in

The light side of the weekend – Formula 1, Monaco GP

Tempo di lettura: 2 minuti

Il venerdì a Montecarlo la Formula 1 si ferma e c’è tempo per rilassarsi, socializzare e fare qualche considerazione più leggera sul weekend.

Ringraziamo lo sciopero dei treni, che da martedì a venerdì ha appiedato mezza Formula 1. Chi è alloggiato tra Ventimiglia e Nizza e non ha la macchina ci è inevitabilmente incappato. Prima i ferrovieri italiani e poi quelli francesi si sono uniti in una ideale fratellanza d’intenti (il disagio per chi doveva andare al Gran Premio), vero esempio di cooperazione ed amicizia internazionale. Niente male, soprattutto di questi tempi, in cui l’Europa è tutta muri e frontiere. Evviva!

Menzione d’onore per la polizia monegasca. Bruschi e risoluti, sono ormai un’istituzione: una ciliegina sulla torta che non manca mai. Abituati a orde di arricchiti cafoni e maleducati che giungono in massa per il GP è normale che siano istruiti in tal senso. Un classico.

Il pass perenne. La Formula 1 si sa è fatta di pass. Più che altrove ne serve uno per andare ovunque. Il paddock è piccolo, dunque è un continuo dentro e fuori, tutto uno strisciare. Montagne di badge escono dagli uffici della FOM e vengono distributi al collo di avventori e addetti ai lavori, e se ne vedono davvero di tutte le forme e colori: vip, stampa, sponsor, leggende, ospiti, tribuna, pit lane singoli, permanenti o additittura perenni. Chi più ne ha più ne metta. Non credo che nessuno sappia davvero quanti sono o da dove vengano. La mia richiesta di un’intervista con chi fisicamente li stampa è stata rifiutata. Il mistero dunque rimane.

Passando alla pista nella top 3 troviamo: Il dito medio di Ricciardo. Durante la prima sessione di prove libere Daniel si è prodotto in un attestato di stima rivolto a un collega. La domanda è a chi fosse rivolto. Pare che il destinatario fosse Raikkonen, ma dai bofonchi di Kimi in conferenza stampa non è stato possibile capirne di più.

La curva di Massa. Santa Devota gli piace. Quest’anno ci teneva a essere il primo a battezzarla e non ha mancato visita. Due gli incontri ravvicinati quando guidava la Ferrari. A Montecarlo ci vive e vuole sentirsi a casa in tutti i sensi.

Il tombino dispettoso. Spettacolare e pericoloso mancato incidente. Un tombino che salta non è un episodio simpatico, principalmente per chi ha rischiato di prenderlo in faccia cioè Button. Si discute di sicurezza fin nei particolari poi si incappa in simili sviste. Male per i famosi commissari di Montecarlo sempre attenti a ogni dettaglio.

 Domani si torna in pista: qualifiche alle ore 14. Il mio report a seguire. Stay tuned!

Germania VS FCA sul caso emissioni

I nuovi pneumatici Pirelli per la Formula 1 2017