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Alfa Romeo Stelvio Romeo Ferraris: più cavalleria per tutte le versioni

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Partiamo dal presupposto che la base era già ottima, almeno a livello di cavalleria. Ecco perchè Romeo Ferraris ha voluto mettere le mani su Alfa Romeo Stelvio, oggetto dell’ultima elaborazione della casa di Opera che gli ha donato ancor più cavalli e ancor più prestazioni, benzina o Diesel è solo un appunto utile fino a un certo punto.

Andando per ordine, si parte con il 2.2 turbodiesel che da 180 CV guadagna 31 CV e 50 Nm di coppia, mentre la motorizzazione a gasolio più potente, il 2.2 da 220 CV, ne guadagna 28 e rispettivi 41 Nm di coppia. A livello delle motorizzazioni benzina, dai 200 CV del 2.0 turbo si passa a 242 CV (con 6,2 secondi contro i vecchi 7,2 secondi per lo 0-100 km/h) mentre il 2.2 da 280 CV, ultima soglia prima di salire nell’olimpo con la Quadrifoglio, ne guadagna 33 di cavalli.

Stelvio Romeo Ferraris: e qui viene il bello…

Stelvio Romeo Ferraris

Se invece parliamo di Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, la somma è semplice, 510 CV di base e 46 CV in più grazie alle modifiche apportate da Romeo Ferraris. Il tutto si traduce in 7 km/h di velocità massima (prossima ai 290 km/h) e due decimi guadagnati sullo 0-100, da 3,8 secondi ufficiali a 3,6 secondi. Le modifiche meccaniche messe a punto dall’officina di Opera passano, poi, per l’allargamento delle carreggiate (+20 mm all’anteriore e +25 mm al posteriore), all’abbassamento dell’assetto operando sulle molle e, non ultimo, al colore della carrozzeria.

Quest’ultimo, con effetto cangiante, è ottenuto grazie al wrapping con pellicola Avery Color Flow, con tonalità che variano tra verde scuro, bronzo e violaceo in base all’angolazione e intensità con cui la luce colpisce l’auto. Chiude il cerchio magico il “kit scarico” della Ragazzon, con doppia sonorità variabile comandabile dal telecomando.

stelvio romeo ferraris
Ricordiamo che già Giulia Quadrifoglio è stata oggetto di modifiche mirate da parte di Romeo Ferraris, l’azienda che porta in pista la Giulietta TCR nel campionato WTCR, forte di un 2018 in assoluto crescendo con la vittoria, sul finire di stagione, di Kevin Ceccon sul circuito di Suzuka.

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