.7 Diesel da 130 CV. Secondo la casa la scelta dei clienti dovrebbe ricadere sulle due motorizzazioni più potenti che non solo sono le uniche a poter disporre della trazione integrale (sola scelta possibile per la 1.4), ma grazie alla sovralimentazione promettono anche una guida rilassante senza far mancare la loro spinta quando necessario. Il nostro primo contatto inizia con il 1.4 Turbo, propulsore molto equilibrato che sfrutta i suoi 200 Nm a 1.850 giri/min per offrire una buona elasticità ed un limitato uso del cambio. L’erogazione è infatti molto dolce e per questo insistere con il piede destro non porta ad accelerazioni “violente”, ma solo ad un allungo corposo con constante aumento della rumorosità. Adottando un’andatura tranquilla, che è poi quella che meglio si addice al tipo di vettura, la Trax si lascia condurre senza problemi e risparmiando al guidatore continue scalate. Il confort di bordo è piuttosto curato ed a filtrare nell’abitacolo è più che altro il rumore dell’aria, specie quando si percorrono tratti autostradali che peraltro questo piccolo SUV affronta senza problemi. A non convincere del tutto è stato solo l’anteriore che non infonde la fiducia che si vorrebbe nella percorrenza di curve veloci, cosa che invece non succede quando si passa alla versione a gasolio. Con il 1.7 il maggior peso che grava sul davanti sembra infatti aiutare la vettura a trovare il giusto appoggio, rendendo l’esperienza di guida più piacevole. Questo secondo motore inoltre grazie ai 300 Nm a 2.000 giri/min si dimostra molto più scattante dell’unità a benzina, offrendo risposte migliori e quel pizzico di spinta aggiuntiva che manca al 1.4 Turbo. Come già riscontrato con la cugina Mokka anche in questo caso il diesel non si distingue per la sua silenziosità, ma sulla Trax sembra poter godere di quella maggior determinazione nel prendere i giri che rende la guida più piacevole.

Al giusto prezzo
La Chevrolet Trax è disponibile in tre allestimenti, di cui l’entry level denominato LS è esclusivo ed unico abbinabile al 1.6 benzina. Con questo propulsore la vettura è offerta a 19.150 € e di serie ha già tutto l’indispensabile come climatizzatore manuale, radio con MP3, sensori di posteggio, fendinebbia e cruise control. Alle due motorizzazioni più potenti sono invece riservate le versioni LT e LTZ, di cui la prima aggiunge alcune cose tra cui il sistema MyLink ed i cerchi da 18″ e la seconda anche interni in pelle e tettuccio apribile. Per la 1.7 D FWD LT bisogna spendere 22.550€, per la top di gamma 1.7 D AWD LTZ servono invece 26.550€. Un prezzo onesto insomma, per una vettura che ha tutte le carte in regola per riuscire a ritagliarsi un bello spazio in un segmento decisamente affollato ed agguerrito.

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