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Test – Opel Mokka

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In principio erano fuoristrada, mezzi quasi da lavoro e dalla dubbia comodità per gli spostamenti quotidiani qualora non si abitasse in mezzo ai monti. Il confort era in molti casi di buon livello, ma oltre a consumare parecchio questi veicoli non erano esattamente agili.

Cavalcando la logica del celebre “Io ce l’ho più grosso” nacquero poi i SUV, pullman da guidare con la patente B con i quali i concetti di Sport ed Utility sono stati liberamente interpretati. Con il prezzo della benzina che corre continuamente verso l’alto e sporadicamente verso il basso, il mercato attuale sta però diventando leggermente più cosciente e si sta orientando verso auto più piccole, più sostenibili. Il risultato di questa evoluzione è che se da una parte i suddetti autobus stanno rimarcando la loro inutilità perdendo pure la trazione integrale, dall’altra prendono sempre più piede veicoli come la Opel Mokka. Si tratta sempre di SUV, ma le dimensioni sono decisamente più contenute e non necessitano di almeno 200 cv per dare una parvenza di agilità.

Linee europee con impatto yankee
Con 2.038 mm di larghezza e 4.278 mm di lunghezza complessiva, la Opel Mokka per dimensioni non si discosta molto da una Meriva. Tradotto in termini pratici vuol dire che questo piccolo SUV non appare come un monolocale dotato di ruote, ma come qualcosa di molto più sfruttabile. La linea è piacevole ed abbastanza filante, senza disdegnare però una sobria mostra dei propri muscoli. La parte più imponente del design è certamente l’anteriore che, avendo uno sviluppo prevalentemente verticale, appare negli specchietti di chi precede in maniera piuttosto “maschia”. Il posteriore è una via di mezzo tra lo stile della Opel Corsa e quello inaugurato dalla neonata Adam, molto pulito ma con il lunotto abbastanza piccolo con buona pace della visibilità dallo specchietto centrale che, infatti, sulla Mokka non fa gridare al miracolo. Saliti a bordo le parole d’ordine sono razionalità e sobrietà, tutto è disposto in modo corretto ma senza particolari guizzi di fantasia. Nessuna forma strana, tutto assolutamente ordinato e funzionale come nelle migliori tradizioni tedesche. La posizione di guida, come del resto s’addice alla tipologia di veicolo, è rialzata e permette una buona visibilità in quasi tutte le direzioni. Qualche problema lo si può infatti avere nelle svolte a sinistra, dove lo sguardo in alcune circostanze deve fare i conti con il montante anteriore. Il bagagliaio offre una capienza di 356 litri che possono arrivare a 1.372 abbattendo la seconda fila di sedili, garantendo spazio sufficiente per una gita fuoriporta in quattro persone.

Mokka int11.7 CDTI. Non è un fulmine, ma beve poco
A passare sotto le nostre mani dopo la fugace avventura con la Opel Mokka 1.4 T Ecotec 140 CV 4×4 S&S, questa volta è stata la 1.7 CDTI Ecotec 130 CV 4×4 S&S Cosmo. Nome piuttosto impegnativo da pronunciare tutto d’un fiato, ma che al suo interno riassume tutti i punti salienti della vettura. A seguito della rottura dei rapporti di collaborazione tra General Motors – detentrice del marchio tedesco – ed il gruppo Fiat, il caro 1.7 CDTI della casa di Rüsselsheim sta tornando in auge proseguendo quanto già fatto con l’ultima Astra. Se da una parte la scomparsa del 1.9 CDTI in favore del 1.7 CDTI offre una buona immagine in ottica downsizing, dall’altra una coppia di 300 Nm tra 2000 e 2500 giri/min ed una potenza di 130 CV a 4000 giri/min non portano questo propulsore nell’olimpo dei più prestazionali. A pesare maggiormente non è tanto il valore assoluto di coppia quasi in linea con i migliori, quanto più il regime di giri cui viene raggiunto. Per favorire il piacere di guida infatti, la tendenza è quella di ottenere il picco intorno ai 1.600 giri/min rendendo la macchina apparentemente più scattante. Si tratta di sensazioni ed infatti guardando i freddi numeri, ad esempio per accelerazione 0-100 Km/h o velocità massima, la Opel Mokka 1.7 CDTI non si scosta molto dalle dirette avversarie di pari potenza. Questo piccolo SUV, per dovere di cronaca, accelera da fermo fino ai 100 Km/h in 9,4 secondi e si spinge fino alla velocità massima di 185 Km/h. Cifre non impressionanti ma, visto il tipo di vettura che non ha ambizioni sportive, più che dignitose. Un ulteriore appunto al propulsore bisogna farlo anche in termini di rumore, la sua voce è infatti percettibile nell’abitacolo anche al minimo. Un vero peccato perché l’interno della Mokka è curato e le varie fonti di disturbo quali fruscii e rotolamento delle gomme, risultano ben filtrati e mai fastidiosi.
A colpire positivamente sono invece il telaio e l’equilibrio generale della vettura, che la rendono facilmente controllabile anche in situazioni di emergenza. Nelle nostre prove l’ESP non si è mai rivelato troppo invadente e la Mokka si è lasciata guidare senza avere reazioni impreviste, con l’elettronica che interviene sempre in maniera puntuale a metter ordine quando realmente necessario. Non sarà una sportiva, ma alcune auto che vorrebbero rientrare in questa categoria potrebbero prendere qualche spunto. La taratura delle sospensioni è tendente al rigido ed infatti, in città la Mokka trasmette qualche buca di troppo agli occupanti. Se le strade fossero lisce come in altre capitali europee sarebbe perfetta ma nel bel paese, lo sappiamo, non ci facciamo mai mancare qualche cratere nell’asfalto o rotaie dei tram da scavalcare. Complici le dimensioni relativamente contenute districarsi per le vie del centro non è un grosso problema, come non lo è posteggiare grazie anche a sensori anteriori e posteriori con in più la retrocamera. Fuori dalle mura urbane il SUV tedesco si dimostra un buon compagno di viaggio sia per brevi che per lunghi tragitti, rovinando leggermente l’esperienza solo per il già citato sottofondo proveniente dall’anteriore. Nota di merito va anche al cambio manuale a sei marce dagli innesti morbidi e precisi, che per questo non fa rimpiangere l’automatico disponibile con il 1.7 CDTI solo per la versione a trazione esclusivamente anteriore. Da segnalare infine il buon risultato fatto registrare in termini di consumi, poco meno di 7 l/100 Km (più di 14 Km/l) che per i circa 1.350 Kg della vettura non sono affatto male.

In attesa della concorrenza casalinga
La Opel Mokka, come detto, si colloca in un segmento decisamente affollato. Tra le principali concorrenti ci sono le cugine Mitsubishi ASX e Citroën C4 Aircross o Suzuki SX4 e Fiat Sedici, ma non bisogna dimenticare anche Ssangyong Korando, Hyundai ix35 e Nissan Juke. A breve arriverà però sulle strade la sorella Chevrolet Trax, attualmente la rivale più “pericolosa” in attesa che le altre contendenti affilino le armi. Per qualcuna si tratta di aggiornare il progetto un po’ datato, per altre proprio di migliorarlo. La Opel Mokka 1.7 CDTI Ecotec 130 CV 4×4 S&S Cosmo parte da 26.200 € ed offre di serie tutto ciò che realmente serve. L’esemplare da noi provato portava però in dote il colore “Carbon flash” (580 €), inserti in pelle Dark Galvanized (1.250 €), Fari adattativi AFL + (1.000 €) e Navi Pack (950 €) portando il totale a 29.980 €. Il prezzo in assoluto non è basso, ma considerato che con questi soldi la vettura risulta praticamente full optional non è nemmeno eccessivo. In conclusione la Opel Mokka si è dimostrata un’auto molto valida, che con un piccolo aggiornamento del motore potrebbe dare parecchio filo da torcere alla concorrenza in questa fascia di prezzo.

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