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Nuova BMW Serie 3 2019 | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 6 minuti

In un mondo che guarda sempre più ai SUV, non dimenticatevi delle berline. Sicuramente non se ne è dimenticata BMW che, nonostante una gamma “X” sempre più completa, ha voluto rinnovare, e non poco, un vero e proprio mito. Stiamo parlando della Serie 3, arrivata alla sua settima generazione a più di 40 anni dall’introduzione della prima generazione, nel 1975. Un’auto che ha cambiato le abitudini del mercato, in un certo senso, tanto da inaugurare un segmento, il D premium, che non è il nome di una medicina, vendendo in questi lunghi anni più di 15 milioni di esemplari, dei quali ben 900.000 in Italia dal 1990 in poi, con una preferenza per la Station Wagon, o Touring, piuttosto marcata.

Da sempre la tre volumi è stata auto piacevole da guardare e da guidare, oltre ad avere proposto numerose innovazioni. Non è da meno la nuova BMW Serie 3 2019, l’auto che nasce con il compito di rimanere, nel tempo che verrà, la fedele discendente di una stirpe assai vincente. Come? Abbiamo cercato di scoprirlo nella nostra prova su strada in anteprima.

Esterni: cresce con linee più affilate, aerodinamica da record

Se già il design degli esterni ci aveva colpito a un primo, rapido, sguardo al Salone di Parigi, osservandola dal vivo la nuova BMW Serie 3 2019 appare per quello che è, un’auto molto ben fatta dove firma luminosa, linee ben contornate e una certa impostazione sportiva, a prescindere dall’allestimento, lasciano il segno. Partiamo dalla firma luminosa, con i LED di serie e il Full LED, con effetto 3D, al posteriore, dove i gruppi ottici seguono il family feeling inaugurato con Serie 8 e si sviluppano orizzontalmente, a forma di L rovesciata. In optional (circa 2.000 euro) BMW propone i Laserlight, per la prima volta su una segmento D. Si distinguono grazie al baffetto blu elettrico e arrivano a illuminare fino a 500 metri, a differenza dei 250 assicurati dai LED.

Doppio scarico per tutte le versioni: la BMW Serie 3 2019 diventa più sportiva, a prescindere

La nuova generazione (G20, la settima), inoltre, cresce nelle dimensioni: rispetto alla sesta generazione si guadagnano 85 millimetri in lunghezza (4,08 metri), 16 millimetri in larghezza (1,82 metri) e appena 1 millimetro, impercettibile, in altezza. A cresce parallelamente con la lunghezza è anche il passo, 41 millimetri in più della vecchia a tutto vantaggio dello spazio in abitacolo per gli occupanti delle due file. Carreggiata più ampia (fronte: +43 millimetri, retro: 21 millimetri) e, non ultimo, il doppio terminale di scarico laterale (di serie per tutte le motorizzazione) influenzano positivamente l’agilità e l’impronta su strada del nuovo modello.

Tornando al frontale, il doppio rene è più grande e, come sugli ultimi SUV (X4, X3 e X5) è dotato di lamelle che si aprono in base alle necessità di raffreddamento del motore. Questi, e altri accorgimenti, come le prese d’aria ai lati del paraurti, conferiscono alla BMW Serie 3 2019 un Cx da record: appena 0,23. In linea laterale (cerchi da 16” e 17” di serie, in optional 18” e 19”) colpisce una curiosa novità: il famoso gomito di Hofmaister – il familiare controtaglio sul bordo posteriore del finestrino laterale, marchio di fabbrica BMW, è integrato nel montante C, dando alle porte posteriori un bordo di vetro indipendente.

I listelli del doppio rene si aprono quando c’è necessità: anche così si ottiene un Cx di 0,23

Dal momento del lancio, i clienti possono scegliere tra due colori non metallici e dieci tonalità metallizzate per l’esterno della nuova BMW Serie 3 Berlina, tra cui il nuovo Portimao Blue metallizzato e il Vermont Bronze metallizzato. È disponibile anche la vernice BMW Individual Dravit Grey metallizzata, un’altra novità nella cartella colori.

Interni: debutta il nuovo assistente vocale, spazio alla tecnologia e al piacere di viaggiare

Partiamo subito dalla novità principale, portata al debutto proprio sulla nuova Serie 3, il BMW Intelligent Personal Assistant. Chiaramente creato per dare fastidio a quelli di Mercedes con il loro “Hey, Mercedes”, il sistema (di serie dall’allestimento Sport) di scuola BMW risponde al comando “Ciao, BMW” e il nome può essere tranquillamente modificato a vostro piacimento. Niente tasti, solo voce: voi parlate, chiedete quello che volete o impostate una meta (dalla pizzeria alla palestra) e il navigatore parte in autonomia. Il tutto è reso possibile dal nuovo BMW Operating System 7.0 (con aggiornamenti in cloud) che si combina al quadro strumenti da 12,3” e dallo schermo centrale touch (rimane la rotella dell’i-Drive) da 10,25”, come sull’esemplare da noi provato (M Sport).

Tolta questo gradito debutto, la nuova BMW Serie 3 berlina si conferma fedele assistente quando si parla di comfort di guida. I sedili sono profilati per offrire il meglio dell’ergonomia 2.0 della Casa dell’elica mentre il doppio schermo ci proietta nel futuro (di serie gli schermi sono leggermente più piccoli). Il pulsante di avviamento viene spostato sul tunnel centrale e cambia anche la forma della leva dell’automatico a 8 rapporti, sul quale torneremo a breve.

L’abitacolo cambia aspetto rispetto alla sesta generazione, senza mai dimenticare il comfort

Sempre sul tunnel troviamo il selettore delle modalità di guida, come sulla sesta generazione, mentre il volante si riempie di pulsanti (a sinistra comandi cruise control, a destra radio e volume) ma appare massiccio quando ve lo troverete tra le mani. Per la plancia disponibili opzioni in legno pregiato a poro aperto o, ancora, finiture quali l’Aluminium Mesh Effect. Di serie il sensore pioggia, l’attivazione automatica dei fari, il sistema telefonico vivavoce e il climatizzatore automatico (tri-zona in optional).

Ottimizzata, e si “sente”, l’insonorizzazione dell’abitacolo: merito del vetro acustico studiato per il nuovo parabrezza e delle schiume che riempiono la struttura dei montanti anteriori. Fino alla classica velocità di crociera autostradale, il silenzio è assicurato: niente fruscii o rumore del motore, si viaggia in business class.

Buono lo spazio per i passeggeri posteriori, grazie all’allungamento del passo (due prese USB-C a loro disposizione) mentre il bagagliaio offre una capacità di 480 litri, sfruttando a pieno il terzo volume.

Motori: spazio a Diesel e benzina in attesa della PHEV

Le motorizzazioni disponibili al lancio di BMW Serie 3, previsto per inizio marzo, si compone di tre motorizzazioni a gasolio e due benzina: la 318d (2.0 quattro cilindri da 150 CV), la 320d (2.0 quattro cilindri 190 CV) e la 330d con il suo 3.0 sei cilindri in linea in grado di sviluppare 265 CV e ben 580 Nm di coppia.

La gamma benzina, invece, conta due motori: la 320i con il 2.0 quattro cilindri da 184 CV e la 330i che sfrutta lo stesso frazionamento ma con potenza aumentata a 258 CV e uno 0-100 km/h che ferma i cronometri sui 5,8 secondi (la 330d fa meglio: 5,5 secondi).

Nel corso dell’estate arriveranno altre due interessanti motorizzazioni: per i puristi della guida, la M340i (non è la M3 ma una M Performance) offrirà 378 CV con il suo sei cilindri in linea, mentre, per chi vuole guidare “pulito”, ecco la 330e PHEV, o ibrida plug-in. Quest’ultima potrà contare su una potenza combinata di 252 CV e un’autonomia, in modalità elettrica, a zero emissioni, di 60 chilometri.

Alla guida della nuova BMW Serie 3 2019: con la 320d prestazioni e consumi vanno a braccetto

Ottimo bilanciamento, coppia da vendere e consumi contenuti: la 320d promette bene

Sapendo che la 320d sarà la motorizzazione a gasolio che andrà per la maggiore, specie per le flotte aziendali, abbiamo scelto questa motorizzazione dotata del 2.0 quattro cilindri con turbina a fasatura variabile e 190 CV dichiarati (400 Nm la coppia). Premessa: altra novità, prima di metterci in moto sulle strade attorno al lago di Como, sede di questo primo contatto, è la Digital Key (compresa del pack Comfort Access System, in optional), innovazione che permette di dimenticarsi della chiave (potete tranquillamente lasciarla a casa) e di sfruttare il vostro telefono grazie all’apposita app (funziona anche da spento una volta effettuata l’abilitazione in concessionaria). Interessante il discorso per le flotte: in tema di car pooling, si possono connettere fino a cinque dispositivi diversi e lo storico dell’utilizzo permetterà di stilare un report completo dei chilometri affrontati e molto altro.

Tornando alla guida, come non citare l’opera certosina messa in atto dagli ingegneri tedeschi in tema di assetto e telaio: 55 chilogrammi sulla bilancia guadagnati, baricentro più basso e perfetta distribuzione dei pesi 50:50 rendono, ancora una volta, la BMW Serie 3, come tutte le sue progenitrici, un’auto piacevole, molto piacevole da guidare. L’auto non è sempre morbida, ok (sempre in optional le sospensioni adattive) ma sa come farsi trovare pronta in tutte le situazioni, compresa la prova sulla pista di Lainate con una M5 e i suoi quasi 600 CV a fare da lepre. Proprio al limite si apprezza l’assetto piatto e l’ottimo lavoro svolto sul telaio, ancora di più quando tra le ruote posteriori è montato il differenziale elettronico M Sport: in quel caso si alza l’asticella e i sorrisi si sprecano.

Tornando sulla strada di tutti i giorni, tra salite e discese attorno al lago di Como, i 190 CV sono più che sufficienti a muovere con disinvoltura la vettura. I consumi rimangono bassi (dichiarati 4,5 l/100 km WLTP) ma per le prestazioni vere e proprie c’è la 330i con i suoi 258 CV o, arriverà quest’estate, la M340i che di cavalli ne avrà ben 378 (con sei cilindri tre litri annesso). Ci sarà anche la ibrida plug-in, la 330e, con 60 km di autonomia in solo elettrico e 252 CV complessivi.

Una gamma, dunque ben strutturata, e attenta, seguendo le “mode” del momento, alla sicurezza: di serie c’è il cruise control con funzione freno mentre gli ADAS più sofisticati si pagano a parte. Interessante il nuovo Reversing Assistant, facente parte dell’evoluto Parking Assistant di cui può essere dotata la vettura. Una volta azionato, permette di memorizzare i parcheggi e, una volta trovati, far muovere in autonomia la vettura che è in grado di procedere in retromarcia fino all’agognato posto desiderato (a patto di muoversi a non più di 35 km/h). Se il mantenitore di corsia si può definire un po’ aggressivo nel riportarvi a ruote dritte, se proprio vogliamo trovarle un difetto, è difficile criticare questa nuova BMW Serie 3 2019 dal punto di vista della guida. La nuova rivale della nostra Alfa Romeo Giulia è tornata a darle filo da torcere, sempre parlando di puro piacere di guidare.

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