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Polemica spot sicurezza stradale, viaggiano senza cinture

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Uno spot sulla sicurezza stradale sta facendo discutere. Si è scatenata una polemica inerente l’ultimo spot voluto dal Mit poiché nelle immagini i protagonisti non indossano le cinture di sicurezza. Il dissenso ha costretto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a fare marcia indietro e attuare modifiche che siano in linea con il vero tema del filmato: la sicurezza stradale. Scopriamo meglio cos’è successo.

Spot sulla sicurezza stradale: è polemica

Si è scatenata una polemica inerente l’ultimo spot pubblicitario sulla sicurezza stradale pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A far discutere è il fatto che i protagonisti siano sprovvisti di cinture di sicurezza, disattenzione che costa cara al Mit, costretto a fare marcia indietro e apportare modifiche. Nel video si mettono in risalto comportamenti pericolosi tra quelli che creano maggiori incidenti stradali: l’uso di droghe, la distrazione per i telefonini, l’alta velocità, ma non si parla affatto di cinture di sicurezza, dispositivi non indossati dagli attori ingaggiati. Ora però i filmati saranno cambiati, assicura il regista Daniele Falleri che si esprime il proprio rammarico, frattanto il Mit tiene a specificare che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione.

Polemica spot sicurezza stradale: gli attacchi a Salvini

A capo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti c’è il leghista Matteo Salvini, il quale è stato attaccato da svariati personaggi della politica come il capogruppo del PD in commissione vigilanza Rai Stefano Graziano, il quale ha chiesto al dipartimento per l’editoria di bloccare la nuova campagna sulla sicurezza stradale. Lo stesso fanno con una nota un gruppo di deputati del M5s che attaccano Salvini:

Guardando bene la pubblicità, tutte le persone nell’auto sono senza cinture di sicurezza allacciate. Uno spasso: è la mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai”.

Ha provato a giustificare l’accaduto e a placare gli animi il regista Falleri, che ha spiegato l’intento e annunciato alcune modifiche:

Rammaricano le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale, che sono stati realizzati unicamente con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni comportamenti della vita di tutti i giorni, senza edulcorazioni. L’intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane”.

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