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Test – Nuova Opel Adam

Tempo di lettura: 6 minuti

Si chiama Adam ed è la nuova vettura, ma visto il nome sarebbe meglio dire “creatura”, a marchio Opel.

Lunga poco meno di 3,70 metri e dotata di tre porte e quattro posti, si colloca in un segmento tutt’altro che “facile”, quello delle citycar premium e modaiole diviso tra Fiat 500 e Mini. Non potendo giocare la carta dell’effetto vintage, né quella del brand prestigioso, la Adam affida alle forme coraggiose ed alle innumerevoli possibilità di personalizzazione la propria chiave per il successo.

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Il design
Il frontale della Adam è caratterizzato dall’ampia presa d’aria che si apre come un sorriso al centro del muso e dalla nervatura, ripresa dalla berlina Insigna, che percorre il cofano in verticale. I fari “a mandorla” si distendono verso i lati e, negli allestimenti più ricchi, sono dotati di luci diurne a LED. Sulla fiancata spicca l’arco che parte dal faro posteriore e circonda la maniglia di apertura della portiera, il profilo globale tuttavia ha un qualcosa di già visto, a metà tra la prima serie della Ford Ka e l’attuale Fiat 500. Anche l’idea del tetto “sospeso” non è una novità assoluta, ma la cromatura che ne percorre l’intera lunghezza e si conclude con la dicitura del modello dona alla piccola Opel un piacevole tocco da coupé. Il posteriore, che degrada progressivamente riprendendo il contrasto del frontale tra i fari affilati e i due moduli circolari, cela un vano bagagli dalla capienza di soli 170 litri, che vengono addirittura dimezzati se si opta per l’impianto audio Infinity Premium System o il ruotino di scorta.

Interni e allestimenti
L’abitacolo della Adam è compatto, avvolgente e sorprende sia per le soluzioni estetiche, che per i materiali scelti con cura. La plancia ha un rivestimento superiore di plastica morbida ed è percorsa da una modanatura lucida che può essere in tinta con la carrozzeria esterna o in altre tonalità a scelta. I pannelli colorati di plancia, portiere e cornice del cambio possono essere sostituiti in qualsiasi momento: al prezzo di soli € 150 Opel offre, infatti, la possibilità di acquistare nuovi elementi e modificare così l’atmosfera degli interni.

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Lo spazio a bordo è limitato dalle dimensioni compatte e dall’altezza ridotta. Mentre la fila anteriore offre un’abitabilità ottima in ogni direzione, i due sedili dietro costringono a qualche sacrificio di troppo, visti i pochi centimetri disponibili per le gambe ed il tetto che incombe sulla testa di chi supera i 1,75 metri. A proposito di quest’ultimo, nella Adam anche l’imperiale può essere personalizzato. Sono disponibili infatti una fantasia a scacchiera, una con foglie autunnali e una che riproduce un cielo con nuvole. Il rivestimento Stars invece prevede la presenza di 64 LED bianchi che replicano la volta celeste. Al prezzo di € 300, questo accessorio potrebbe rivelarsi un buon investimento per conquistare una gentil donzella o per vantarsi con le amiche di un gadget offerto solo dalla Rolls-Royce.
Gli allestimenti disponibili, oltre a quello di base, sono denominati Jam, Glam e Slam. La Adam Jam offre cerchi in lega da 16″, climatizzatore manuale, radio CD Mp3 con presa USB e connessione Bluetooth, volante in pelle regolabile in altezza e profondità con comandi radio e cruise control sulle razze, computer di bordo e chiave in tinta con la carrozzeria. A tutto ciò la Glam aggiunge luci anteriori diurne a LED, un tetto fisso in cristallo, modanature e maniglie porta esterne cromate, climatizzatore automatico, sistema multimediale IntelliLink e soglie battitacco cromate. Se la versione Glam propone accessori, tonalità e materiali votati all’eleganza, la Adam Slam si offre come scelta obbligata per chi vuole caratterizzare in chiave sportiva la propria piccola tedesca. Qui la dotazione in aggiunta rispetto alla Jam è costituita da cerchi in lega da 17″, assetto sportivo, vetri oscurati, fari anteriori e posteriori a LED, clima automatico e IntelliLink.

Tecnologia e connettività
Piccola sì, ma pur sempre premium. Per questa ragione sulla Adam sono disponibili alcuni accessori riservati, di norma, alle vetture di categoria superiore. Oltre ai già citati cruise control e fari a LED, al costo di € 500 è possibile avere l’Advanced Park Assist II con sistema di rilevazione dell’angolo cieco, mentre per € 200 è disponibile il controllo della pressione pneumatici.
Il cuore tecnologico della Adam è però rappresentato dal sistema multimediale di infotainment denominato “IntelliLink”. Offerto di serie su Adam Glam e Slam e a € 300 su Adam Jam, è costituito da uno schermo touch 7″ che occupa gran parte della consolle centrale. Dotato di connessione USB, AUX e Bluetooth per le chiamate in vivavoce, è stato sviluppato per essere pienamente compatibile con gli smartphones che utilizzano Android o iOS. La logica di funzionamento è facile e intuitiva ed i servizi multimediali sono garantiti da alcune applicazioni che permettono al sistema di dialogare con lo smartphone. Il software BringGo ad esempio è un navigatore satellitare che sfrutta la memoria del telefono per offrire le mappe di tutta Europa, mentre Stitcher offre podcast di numerose radio provenienti da tutto il mondo. L’IntelliLink è in grado inoltre di riprodurre la musica contenuta nello smartphone e le gallerie foto o video, per un’esperienza di utilizzo a 360 gradi.

Tecnica e impressioni di guida
Le unità disponibili al lancio, previsto per gennaio 2013, sono due benzina: niente diesel, pare, neppure per il futuro. L’offerta in Italia sarà dunque rappresentata da un 1,2 da 70 CV a 5.600 giri/min e 115 Nm a 4.000 giri/min e da un 1,4 da 100 CV a 6.000 giri/min e 130 Nm a 4.000 giri/min. In occasione della presentazione alla stampa, invece, abbiamo guidato una Adam Slam 1,4 da 87 CV, di cui non è certo l’arrivo sul nostro mercato.

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Saliti a bordo è facile trovare la propria posizione di guida, grazie allo sterzo regolabile in altezza e profondità, mentre tutti i comandi principali sono a portata di mano. In movimento il 1,4 87 CV offre una spinta adeguata alla ridotta massa complessiva, ma manca dello spunto dei più moderni turbocompressi. Lo stile da preferire al volante è dunque rappresentato da un’andatura omogenea, che permetta di apprezzare le doti del connubio telaistico composto da MacPherson davanti e assale torcente dietro. Il passo corto e l’ampia carreggiata (con 172 cm di larghezza, la Adam è 4 cm più larga della Mini) regalano qualche soddisfazione nella guida aggressiva grazie ad un’agilità che sorprende, ma la mancanza di spinta e un assetto che, anche nella configurazione sportiva, resta un po’ spugnoso non sono l’ultimo grido in fatto di prestazioni. Per avere qualche cavallo in più bisognerà aspettare la fine del 2013, periodo in cui è previsto il debutto di un piccolo benzina sovralimentato. Nessun dettaglio è trapelato dagli uomini Opel, ma con ogni probabilità dovrebbe trattarsi di un 1,0 a 3 cilindri con una potenza superiore ai 100 CV, che verrà associato a un cambio manuale a 6 rapporti. Lo sterzo diretto ma leggero e un impianto frenante sempre pronto completano un’esperienza di guida che convince sotto ogni profilo: la Adam ha un’ottima tenuta di strada e garantisce sicurezza, grazie anche all’ESP offerto di serie su ogni versione.
La natura cittadina della piccola Opel emerge dai consumi e dalla rapportatura del cambio. Se guidato senza fretta, il 1,4 restituisce infatti valori medi non lontani dai 5,1 litri/100 km dichiarati per la versione da 100 CV. La trasmissione a 5 marce è facile da manovrare, grazie ad un’escursione precisa e alla frizione leggera, mentre i rapporti corti garantiscono un buono spunto nelle ripartenze. Il limite di questa configurazione emerge in autostrada, in quanto a 130 km/h il motore “ronza” intorno ai 4.000 giri/min, regime che va a peggiorare i consumi ed il confort di bordo. Sotto quest’ultimo frangente la Adam è una vettura con un assetto ben calibrato, che assorbe senza indecisioni le asperità dell’asfalto anche in versione sport. Ma se si cerca una maggiore morbidezza, consigliamo di optare per i cerchi in lega da 15″ o 16″, ai quali è associato l’assetto confort. Anche la silenziosità è apprezzabile, l’isolamento aerodinamico è buono e il propulsore si fa sentire solo in fase di accelerazione.

Listino e conclusioni
Il prezzo di partenza di € 11.750 non tragga in inganno, per avere una Adam 1,2 70 CV ricca e colorata come quella delle immagini è necessario passare ai € 13.350 della Jam o ai € 14.450 della Glam e della Slam. Il più performante 1,4 100 CV implica un sovrapprezzo di € 1.000, mentre il dispositivo Start&Stop costa € 350. Inutile cercare di elencare tutte le possibili personalizzazioni, le sole combinazioni estetiche superano il numero di 30.000. Basti dire che persino i cerchi in lega possono montare inserti colorati e che il tetto è offerto in bianco, nero o marrone, oltre che in tinta con la carrozzeria.

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La scommessa di Opel è di quelle coraggiose, ma il primo contatto ha dato un responso molto positivo. La Adam è una vettura ben riuscita, con una linea fresca, moderna e un interno che ha finiture da segmento superiore. Certo, non è esente da difetti, ma il pubblico giovane a cui si propone apprezzerà i dettagli di stile, la connettività completa e l’anima da vera cittadina. Ad ogni modo la piccola tedesca non è solo estetica, sotto i colori troviamo anche tanta sostanza. La scelta nei propulsori è ridotta, ma la Adam è una vettura realizzata con cura, che garantisce una guida sicura, confortevole e stupisce con l’agilità. Le 8.000 unità che Opel spera di vendere nel 2013 sono un traguardo ambizioso, ma la Adam è un prodotto diverso dal solito e il suo carattere forte potrebbe sorprendere anche il mercato.

Video Test – Nuova Opel Adam

Andrea Fiorello – Autoappassionati.it

Foto di Alessandro Altavilla

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