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Flavio Briatore torna in F1: dovrà risollevare la scuderia in crisi

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Flavio Briatore ritorna in Formula 1 come supervisore speciale del team Alpine, chiamato da Luca de Meo per risanare la squadra in difficoltà. Briatore, che ha vinto due titoli mondiali con la Renault, affronta la sfida di rafforzare il team nonostante le recenti difficoltà e la carenza di talenti disponibili. Determinato a riportare Alpine ai vertici, Briatore ha già avviato contatti con progettisti di spicco, ma il suo futuro dipenderà dal successo del team entro il 2026.

Flavio Briatore torna in Formula 1 chiamato da De Meo per rilanciare Alpine

Briatore

Flavio Briatore ritorna clamorosamente nel mondo della Formula 1. È stato chiamato da Luca de Meo, presidente della Renault, per risanare il team Alpine, attualmente in difficoltà. La notizia, proveniente dall’Inghilterra, conferma che Briatore ha accettato l’incarico e sta già lavorando per rafforzare la squadra francese attraverso una complessa campagna di acquisizioni. Il manager italiano assumerà il ruolo di supervisore speciale, senza un coinvolgimento costante nelle attività in pista. Dal 2021, quando la Renault ha scelto questa denominazione per promuovere i modelli stradali, la squadra ha ottenuto solo una vittoria fortunosa nel 2021 con Esteban Ocon in Ungheria e ha chiuso al quarto posto tra i costruttori nel 2022. Nel 2023 è arrivata sesta e quest’anno ha ottenuto solo due punti in otto gare, con la coppia Gasly-Ocon spesso in conflitto, come avvenuto recentemente a Montecarlo. La squadra soffre la mancanza di progettisti di talento e molte figure di vertice sono state allontanate. Recentemente è arrivato l’aerodinamico David Sanchez, con esperienza in Ferrari e McLaren, ma i talenti disponibili sul mercato sono pochi. Briatore è assente da tempo dal backstage della F1, dove operano i tecnici più brillanti e protetti dai team di appartenenza. Briatore sta cercando di cambiare le cose, i contatti sono frequenti e c’è una forte determinazione a riportare in alto il marchio che, insieme a Benetton, gli ha dato gioie, prestigio e qualche problema. Ha sondato la disponibilità di diversi progettisti, incluso Adrian Newey, un nome spesso citato in varie trattative, ma non è ancora riuscito a definire un nuovo organigramma. Questo porta a ipotizzare anche un possibile accordo a tempo: se non dovesse riuscire a comporre una squadra competitiva per il 2026, Briatore potrebbe ritirarsi. Viaggiare in seconda classe, mai e poi mai. Briatore deve ripartire da tutto questo e riportare in auge la scuderia francese.

Briatore torna in F1 dopo lo scandalo del 2008

Il ritorno in F1 del manager italiano è di fatto doppio: Briatore rientra nei Gran Premi con la Renault, il team con cui ha vinto due titoli mondiali piloti nel 2005 e 2006 con Fernando Alonso, e due campionati costruttori. La sua carriera in F1 è stata macchiata dallo scandalo dell’incidente di Nelson Piquet Jr. nel GP di Singapore 2008, orchestrato per favorire Alonso. Questo scandalo ha portato inizialmente alla radiazione di Briatore dalla FIA, seguita poi dalla sua riabilitazione, ma sufficiente a fargli abbandonare la Formula 1 alla fine del 2009. Però Briatore non ha mai detto addio definitivamente alla Formula 1, mantenendo stretti rapporti con figure di primo piano nel mondo del Circus, come la sua storica amicizia con Bernie Ecclestone.

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