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Mercedes-Benz C 63 AMG “Edition 507”

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Ve lo chiedo sinceramente. Avete mai pensato, anche solo per un secondo, che la Mercedes-Benz C 63 AMG avesse bisogno di altri cavalli, ma soprattutto, di altri newton metro?

Se non indossate una camicia di forza e non vi credete Napoleone, la risposta è probabilmente: no. I 457 CV e 600 Nm della versione standard vi sono sempre apparsi più che sufficienti per spingere quella che, in fondo in fondo, è un’elegante media con la Stella sul cofano. Forse gli incontentabili diranno che i 30 CV in più della versione Performance garantivano quella dose di ignoranza aggiuntiva che non guasta mai. Ma stiamo comunque parlando di caramelle rispetto al concetto di “potenza” che evidentemente hanno dalle parti di Affalterbach.

AMG ha infatti appena lanciato le “Edition 507” delle versioni berlina, coupé e station wagon della Classe C. E il numero 507 non sta per i litri di bagagliaio. Né per i chilometri al litro di consumo medio. Che poi, a ben vedere, al massimo potrebbe indicare i litri per 100 chilometri che il V8 aspirato da 6.208 cm3 si beve a ogni accelerata, ma non è neppure quello. Signornò. Cinquecentosette sono i cavalli erogati a 6.800 giri/min da quella forza della natura che in AMG chiamano banalmente “motore”: ben 50 CV in più rispetto alla versione di base, cui si sommano i 10 Nm di coppia aggiuntivi, che portano il valore massimo a 610 Nm a 5.200 giri/min. Sono tanti, tantissimi. Infatti non so se questa unità si aggiudicherà il premio “Best Engine of the Year”, ma sicuramente vincerà quello per il migliore amico dei gommisti.

In tutte e tre le varianti di carrozzeria la “Edition 507” vanta una velocità massima limitata elettronicamente a 280 chilometri orari, buoni per fare Berlino – Monaco di Baviera in un paio d’orette. Il dato relativo all’accelerazione 0-100 km/h invece pare venire da pianeti con gravità e atmosfera più blande, visto che la berlina e la coupé fanno segnare 4,2 secondi, mentre la station wagon paga appena un decimo in più.

Tecnica mutuata dalla supercar SLS AMG

Ma come è stato ottenuto questo aumento di potenza? Sostituendo la benzina con il plutonio? No, purtroppo è roba molto più complicata e noiosa. I pistoni forgiati, le bielle e l’albero motore a struttura leggera sono stati “prelevati” dalla supercar di casa, la SLS, permettendo così una riduzione di 3 kg nel peso complessivo ed una minore inerzia dei componenti. La maggiore agilità dell’M156 (questo il nome in codice del propulsore V8 da 6,2 litri), in associazione ad un nuovo sistema di gestione del collettore di aspirazione a geometria variabile, ha dunque permesso di incrementare i dati di coppia e potenza.

A questo punto una domanda legittima: come si tiene a bada l’esuberanza di un motore che, come gruppo elettrogeno, basterebbe ad alimentare oltre cento case con contatore da 3 kW? Per rendere la sua creatura governabile e godibile, Mercedes-Benz ha equipaggiato di serie la C 63 AMG “Edition 507” con un impianto frenante ceramico in materiale composito ad alte prestazioni. Sull’asse anteriore sono montati dischi freno 360×36 mm, ventilati e forati, mentre le pinze fisse in alluminio, di colore rosso, dispongono di 6 pistoncini all’anteriore e 4 al posteriore. Il cambio è l’automatico sportivo AMG SPEEDSHIFT MCT a 7 rapporti, mente al retrotreno è presente il differenziale autobloccante specificamente sviluppato da AMG. Anche il reparto sospensioni è stato rivisto per un maggior controllo e piacere di guida, mentre i cerchi in lega a 5 razze montano pneumatici 235/40 R18 davanti e 255/35 R18 dietro.

Lo stile sta nei dettagli

Esteticamente gli interventi sono numerosi sia fuori che dentro, il particolare che però salta più all’occhio è rappresentato dal cofano motore, mutuato dalla C 63 AMG Coupé Black Series. Due aperture nella superficie in alluminio favoriscono la dispersione del calore generato dal motore e fanno subito capire che non si tratta della versione turbodiesel BlueEFFICIENCY. All’interno invece spiccano il volante in Alcantara e gli inserti rossi nel quadro strumenti AMG.

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A breve la prova della Classe E 63 AMG

Non vedo l’ora di mettere le mani (e le natiche) su questo bolide teutonico, che verrà presentato ufficialmente il prossimo 5 marzo al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra 2013 e sarà sul mercato a partire da giugno, ma nel frattempo sappiate che il 14 e 15 febbraio proverò per voi la sorella maggiore di questa Classe C, la nuova Mercedes-Benz E 63 AMG. Bella idea per San Valentino, no? Equipaggiata con un V8 biturbo da 5,5 litri, eroga nella sua versione più spinta ben 585 CV e grazie alla trazione integrale 4MATIC accelera da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi. Prima di fare le valigie la prossima settimana devo ricordarmi di fare testamento. E di portare delle mutande di ricambio. Tante.

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