Categorie: Novità

Golf GTI TCR 2019: la settima generazione si congeda così

Tempo di lettura: 3 minuti

Mancano ormai pochi mesi al debutto dell’ottava generazione di Volkswagen Golf (potrebbe essere così) e per la settima si sta avvicinando il momento della pensione. Se poi parliamo della Golf GTI, il cui debutto risale al 1976, i 2,3 milioni di esemplari prodotti parlano da soli. Ecco quindi una versione celebrativa ancor più prestazionale e utile ai track day, la Golf GTI TCR, la berlina figlia dell’esperienza corsaiola in grado di raggiungere i 260 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi.

La potenza del 2.0 quattro cilindri turbo è stata portata a 290 CV, ben 45 CV in più rispetto all’attuale Golf GTI (qui la nostra prova). La coppia massima di 380 Nm viene raggiunta tra i 1.800 e i 5.300 giri e la potenza viene trasmessa a terra con il prezioso ausilio del sempre affidabile DSG a 7 velocità con radiatori supplementari. La trazione rimane anteriore (rispetto alla R integrale) ma è presente un differenziale a bloccaggio trasversale mantenuto dopo l’introduzione di quest’ultimo sulla GTI Performance.

Il carattere sportivo della Golf GTI TCR è sottolineato dai cerchi in lega (misure 18” Belvedere di serie, 19” Pretoria in optional) dietro i quali si celano dischi freno forati dotati di pastiglie speciali in grado di assicurare al modello derivato dal motorsport una capacità di frenata all’altezza della Golf GTI TCR da competizione.

Due sono i pacchetti a scelta per i clienti Volkswagen

  1. Cerchi Reifnitz da 19″ colore nero opaco con pneumatici di misura 235/35 R19. In questo caso il pacchetto comprende eliminazione del limitatore, ammortizzatori posteriori sportivi e regolazione adattiva dell’assetto DCC che, premendo un tasto, modifica la taratura degli ammortizzatori regolabili elettricamente, consentendo di scegliere tra una regolazione delle sospensioni sportiva, confortevole o normale, in base alle esigenze e alla situazione.
  2. Cerchi Pretoria da 19″ colore nero brillante con pneumatici sportivi (semislick) per pista di misura 235/35 R19. Anche in questo caso il pacchetto comprende esclusione del limitatore, ammortizzatori posteriori sportivi e DCC. Impianto di scarico in acciaio inossidabile. Anche l’impianto di scarico in acciaio inossidabile di serie a doppio terminale è stato adattato in seguito all’incremento della potenza; i terminali di scarico sono disposti a sinistra e a destra accanto al diffusore nella zona posteriore.

Per la Golf GTI TCR debutta anche una nuova colorazione, la Pure Grey. Le altre tonalità disponibili sono quelle GTI tradizionali: Pure White, Rosso Tornado, Deep Black effetto perla e Oryx White effetto madreperla. In combinazione con i colori Pure Grey, Pure White e
Rosso Tornado è disponibile, a richiesta, il tetto nel colore a contrasto Nero impiegato anche per le calotte degli specchietti retrovisori esterni in vernice opaca (a richiesta, in look carbonio) e le scritte TCR sui longheroni sottoporta, così come la pellicola decorativa a nido d’ape.

Gli interni, rivisti, della Golf GTI TCR

Dentro la Golf GTI TCR offre sedili sportivi in microfibra/tessuto appositamente realizzati. Le fasce centrali a strisce dei sedili (in tessuto) non sono nella tonalità nera di base ma nel colore a contrasto Flashred, impiegato anche per le cuciture decorative dei sedili, il bracciolo centrale (anteriore) e i poggiatesta, i bordi delle cinture di sicurezza e le cuciture a contrasto dei rivestimenti delle porte, della leva del cambio DSG e del volante sportivo a tre razze con mirino a “ore 12”. Il sistema Infotainment Composition Media è disponibile senza sovrapprezzo mentre si pagano a parte il Discover Media e Discover Pro.

Golf GTI TCR: le somiglianze con la versione da corsa

Sorelle diverse: una pronta per la strada, l’altra solo per la pista

Se messe una a fianco all’altra, la Golf GTI TCR e la versione da corsa che compete nelle categorie TCR internazionali (con il titolo mondiale vinto da Stefano Comini nel 2016) si differenziano non solo per la potenza, pur condividendo lo stesso motore, almeno nell’architettura (290 CV VS 350 CV), ma anche dal punto di vista estetico. La versione solo pista ha le carreggiate più large di circa 15 centimetri, oltre allo spoiler posteriore regolabile in alluminio. La sicurezza del pilota è assicurata, tra l’altro, da un sedile avvolgente con protezioni per la testa, una cella di sicurezza da corsa e un serbatoio di sicurezza in conformità al regolamento FIA.

Redazione Autoappassionati.it

Share
Pubblicato di
Redazione Autoappassionati.it

Recent Posts

Horizon Automotive svela i suoi programmi di crescita e apre all’AI

Horizon Automotive ha presentato questo pomeriggio all'Automotive Dealer Day la sua prima Convention “Driving innovation…

4 hours ago

Nuova Opel Frontera: elettrica o ibrida, anche a 7 posti

Opel ripesca un nome storico per il suono nuovo SUV: Opel Frontera non è più…

4 hours ago

BYD Seal: la prova su strada dell’anti Tesla Model 3

BYD (Build Your Dreams), marchio cinese che in pochissimi anni è arrivata sul mercato italiano…

5 hours ago

Jeep Avenger: quanto costa noleggiare il B-SUV con Drivalia

La mobilità del futuro targata Drivalia sposa lo spirito di avventura di Jeep Avenger, il…

5 hours ago

Ecco il motore termico a idrogeno liquido 3.0 da 600 CV: è rivoluzione

Bosch Engineering e Ligier Automotive hanno collaborato per sviluppare un rivoluzionario veicolo a idrogeno con…

6 hours ago

Le elettriche di Leapmotor e Stellantis in Italia da settembre: modelli e prezzi

Stellantis prepara l’esportazione dei modelli Leapmotor in Italia, con le prime vetture previste per settembre…

7 hours ago