Husqvarna: le origini delle Enduro

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A cavallo degli anni ’50 e ’60 non era possibile, tranne alcuni rari casi di moto artigianali, acquistare una vera moto da fuoristrada prodotta in serie. Ciascuno si affidava alla propria abilità e competenza o si affidava a degli esperti per trasformare una moto stradale per l’uso off-road. Nel caso della svedese Husqvarna, destinata a divenire una delle più famose Case costruttrici di moto da cross, il modello di partenza era la Silver Pilen. Il crescente interesse per il fuoristrada spinse la Casa svedese a sviluppare un modello più adatto, la Silver Arrow, per la quale era disponibili anche una vasta scelta di accessori. Anche il motore poteva essere preparato, con un nuovo cilindro più grande, che divenne subito popolare tra i piloti del periodo alla ricerca di maggiore potenza. Tutto questo successo indusse i tecnici Husqvarna a pensare di produrre in serie una vera moto da gara.

All’inizio degli anni ’60 la Husqvarna ottenne un significativo successo nel ‘Trofeo di Novembre’ con Rolf Tibblin, che aveva appena vinto il campionato europeo di motocross classe 250 e non disdegnava partecipare anche alle gare di enduro. In effetti nessuna altra Casa può vantare lo stesso numero di successi nella ‘Novemberkasan’, una gara di origini antiche.  Nel 1915 fu vinta dallo svedese Gunnar Enderlein, mentre una delle edizioni più memorabili fu quella del 1925, quando Edvin Sagström rimase il solo concorrente a tagliare il traguardo. Una magra consolazione, poiché arrivando con circa un giorno di ritardo non fu classificato e gli organizzatori cancellarono la gara. Nel 960 Rolf tibblin riuscì a vincere quella durissima gara, ripetendosi per altre quattro volte e stabilendo così un ineguagliabile record. E avrebbe potuto vincere anche per la quinta volta se nel 1965 non fosse stato battuto dal fortissimo compagno di squadra Olle Pettersson.

Husqvarna
La Husqvarna Silver Pilen del 1962.

Nell’estate del 1962 la dirigenza Husqvarna decise, pur con qualche riluttanza, di lanciare la produzione di 100 moto da vendere nel 1963. Si trattava di moto da cross che con piccole modifiche potevano essere impiegate nelle gare di Enduro. Torsten Halman vinse il suo primo titolo mondiale di motocross nella classe 250, il che fece aumentare la richiesta per le ‘repliche’ della sua macchina.

Gli ordini delle nuove motociclette arrivarono al direttore del reparto corse Bror Jaurén che allestì una trentina di esemplari di cui uno ordinato da un pilota americano. Nel 1966 la Sei Giorni Internazionale si disputò in Svezia. 287 iscitti si cimentarono in un percorso si circa 1.600 chilometri sulle ‘Blue Mountains’ di Kilsbergen, nei dintorni della città di Örebro. Il team americano fu rappresentato con successo da Bud Ekins e Malcolm Smith, entrambi con l’Husqvarna. Hans Hansson vinse la medaglia d’oro sulla sua 250 cc mentre Curt Öberg riuscì a vincere la classe 500 con una versione portata a 360 cc della Husky.

Un manifesto che celebra la vittoria di Tibblin nel ‘Trofeo di Novembre’ del 1963.


Due anni dopo lo stesso Hans Hansson fu ingaggiato dalla Husqvarna per sviluppare un cambio a 8 rapporti insieme al tecnico Ruben Helmin. Il ‘quattro marce’ andava bene per il motocross, ma non era adatto all’enduro. La soluzione era piuttosto complicata e costosa, con due serie di quattro rapporti che il pilota doveva selezionare fermandosi e agendo su una leva posta sul manubrio che variava il rapporto della trasmissione primaria. Col tempo i piloti riuscirono a cambiare tra le marce normali e le ‘ridotte’ senza fermarsi e questo consentiva alla Husqvarna 8 marce di essere estremamente efficace, tanto che Hans riuscì ad aggiudicarsi facilmente la ‘Novemberkasan’ di quell’anno. Per la stagione 1970 la Husqvarna aveva pronta la sua prima moto dedicate esclusivamente all’enduro.

Olle Pettersson vincitore del ‘Trofeo di Novembre’ del 1965.

Negli USA queste moto erano commercializzate col nome Commando nella cilindrata di 250 cc e come Sportsman C nella cilindrata di 360 cc. L’accoglienza non fu così calorosa, perché i piloti che si cimentavano negli enduro desertici americani alla fine preferivano il motore a 4 marce, intervenedo sul rapporto finale quando necessario. Tra i piloti americani, John Penton era un fan della Husqvarna con la quale aveva disputato il primo campionato nazionale di enduro nel 1969. Egli cercò di persuadere gli svedesi ad allestire una versione di 125 cc, ma come tanti altri che avevano tentato prima di lui non riuscì a convincere gli svedesi a fare qualcosa in cui non credevano fermamente. Così non se ne fece nulla ma Penton non si arrese, creò un marchio col suo nome e commercializzò con grande successo negli USA delle 125 fabbricate in Austria. Passarono pochi anni e la KTM acquisì il business di Penton e creò la KTM America. Un’azienda che in passato aveva prodotto solo ciclomotori si apprestava a diventare un Costruttore motociclistico.

La Husqvarna Enduro di 360 cc era nota negli USA come Sportsman.

Il destino volle poi che, dopo alterne vicende, il nome Husqvarna fosse acquisito dalla stessa KTM nel 2013, creando il binomio che oggi domina la scena fuoristradistica mondiale con due brand dal passato ineguagliabile.  

Jack Penton dopo che lasciò la Husqvarna per la KTM.
Franco Daudo

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Franco Daudo

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