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Michelin Total Performance: test in anteprima del nuovo pneumatico Alpin 5

Tempo di lettura: 4 minuti

Innsbruck, Austria – Michelin rinnova la propria gamma e presenta gli Alpin 5, nuovi pneumatici invernali che vanno a sostituire il precedente modello Alpin 4. Abbiamo avuto l’occasione di provare in anteprima questi pneumatici per potervi raccontare tutti i dettagli e le migliorie che la Casa francese ha apportato agli ultimi arrivati.

Michelin Total Performance: le “scarpe” giuste in ogni stagione

Michelin considera la sicurezza una priorità, un requisito indispensabile che rappresenta l’attesa più importante per gli automobilisti. Questa prestazione è più complessa da ottenere in inverno, stagione durante la quale le condizioni climatiche possono essere molto diverse.

È opinione comune che gli pneumatici invernali migliorino la sicurezza solo sulla neve, infatti, molti automobilisti li acquistano per questa caratteristica. La realtà, però, è diversa e più complessa di quella che è la percezione degli automobilisti. Basta considerare che, in Europa, le strade in inverno sono coperte di neve solo per qualche giorno. Perciò, in inverno l’automobilista europeo si trova a viaggiare per lo più su strade fredde, asciutte o bagnate.

Secondo uno studio recente, però, ben il 92% degli incidenti stradali avviene su strade asciutte o bagnate, mentre solo l’8% avviene su strade innevate o ghiacciate. Lo stesso studio rivela, infatti, che in inverno, su uno stesso tratto di strada, le probabilità di avere un incidente sono due volte più alte su suolo bagnato. Inoltre, un incidente su tre accade su fondo stradale freddo e bagnato.

Essendo l’unico punto di contatto del veicolo con la strada, lo pneumatico è un elemento fondamentale per la sicurezza ed è essenziale scegliere quello che offre la migliore aderenza in tutte le condizioni invernali e in tutte le situazioni di guida.

Michelin investe moltissimo in ricerca e sviluppo effettuando in tutto il mondo test di comportamento, resistenza e durata chilometrica che rappresentano un totale di 1,8 miliardi di chilometri effettuati ogni anno, pari a un giro della Terra ogni 12 minuti.

Il nuovo Alpin 5

Proprio per permettere al consumatore di scegliere lo pneumatico giusto per la stagione giusta Michelin rinnova costantemente la propria gamma rendendola sempre più sicura. L’ultimo arrivato è l’Alpin 5, uno pneumatico che cerca di offrire un elevato livello di sicurezza in tutte le condizioni invernali, anche senza presenza di neve al suolo. Sono due le tecnologie avanzate, che lo caratterizzano: la concezione del disegno del battistrada e la composizione della sua mescola di gomma.

Il Michelin Alpin 5 ha una scultura direzionale molto intagliata, specifici tasselli di gomma e un elevato tasso di intaglio, maggiore del 17% rispetto al suo predecessore. Il nuovo orientamento dei canali laterali smaltisce meglio l’acqua e sposta i limiti d’insorgenza del fenomeno dell’aquaplaning.

Le lamelle, invece, agiscono come migliaia di piccoli artigli che si aggrappano al suolo. Ciò contribuisce sensibilmente alla motricità sulla neve. Il nuovo Alpin 5 dispone, rispetto al suo predecessore, del 16% di lamelle in più e consente una minore distanza di frenata rispetto al suo predecessore Michelin Alpin 4 (5% in meno sul bagnato, 3% in meno sulla neve).

La regola dice che maggiore è la superficie di gomma a contatto con il suolo, migliore è l’aderenza. Gli ingegneri Michelin hanno, quindi, rielaborato la forma dei tasselli e il loro orientamento, per ottenere una migliore qualità del contatto con il suolo e di conseguenza una migliore precisione di guida.

Michelin ha scelto, per la prima volta in una gamma di pneumatici invernali, di aggiungere degli elastomeri funzionali nella mescola. Si tratta dell’Innovativa Tread Compound Technology. Il ruolo di questi elastomeri funzionali è di rendere la mescola più omogenea, con un’elevata percentuale di silice. Si migliorano così le prestazioni in termini di aderenza su suolo bagnato e innevato, mantenendo alto il livello di efficienza energetica.

La nuova mescola di gomma è il risultato della tecnologia Michelin Hélio Compound di quarta generazione, con olio di girasole, che permette di ottimizzare il funzionamento dello pneumatico a bassa temperatura.

L’Alpin 5 è disponibile in 27 misure, dalla 195/65R15 alla 225/55R17.

Il test: “dry, wet, snow and icy”

Abbiamo avuto modo di provare i nuovi pneumatici Alpin 5 in tutte le condizioni, attraverso diversi itinerari e test a bordo di tre vetture: Volvo V40, Audi A3 e BMW Serie 3 GT.

Percorrendo circa 150 chilometri lungo le strade innevate, ghiacciate, bagnate e asciutte abbiamo messo alla prova la gomma durante le diverse andature che caratterizzano l’utilizzo quotidiano. Indipendentemente dalla vettura che guidavamo, la prima caratteristica che salta all’occhio quando si parte e si viaggia a velocità di crociera è la silenziosità degli Alpin 5: il comfort acustico è da pneumatico estivo e la resistenza al rotolamento sembra è minima. Raramente ho viaggiato in maniera così silenziosa.

Il secondo pregio di queste gomme, che di versione in versione si avvicinano sempre più a una gommatura estiva usata d’estate, è la tenuta di strada: si sente la morbidezza dello pneumatico, ma quest’ultimo non compromette la tenuta, anzi, regala maggiori garanzie e molto feedback al volante, di modo che si possano “toccare con mano” i limiti della vettura.

Per capire meglio l’evoluzione e le differenze con gli pneumatici estivi, Michelin ci ha portato in un circuito dell’ÖAMTC (Österreichische Automobil Motorrad und Touring Club) dove abbiamo svolto tre differenti prove. La prima consisteva nel famoso giro in tondo con asfalto bagnato: l’obiettivo è di aumentare gradualmente la velocità fino a trovare i limiti di tenuta. Durante questa prova abbiamo svolto un confronto tra gli Alpin 5 e i Michelin Primacy 3 (estivi). Oltre a notare che la velocità con le gommature invernali era superiore di circa 5-10 km/h rispetto alla sua versione estiva, la grande differenza l’abbiamo trovata – nuovamente – nel feedback e nella sensazione di sicurezza che gli Alpin 5 trasmettevano.

In seguito, sempre con le stesse due vetture, abbiamo messo alla prova l’accelerazione da fermo su una superficie molto viscida e scivolosa che ricreava una condizione di neve con fondo ghiacciato. In questo caso più che le sensazioni hanno parlato i fatti: il tempo per scattare da 0 a 25 km/h è passato da circa 6 secondi a quasi 11. Un tale gap rappresenta un dato molto significativo e anche piuttosto impressionante circa la differenza di resa.

La terza, e ultima, prova ha visto protagoniste tre vetture uguali ma con gommature differenti. La prima equipaggiata con i Primacy 3, la seconda con pneumatici invernali di un marchio concorrente e la terza con gli Alpin 5. Il test consisteva in una frenata di emergenza su fondo bagnato alla velocità di 70 km/h. Qui, come prevedibile, i due invernali hanno garantito spazi di frenata ridotti sempre di almeno 4 metri, dimostrando ancora una volta quanto d’inverno gli pneumatici adatti facciano la differenza.

Ancora indecisi su quali “scarpe” mettervi d’estate e quali d’inverno?

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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