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Audi TTS | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Come quasi tutti i modelli della gamma Audi, anche la sportiva coupé dei Quattro Anelli ha beneficiato del trattamento “vitaminico” della versione “S”.

Il risultato è un look più cattivo, il 2.0 TFSI con più di 300 cavalli e sensazioni di guida tutte da scoprire, ovviamente da protagonisti, grazie all’Audi virtual cockpit e la posizione di guida ideale.

Questi sono solo alcuni degli highlights offerti dall’Audi TTS. Scopriamo il resto nella nostra prova su strada.

Design: a chi non piace?

Lunga poco meno di 4,20 m, la TTS è proprio un bel vedere. La colorazione Blu Sepang con i cerchi da 19” a cinque razze, la rende veramente affascinante. Sopra la linea di cintura sembra di guardare sempre la stessa auto della scorsa generazione, mentre nella parte inferiore alcune modifiche hanno rinnovato decisamente la linea. In città è difficile passare inosservati, ma è un piacere sfoggiare un abbinamento così ben riuscito, condito dai gruppi ottici interamente a LED con indicatori di direzione dinamici.

Audi TTS37

Questi ultimi comprendono anabbaglianti, abbaglianti, funzione combinata luci diurne, luci di posizione e indicatori di direzione e illuminazione statica per le svolte, nonché “all-weather lights” e funzione luci da autostrada in tecnica a LED con aumento automatico della profondità a partire da una velocità di circa 110 km/h.

All’interno, a mio modo di vedere, è stata compiuta la vera rivoluzione. Calarsi nell’abitacolo dell’Audi TTS è veramente piacevole e tutto, ma proprio tutto, è pensato per migliorare la vita al guidatore. I sedili anteriori coccolano i passeggeri, la plancia è minimale e le bocchette dell’aria sono esteticamente piacevoli oltre ad essere molto pratiche e funzionali grazie ai singoli comandi distribuiti proprio sulle stesse.

Infine, dietro al volante ergonomico in pelle, si trova il futuristico virtual cockpit, che comprende tutto il sistema d’infotainment all’interno di uno schermo da 12,3 pollici, comandabile tramite la rotella sul tunnel centrale e i comandi integrati nel volante. Navigazione, musica e tante altre funzioni sono consultabili all’interno di questo display che, a seconda delle esigenze, aumenta o diminuisce le dimensioni dei “cerchi” che racchiudono contagiri e tachimetro, ovviamente digitali.

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Lo spazio per i passeggeri posteriori è piuttosto risicato (essendo una 2+2), mentre il vano bagagli vanta una capienza che va da 305 fino a 712 litri.

Alla guida del 2.0 TFSI da 310 CV: più coinvolgente rispetto al passato

Con i suoi 310 CV (228 kW), il motore 2.0 TFSI consente ad Audi TTS Coupé di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e di raggiungere la velocità massima di 250 km/h (autolimitata).

La posizione di guida è veramente ottima, merito del volante ben regolabile e dall’ottima impugnatura e dei sedili sportivi, comodi e ben contenitivi, oltre che molto belli da vedere.

Il classico sistema Audi drive select di serie permette al conducente di selezionare la modalità di guida preferita: comfort, auto, dynamic, efficiency o individual. In dynamic, la configurazione più sportiva, la TTS tira fuori tutta la sua grinta, diventando ben più affilata e divertente. Questa non è altro che una caratteristica comune a tutti i modelli della Casa dei Quattro anelli marchiati con il fregio “S” ed “RS”, capaci di essere docili e sfruttabili in città e, tramite un semplice tasto, cambiare totalmente volto, con la complicità dell’ottimo cambio automatico sequenziale S tronic che sale di marcia quasi senza soluzione di continuità.

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Quest’ultimo ha 6 marce e si fa trovare sempre pronto, soprattutto nella guida più sportiva e quando si sceglie di comandarlo attraverso i paddle al volante. Un po’ meno intuitivo – com’è normale che sia – in modalità automatica. Rispetto al modello precedente, la TTS ha fatto grandi passi in avanti per quanto riguarda il piacere di guida. Se prima era semplicemente molto veloce, oggi è capace di trasmettere qualcosa in più al guidatore, quel divertimento di cui, a volte, si sentiva la mancanza. Ora l’impressione è che tutte le componenti lavorino per raggiungere lo stesso fine: un’efficacia e un feedback veramente sorprendenti, che coinvolgono sempre il guidatore.

Sterzo e assetto vanno sempre di pari passo. Il primo è molto diretto e permette di guidare senza staccare mai le mani dal volante; il secondo è rigido ma non troppo, in modo da comunicare bene al guidatore fino a dove si può osare. I 380 Nm di coppia, invece, spingono sempre fin dai bassi regimi (sotto i duemila giri), in modo da garantire una risposta sempre pronta, ma mai nervosa. La percorrenza in curva è molto soddisfacente, con l’ingresso quasi senza sottosterzo e l’uscita fulminea, grazie alla trazione integrale (permanente con la classica frizione Haldex) e il torque vectoring che tengono perfettamente allineate le ruote. Se eliminassero anche quell’accenno di sottosterzo in entrata di curva penso che non avremmo più niente da appuntare a questa TTS che, su fondi a bassa aderenza, si concede anche qualche piccola “scodata”, soprattutto, altra novità, con l’ESP totalmente disinserito.

Quasi infaticabile l’impianto frenante maggiorato ed equilibrato, ben dosato da un pedale sensibile e con la giusta corsa.

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L’ottima insonorizzazione dell’abitacolo (fin troppo per un’auto sportiva) nasconde tanto il sound che proviene dai quattro scarichi che si esibiscono in scoppiettii e gorgoglii durante le cambiate agli alti regimi. Non appena si abbassano i finestrini però inizia il concerto, che, noi incontentabili, avremmo preferito ancor più esuberante.

I consumi omologati nel ciclo misto si attestano sui 6,8 litri/100 km. Noi non siamo riusciti a raggiungere questo dato, ma non ci siamo discostati più di tanto, rimanendo tra i 8 e i 9 l/100 km.

In sostanza, questa TTS, con un aspetto estetico sportivo, ma non estremo, è capace di passare inosservata di mostrare i muscoli solo quando serve. E poi, per chi vuole ancora di più, c’è la nuova TT RS.

Prezzo e concorrenti

L’Audi TTS parte dal prezzo di listino di 54.250 euro e offre una dotazione che comprende gli accessori di base per un’auto premium tra i quali il climatizzatore, la radio e i fari allo xeno.

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La versione che abbiamo provato noi ha un costo finale nettamente superiore per via degli accessori, alcuni irrinunciabili, altri semplicemente bellissimi. Il Blu Sepang Perla (830 euro), abbinato ai cerchi da 19” con design a 5 razze (1.305 euro) uniti ai proiettori a LED (1.475 euro), ai sedili pelle Nappa (825 euro), al pacchetto pelle (475 euro), al Bang & Olufsen Sound System (1.030 euro), al sistema di navigazione MMI plus con MMI touch (3.010 euro) e al sistema di ausilio al parcheggio posteriore (540 euro), fanno lievitare il prezzo a circa 67.000 euro.

La concorrenza vede diverse rivali, tutte diverse però per fascia di prezzo o per potenza. Tra queste troviamo le Subaru BRZ, la Toyota GT86, la Nissan 370Z, la BMW Serie 2, la Porsche Cayman e le più estreme Lotus Elise e Alfa Romeo 4C. L’Audi TT, però, mantiene intatta la sua originalità e chi sceglie la coupé tedesca sa di puntare su una delle capostipiti delle coupè moderne.

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

Foto di Gabriele Bolognesi

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