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Abbiamo provato la gamma Mercedes-AMG al Ghiacciodromo di Livigno: ecco com’è andata

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Mercedes-AMG è uno dei binomi più famosi nel mondo dell’auto. La Casa di Stoccarda e il brand di Affalterbach hanno creato negli ultimi 30 anni alcune delle automobili sportive più memorabili del panorama europeo, e oggi il brand sportivo della Stella abbraccia attivamente l’elettrificazione, senza però mai dimenticare la componente emozionale dei motori termici. Per suggellare la nuova capacità di AMG di unire sportività, emozioni e rispetto per l’ambiente, nella splendida cornice di Livigno Mercedes-Benz Italia ha inaugurato il suo primo Luxury Hub dedicato proprio ai modelli Mercedes-AMG 100% elettrici.

Per questo inedito Luxury Hub ecologico ma dedito alle prestazioni, Mercedes-Benz Italia ha scelto il Mottolino Fun Mountain, una delle strutture più all’avanguardia in Europa per quanto riguarda lo sci. La partnership con il Mottolino Fun Mountain si aggiunge a quelle già in essere per altri Luxury Hub sparsi in giro per l’Italia, luoghi dove l’esperienza Mercedes si unisce al mondo del golf (come all’Argentario Golf & Wellness Resort), del food (come al celebre ristorante stellato D’O di Davide Oldani a Cornaredo) o a luoghi turistici e di villeggiatura come il Phi Beach Club di Baja Sardinia o il Falkensteier Hotel Kronplatz di Plan de Corones.

A corredo della presentazione della partnership tra il Mottolino Fun Mountain e la gamma Mercedes-AMG elettrica, la Casa di Stoccarda ci ha invitati a raggiungere Livigno guidando alcune vetture della gamma, nello specifico la EQE 53 AMG da 626 CV, che mi ha portato da Milano alla cittadina lombarda. Una volta a Livigno, poi, Mercedes ci ha permesso di provare l’altra faccia della sua medaglia, la line-up termica di AMG, nella splendida cornice del Ghiacciodromo di Livigno. Ho potuto quindi prendere parte ad una mattinata adrenalinica all’insegna della guida su neve e ghiaccio alla guida delle Mercedes-AMG A 45 S e C 43: ecco com’è andata.

Sportività, rispetto per l’ambiente e modernità in vita delle Olimpiadi invernali del 2026

La partnership tra Mercedes-AMG e il Mottolino Fun Mountain unisce due realtà che, a detta di entrambe le parti in gioco, vogliono unire la sportività e il rispetto per l’ambiente, senza dimenticare l’attenzione alla tecnologia e al miglioramento delle esperienze delle persone. Nel 2020, infatti, il management di Mottolino capitanato dal CEO Marco Rocca ha rivoluzionato il proprio headquarter, rendendo quella che potrebbe essere una semplice stazione di partenza per sci e sport invernali un punto di ritrovo per Livigno e i suoi ospiti.

All’interno del Mottolino Fun Mountain trovano posto un moderno sistema di noleggio di scarponi, sci, snowboard e biciclette per lo sport invernale ed estivo, il tutto con un utilizzo della tecnologia molto oculato, pensato per migliorare l’esperienza dei clienti e velocizzare tutte le operazioni più “noiose”. Non manca, ad esempio, un sistema di scanning 3D del proprio piede, in modo da trovare in pochi secondi lo scarpone più adatto senza provare modelli su modelli.

All’interno del Mottolino trovano poi posto uno shop di attrezzatura e accessori, diversi punti ristoro e anche una zona di coworking, una realtà che può aiutare attivamente i giovani del territorio a sviluppare carriere digitali. Non per nulla, Mottolino ha una clientela giovane, e ha grandi ambizioni andando verso la grande svolta per la Valtellina, l’arrivo delle Olimpiadi Invernali 2026 condivise con Bormio, Cortina e Milano.

All’ultimo piano del Mottolino Fun Mountain trova spazio anche un ristorante, il Kosmo Taste the Mountain, che utilizza un approccio di protezione e rispetto del territorio che nuovamente si sposano bene con l’obiettivo di sostenibilità della gamma Mercedes EQ. “La partnership con il Mottolino Fun Mountain, così come con tutti gli altri Luxury Hub, va molto al di là di una semplice sponsorizzazione.”, ha dichiarato Micro Scarchilli, Responsabile Marketing Experience di Mercedes-Benz Italia. “Si tratta dellaa creazione di un concept esperienziale che consente ai partner coinvolti di trarre valore dalle reciproche eccellenze.”

Il team del Mottolino Fun Mountain, esattamente come noi”, continua Scarchilli, “crede nella forza pionieristica delle idee, porta la tradizione nel futuro, senza mai rinunciare alla propria identità.”. “Per Mottolino è un onore avere l’opportunità di essere fra i partner di Mercedes-Benz nella progettualità dei Luxury Hub”, ha dichiarato Marco Rocca, CEO di Mottolino s.p.a. “Una partnership che trova la sua massima espressione nel nuovo headquarter di Mottolino, progetto nato dalla candidatura olimpica dove l’unione fra tecnologia e innovazione si pone come obiettivo quello di offrire il miglior servizio al cliente attraverso attività esperienziali.”

La Mercedes-AMG Ice Driving School: come sono andate le quattro cilindri di Affalterbach

Dopo averci presentato il nuovo Luxury Hub, Mercedes-Benz Italia ci ha dato appuntamento la mattina seguente al Ghiacciodromo di Livigno, dove ci attendevano tre delle più interessanti proposte a quattro cilindri tra le termiche AMG. Abbiamo trovato ad aspettarci infatti le Mercedes-Benz A 35, A 45 S e la C 43 AMG, pronte ad esprimersi sulla neve e il ghiaccio del ghiacciodromo valtellinese.

Durante la mia esperienza, ho potuto provare in due esercizi, lo slalom e l'”otto”, e in qualche giro di pista, le Mercedes-AMG A 45 S e C 43, due vetture da oltre 400 CV che, a parte il motore sotto il cofano, sono basate su una meccanica molto diversa, che ne cambia totalmente l’esperienza di guida, soprattutto con così poca aderenza.

Sia la A 45 che la C 43 AMG sono infatti dotate del motore Mercedes M139, un 2.0 quattro cilindri turbocompresso che sfrutta a piene mani l’esperienza in Formula 1 della Stella. Troviamo, ad esempio, un turbocompressore assistito elettronicamente, nonché un’iniezione elettronica a doppio stadio, mentre sulla C 43 il 2.0 è assistito da un sistema Mild Hybrid a 48 volt. Sulla C 43 AMG, eroga 408 CV e 500 Nm di coppia, mentre sulla più potente A 45 S si arriva a ben 421 CV. Le due auto, da qui, divergono molto.

La A 45 S, infatti, è sviluppata sulla piattaforma MFA2 a trazione prevalentemente anteriore, con un sistema di trazione integrale 4Matic+ che, grazie a due pacchi frizione controllati elettromeccanicamente al posteriore, permette di ripartire la coppia anche al posteriore, e grazie alla Drift Mode (che ripartisce il maniera obliqua la coppia tra la ruota anteriore interna e quella posteriore esterna) permette di avere un carattere più sottosterzante al limite.

La più tradizionale C 43 AMG, invece, è dotata di una meccanica MRA II a trazione prevalentemente posteriore, con sistema nuovamente 4Matic+ e una ripartizione della coppia “spalmata” al massimo al 69% al posteriore e il 31% all’anteriore. Nonostante un peso maggiore (siamo a 1.765 kg a secco rispetto ai 1.605 kg della A 45 S), il passo lungo e la ripartizione dei pesi più favorevole la rendono più progressiva e stabile sia su strada che, ovviamente, sulla neve. Su asfalto “asciutto”, il 2.0 turbo della C 43 da 408 CV riesce a scattare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, per arrivare poi ai 250 km/h di velocità massima. La A 45 S, grazie ai suoi 13 CV supplementari e ai gli oltre 150 kg in meno, copre lo 0-100 km/h in 3,9 secondi e raggiunge i 270 km/h.

Come vanno sulla neve le Mercedes-AMG A 45 S e C 43 4Matic+

Grazie anche alla migliore ripartizione dei pesi (merito del motore anteriore longitudinale) e ad un cambio automatico 9G-Tronic più fluido del doppia frizione della A 45 S, la nuova Classe C ha un comportamento più progressivo e “tradizionale”, del tutto simile ad una trazione posteriore ma con quel pizzico di precisione in più dato dalla coppia ripartita anche all’anteriore.

Nello slalom, completato con la C 43, ho apprezzato il bilanciamento della berlina sportiva della Stella, prevedibile e progressiva raggiunto il limite. Con lei, bisogna guidare con delicatezza, essere fluidi e progressivi negli imput di acceleratore e sterzo. Con la A 45 S, invece, bisogna mettere in campo i muscoli.

Il sistema 4Matic+, infatti, “trasforma” la A 45 S in un’auto più sbilanciata al posteriore quando si spinge forte, prediligendo un assetto più sottosterzante “a passeggio”. Anche sulla neve, quindi, bisogna utilizzare senza paura il pedale dell’acceleratore, permettendo al sistema di trazione integrale di ripartire la coppia dietro. Usando le maniere forti, la A 45 S diventa agile e divertente, sia nell’impegnativo slalom che nel giro di pista del Ghiacciodromo, che ho “attaccato” proprio con una A 45 S.

Dopo i primi giri fatti lentamente per conoscere vettura e percorso, giocando con i trasferimenti di carico e accelerando per far perdere aderenza al posteriore, la compatta tedesca riesce a ridurre al minimo il sottosterzo, permettendo nelle curve più larghe di usare l’acceleratore per far ruotare la vettura. Se con la C 43, anche e soprattutto in pista, bisogna essere delicati, con la A 45 il ritmo è più veloce, le velocità più alte e la Hot Hatch della Stella mette in campo un’aderenza importante e una facilità di guida più abbordabile della “libertina” C 43.

Nonostante l’elettronica, comunque, l’esperienza di guida di una vettura con motore longitudinale e trazione (prevalentemente) posteriore risulta la preferita da chi sa guidare, mentre la A 45 S richiede uno stile di guida particolare per evitare di esibirsi in lunghi (ma sicuri) sottosterzi che minano l’ego di chi guida. Una volta entrati in sintonia, si rimane colpiti da cosa possano ottenere da una semplice compatta media l’unione di meccanica, elettronica e quella passione per la guida che in AMG non è mai mancata. Quale sarà l’esperienza di guida delle AMG elettriche del futuro? Giudicando dall’esperienza per salire a Livigno, a livello di dinamica di guida ci sarà ancora da divertirsi.

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