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Lancia Ypsilon elettrica si ricarica con Free2Move Charge: pronte nuove offerte

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Il prossimo 14 febbraio vedremo, finalmente da vicino, la nuova Lancia Ypsilon. L’attesa è davvero alta, anche se le foto scattate a Milano durante uno shooting hanno tolto un po’ di magia alla presentazione. Sappiamo che inizialmente sarà elettrica, questa è una certezza, ed è per questo motivo che Lancia ha annunciato la nuova partnership con Free2Move Charge.

Una partnership con il principale hub di mobilità elettrica di Stellantis che si inserisce nella roadmap del Marchio italiano, con i suoi tre modelli in arrivo. Si parte da Ypsilon, e dal 2026 le nuove Gamma e Delta. La Ypsilon che vedremo a breve è l’Edizione Limitata Cassina. La promessa di Free2move Charge è e-ABC, easy to Always Be Charged (caricare è facile in ogni momento), e ricaricare non è mai stato così facile, grazie ad un sistema integrato di soluzioni hardware, software e servizi di ricarica che soddisfano tutte le necessità dei clienti di veicoli elettrici, dovunque e in qualsiasi momento.

Il prossimo febbraio con il reveal del nuovo modello sapremo di conseguenza quali saranno le soluzioni di ricarica, sia a casa sia in viaggio dalle colonnine pubbliche, così da ottimizzare la gestione dell’energia e ridurre i costi di utilizzo.

Due i piani di abbonamento annunciati, in attesa dei prezzi.

Free2move Charge Home offre ai clienti privati il supporto per installazione, finanziamento e garanzia dei sistemi di ricarica domestici, oltre ad altri hardware e servizi legati all’energia;

Free2move Charge GO garantisce sempre e dovunque accesso alla più ampia e curata rete di punti di ricarica pubblici.

“Free2move Charge è un ecosistema completo per la gestione della ricarica accessibile e su misura che consentirà ai clienti Lancia un’esperienza semplice e senza pensieri – ha commentato Magdalena Jablonska, responsabile Free2move Charge Europe – La nostra offerta dedicata ai clienti della nuova gamma Lancia supporterà il marchio nel suo ingresso nel mondo della mobilità elettrica”.

Tommaso Corona