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La produzione della De Tomaso P72 sarà vicino al Nürburgring

Tempo di lettura: 2 minuti

La tendenza odierna per le auto sportive è quella di rifarsi al passato con linee che richiamano i modelli retrò degli anni ‘70 ed ‘80, alcune volte adottano perfino riferimenti dei mitici anni ’60, ma molto spesso, il risultato è piuttosto deludente finendo per essere soltanto uno specchietto per le allodole mirato alla vendita.

Questo non è di certo il caso della De Tomaso un marchio storico, che, fondato a Modena nel 1959 dal pilota italo argentino Alejandro De Tomaso, ha saputo farsi largo nel complesso mondo automobilistico con fortune altalenanti fino ad essere acquistato nel 2015 dalla società Ideal Team Ventures di Hong Kong, azienda specializzata nell’acquisto di brand in difficoltà.

Così nel 2019 viene presentata sul mercato la De Tomaso P72 una supercar moderna, ma con tutte le caratteristiche di una fuoriclasse degli anni ’60, nata per omaggiare la P70, la celebre vettura realizzata nel 1965, conosciuta anche come De Tomaso Sport 5000 Fantuzzi Spyder. Come la sua progenitrice, la P72, presenta linee che vogliono replicare la seduzione ed il fascino di quelle degli anni ’60: ogni sua curva è sensuale e bombata creando un design fantastico completato da cerchi in bronzo unici.

De Tomaso P72: design, motore e produzione

La vettura, con un telaio monoscocca in fibra di carbonio, è stata studiata nei minimi particolari, dall’esterno verniciato con una cura maniacale agli interni raffinati. Nell’insieme risulta essere stupenda. Prendendo ispirazione dall’Apollo Intensa Emozione dell’omonima casa tedesca, invece di montare sotto il cofano il propulsore V12 che rese celebre l’Apollo, presenta un Ford V8 5.0 cc della Mustang Coyote con compressore volumetrico, capace di erogare ben 720 CV.  Il cambio, ovviamente, è rigorosamente manuale per richiamare ancora di più il glorioso passato sportivo.

De Tomaso P72

La sua costruzione era preventivata negli Stati Uniti ma la Pandemia ha cambiato le carte in tavola dei piani aziendali ed ora è stato stipulato un importante accordo con Capricorn Group per avviarne la produzione in una sede operativa nei pressi del circuito del Nürburgring. I primi esemplari saranno pronti a partire dalla metà del 2023 quindi c’è ancora un pochino da attendere.

Pilota professionista

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani.
Così è nato l'amore per i motori e per la scrittura giornalistica.
Da poco papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini.

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