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Supercar Ginetta: bella o brutta, sa andare tanto forte

Tempo di lettura: 2 minuti

Ginetta è un nome che, almeno in Italia, conoscono gli appassionati di motorsport, grazie all’impegno del brand britannico specie nelle categorie GT e prototipi. L’azienda, che nel 2018 ha festeggiato i sessant’anni di attività, ha pensato di portare al Salone di Ginevra 2019 un nuovo gioiellino, derivato dalla LMP1 G60 che corre nel WEC per sfidare il predominio Toyota nella categoria.

Si tratta di una vettura anti convenzionale, sicuramente  non si può definire bella, ma la sua “bellezza” è nascosta tutta lì, sotto le sue forme scolpite in galleria del vento. Il motore, infatti, è ricavato dal pieno da un blocco di alluminio e conta su 8 cilindri, disposti a V, in grado di superare i 600 CV. Contando che la vettura pesa 1.150 kg, è facile pensare alle prestazioni di questa hypercar che non ha problemi a guardarsi allo specchio…

Come si nota da questa immagine, grande attenzione i tecnici Ginetta hanno dedicato alla distribuzione dei pesi, con il motore disposto sì anteriormente va fortemente arretrato verso il centro della vettura, in pratica quasi a fianco del pilota, almeno nella parte terminale.

Così, con la scatola del cambio in mezzo alle ruote posteriori, con un albero di trasmissione in carbonio a unire i due elementi, si è ottenuto un bilanciamento di 49%-51% al posteriore, da abbinare alla già citata aerodinamica che può contare su un generoso alettone e un diffusore altrettanto importante.

Niente motore posteriore, quindi, ma posizione quasi centrale per lasciare spazio, sul muso, agli orpelli aerodinamici, questi sì ispirati al prototipo che corre nel World Endurance Championship. Il musetto è alto e serve a incanalare aria al di sotto, aiutando così il frontale a rimanere attaccato al terreno.

Il telaio è in realtà una monoscocca in fibra di carbonio, i freni sono carboceramici e, per venire incontro a chi avrà la fortuna di guidarla, sulle strade di tutti i giorni, vengono montati l’ABS, il traction control, la telecamera posteriore, i fari con accensione automatica e, addirittura, i sensori di parcheggio e la ricarica wireless per il telefono.

Elementi un po’ incompatibili con lo spirito corsaiolo di questa, brutta, perché proprio bellissima non è, serie speciale limitata. Ci siamo solo dimenticati del prezzo, per le poche unità che rimangono ancora disponibili: 470.000 euro.

In questo video la supercar Ginetta si mostra in anteprima (sentite che sound!)

Tommaso Corona

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Tommaso Corona
Tag: ginetta

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