Al salone di Ginevra con Marco Magnanini, Head of EMEA Abarth Brand

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Quest’anno il salone di Ginevra è popolato da tante novità, qualcuna da tempo annunciata e già anticipata ed altre tali da lasciare a bocca aperta. Per la “follia” che rappresentano, per la bellezza delle linee o perché semplicemente un sogno.

La Abarth 695 Biposto è la concretizzazione delle parole di Marco Magnanini, che durante l’ultimo colloquio con lui ci disse che a breve ci avrebbe stupito. Gli occorreva solo del tempo. Dell’ultima nata in casa Abarth ne va giustamente orgoglioso e si vede, capita infatti raramente di poter parlare con una persona nei cui occhi si legga un tale entusiasmo nel proprio lavoro. “La 695 Biposto rappresenta tutto il DNA della marca, torniamo ad essere un punto di riferimento per le vetture e le supercar di piccole dimensioni. La storia nasce 50 anni fa, nel 1964, dove proprio qui a Ginevra Abarth portò la 695 che con i suoi 40 cavalli e 130 km/h era la Abarth più potente di sempre. Oggi, nel 2014, fondiamo in un unico progetto le vetture stradali con quelle racing all’interno di un’auto di dimensioni compatte. Abbiamo portato l’eccellenza tecnica e sportiva su questa vettura massimizzando ogni dettaglio nella sua leggerezza, questo ci ha permesso di raggiungere un peso di 997 kg ed il miglior rapporto peso/potenza delle sua categoria con un valore di 5,2. La potenza è stata aumentata a 190 cv e lo 0-100 km/h viene coperto in 5,9 secondi ma soprattutto, per la prima volta al mondo è stato adottato un cambio ad innesti frontali in una vettura di serie e di piccole dimensioni.”
Sulla base di questi dati ed avendo visto la vettura ipotizziamo una tiratura limitata concepita più per mostrare i muscoli che per essere realmente prodotta in serie, ma Magnanini ci ferma: “No no, questa vettura è vendibile domani mattina! Non è un concept, è assolutamente di serie ed ovviamente omologata per l’uso stradale. Entrerà in gamma a partire dalla metà di quest’anno. Il prezzo – continua non appena ne facciamo cenno – rimane ancora da definire. È un’eccellenza tecnica, con lo storico delle nostre vetture è ipotizzabile da tutti ma ancora non è stato definito.”
Ma lo stand Abarth non è solo per la 695 Biposto, ci sono anche altre due novità: da una parte la stradale 695 introduce il Model Year 2014 adottando il nuovo cruscotto TFT da 7″ e qualche ritocco sia per esterni che per interni, mentre dall’altra si esibisce la 695 assetto corse evoluzione che sarà protagonista dei campionati italiani ed europei in cui partecipa. L’anello di congiunzione tra la 695 stradale e la 695 assetto corse evoluzione è proprio la 695 Biposto. Una domanda continuava però a girarci per la testa: come nasce l’idea di utilizzare soluzioni così radicali quali ad esempio la rimozione dei posti posteriori o i finestrini in policarbonato?
“Abbiamo alleggerito la vettura, gli inserti sono in fibra di carbonio e sono stati tolti i sedili posteriori. Questa scelta è stata fatta semplicemente perché ci siamo posti una domanda: quanti sedili devi avere per goderti le performance di questa vettura? Quattro sono forse troppi ma uno solo non ci piace, e non ci piace perché vogliamo condividere le emozioni. Due è quindi il numero perfetto. Abbiamo creato un pianale posteriore con un rollbar in titanio, preso sospensioni di derivazione racing e cerchi da 18″ realizzati in lega leggera. I vetri anteriori sono in policarbonato anch’essi di derivazione racing, la vettura ha un assetto specifico ed una colorazione dedicata che richiama i toni della strada. Anche il cruscotto digitale è stato preso direttamente dalle competizioni. Tutto questo è Street Legal e quindi, la 695 Biposto è ad oggi la vettura più compatta e potente di sempre.”
Ci riesce tuttavia difficile pensare che qualcuno possa seriamente godersi su strada una vettura dotata di scelte così estreme, non tanto per la rimozione dei posti posteriori che in fondo sono cose già viste ma piuttosto per l’esasperazione di tutte le altre caratteristiche. Non c’è un po’ di paura circa il fatto che questa vettura possa essere percepita come troppo estrema?
Magnani ha le idee chiare: “No, assolutamente no. Anche perché bisogna tenere presente che Abarth ha nel suo DNA le performance, performance che dobbiamo vendere insieme all’eccellenza tecnologica. Ma siccome siamo un brand globale, vendiamo anche sicurezza. Abbinato alla vendita della 695 Biposto, come del resto in tutte le Abarth, saranno disponibili tutti i nostri corsi di guida sicura sviluppati e migliorati per permettere all’utente di godersi in totale sicurezza questa vettura.”
A guardare lo stand dello scorpione, appare evidente quanto la 500 sia indiscussa protagonista del marchio. Girano voci su un possibile allargamento della gamma, ma su questo punto entriamo in un terreno un po’ spinoso. Le risposte si fanno ovviamente più sfuggenti, limitandosi ad un “Stiamo lavorando sull’allargamento della gamma della 500 family, stiamo lavorando ed abbiamo un po’ di idee in testa che vanno in questa direzione. Ad oggi, però, non c’è nulla di definitivo.”
Durante questo salone ha poi iniziato a ronzare per la testa un’altra idea: dopo le parole di Sergio Marchionne in conferenza stampa, il fatto che un’eventuale spider frutto del recente accordo con Mazda possa non essere necessariamente marchiata Alfa Romeo apre nuove strade. Fantasiose quanto si vuole, ma nulla vieta di correre con la mente. Non si potrebbe ipotizzare una scoperta firmata Abarth? Rimane una domanda aperta, perché ovviamente riceviamo un perentorio “Sono rumors che in questo momento non mi sento di commentare.” In altre parole, lo scopriremo solo con il tempo.
Vedere l’entusiasmo con cui Magnanini ci ha parlato del marchio Abarth ci ha fatto ben sperare, lo Scorpione sembra essere proprio in buone mani. Certo, dopo la 695 Biposto sarà interessante scoprire se riuscirà nuovamente a stupirci. Intanto, buon lavoro.

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