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Nuova Lancia Delta: ci sarà e se sì sarà veramente così?

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I colleghi inglesi di Carscoops, nel loro articolo, titolano “2028 Lancia Delta: Here’s what we know and hoper for the premium italian hatchback’s revival”. Tradotto ecco cosa sappiamo e cosa speriamo per il ritorno della berlina italiana premium. Su quest’ultimo punto, è scontato che questo è l’orizzonte di Lancia (e con lei di Alfa Romeo e DS) all’interno di Stellantis. Tre brand quasi sullo stesso piano che lasciano quindi sperare il ritorno di un nome iconico come quello della Lancia Delta.

Sull’anno, abbiamo i nostri dubbi, forse sarebbe troppo tardi, ma è scontato che Lancia non potrà fermarsi alla sola erede, finalmente, della Ypsilon, in attesa nel 2023/24. Quando i tempi saranno maturi per le auto elettriche e per la loro diffusione su grande scala, a quel punto Lancia potrebbe tornare in auge proprio con un modello completamente elettrico della Delta, sfruttando la piattaforma STLA Medium che nel frattempo verrà modificata per ospitare l’elettrificazione.

Non si tratta di utopie ma di idee e strategie che stanno nascendo nei quartier generali dei vari Marchi e sulle quali vige il più stretto riserbo. Certo, sarebbe strano rivedere la Delta, lei che ha vinto tutto e di più nei rally tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima dei ’90 e contribuito a creare un passato che non esiste più (ma che viene ricordato con nostalgia), in versione elettrica, ma è in questa direzione che sta andando il mondo e Stellantis non può andare contro…corrente.

Se oggi le Delta storiche raggiungono quotazioni record tra i collezionisti, c’è da sperare che possa esserci un nuovo inizio per la berlina italiana che gli amici di Carscoops hanno voluto immaginare in questo render. Vediamo un’auto sicuramente robusta dove colpisce la mascherina rettangolare, chiusa, in omaggio alla “Delta” prima serie, escludendo le due generazioni di poco successo che si sono susseguite dal 1993 al 1999 e dal 2008 al 2014.

Sotto il pianale Stellantis dovrà puntare su batterie di buona capacità (superiori agli 80 kWh) così da garantire una buona autonomia e sicuramente ottime prestazioni che possano rendere onore alla sua antenata. Se così fosse, ci sarà una versione a trazione integrale che potrebbe superare i 400 CV. Sono solo suggestioni, ma se la Delta tornerà veramente, non diteci che non vi avevamo avvisato.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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