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BMW i Vision Dee: la Casa dell’Elica immagina così il futuro

Tempo di lettura: 3 minuti

Questa volta BMW ha scelto un palco d’eccezione come il CES di Las Vegas 2023 per presentare la sua Vision Dee, concept che prefigura il futuro della digitalizzazione di bordo delle vetture bavaresi di domani.

Il prototipo fa parte di un terzetto che vede anche la i Vision Dynamics, il tutto mirato alla completa guida elettrica, e la i Vision Circular, realizzata al 100% con materiali riciclati. La i Vision Dee, dove Dee rappresenta l’acronimo di Digital Emotional Experience, incarna l’ultimo pilastro della visione di BMW per i prossimi anni e decenni, stiamo parlando della nuova digitalizzazione che vedremo sulle future vetture dell’Elica.

Cinque livelli d’immersività con il Mixed Reality Slider

La BMW i Vision Dee risulta essere in grado di offrire un nuovo livello di esperienza digitale attraverso uno speciale head-up display di grandi dimensioni che può arrivare a proiettare le  immagini su tutto il parabrezza.

In questo modo, la realtà che troviamo davanti ai nostri occhi si fonde con quella virtuale della BMW. Il guidatore risulta essere in grado di selezionare cinque livelli di presenza di contenuti digitali. Come? È sufficiente scorrere il dito sul Mixed Reality Slider posto al centro della plancia iniziando dal livello 1, in cui l’head-up display è spento, passando al livello 2, che mostra le informazioni classiche sulla guida.

Aggiungendo un ulteriore livello, ovvero il 3° livello si riscontrano grafiche e informazioni sui sistemi di comunicazione connessi, il 4° integra perfino proiezioni di realtà aumentata che interagiscono con l’ambiente esterno, come ad esempio segnali di svolta o altre informazioni e il , infine, fa immergere completamente nel mondo virtuale, anche se dobbiamo ammettere potrebbe essere perfino troppo per una vettura in movimento.

Cambiamo però la prospettiva, in questo caso il discorso potrebbe essere differente: immaginate di essere in autostrada, e vedere sempre le stesse cose: auto, rimorchi, cavalcavia, carreggiate ecc. Attraverso questa tecnologia tutto potrebbe essere sostituito in tempo reale, con le proiezioni che prendono il posto degli elementi concreti.

Potreste, in questo modo trovarvi a guidare nel deserto così come tra i dinosauri immaginari di Jurassic Park, con le altre auto che sono diventate dinosauri in movimento, tutto bello si, ma effettivamente avrebbe un senso, o sarebbe motivo di distrazione?

Per interagire con l’enorme head-up display si possono usare comandi vocali avanzati, con Dee, l’assistente dal nome semplice, che risponde in maniera naturale grazie all’intelligenza artificiale di cui è dotata. Inoltre risulta possibile usare enormi superfici tattili sul volante. Questo al fine di  rendere il tutto maggiormente immersivo e virtuale.

L’obiettivo degli ingegneri BMW per questo concept è stato chiaro: trasformare l’auto in un compagno di viaggio empatico, in grado di integrare le identità digitali dei passeggeri, fornendo consigli di guida ma anche contenuti di svago e di entertainment. Inoltre, dato il sempre maggior sviluppo del metaverso, tutte le funzioni o le applicazioni di questa tecnologia sono ancora da immaginare. In quel senso forse il livello 5 potrebbe essere utile.

Su una cosa si è sicuri: chi ha realizzato Dee ha tenuto bene a mente il piacere di guidare. Ecco dunque che non manca il volante e nemmeno la tipica plancia orientata verso il guidatore. Del resto, chi vuole guidare e vuole dimenticarsi di tutto il resto, può in ogni momento resettare il livello 1 sul Mixed Reality Slider.

Dee va oltre la comunicazione utilizzando segnali luminosi

Head-up display a parte, cosa che risulta essere il core di questa BMW basta guardarla da fuori per capire che si tratta dell’esperienza digitale di BMW i Vision Dee. Grazie ai suoi sensori e alle telecamere, è in grado di riconoscere le persone appena queste si avvicinano, mostrando il loro avatar proiettato sui finestrini e aprendo le portiere come per salutarli. Già da fuori risulta possibile sfruttare le interazioni vocali, ma Dee va oltre nella comunicazione utilizzando anche i segnali luminosi.

Il mitico doppio rene, infatti, così come la cornice dei finestrini o la striscia che unisce i fanali, è realizzato in E-Ink, con la possibilità di cambiare colore, come già visto sulla iX Flow. In questo modo la BMW i Vision Dee può perfino mandare messaggi agli altri utenti della strada

Stile tre volumi per esaltare la tecnologia

A proposito di design, lo stile di Dee è stato volutamente reso decisamente minimale al fine di focalizzarsi sul digitale.

La carrozzeria è quella tipica di una berlina a tre volumi della casa bavarese. Il doppio rene, dato il propulsore elettrico, ospita al suo interno anche i gruppi ottici sdoppiati, resi essenziali con la forma di un segmento obliquo.

I fanali risultano avere la stessa struttura luminosa e sono immersi in una fascia che sa cambiare colore. C’è anche l’iconico gomito di Hoffmeister, digitalizzato anche lui attraverso le superfici E-Ink, una vera chicca più unica che rara.

Per chi aveva già cominciato. Fare posto in garage può star tranquillo, questa rappresenta solo una “Vision”, poiché Dee non è destinata a vedere la luce così com’è, ma da lei e dalle sue sorelle verrà preso spunto per realizzare le prossime BMW. Già dal 2025, insieme alla nuova piattaforma modulare elettrica Nueue Klasse, vedremo l’enorme head-up display su un’auto di serie.

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani. Così è nato l'amore per i motori e per la scrittura giornalistica. Da poco papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini.

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Alessio Richiardi
Tag: Bmw

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