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Autovelox arancioni sono finti? Non proprio. Ecco come funzionano

Tempo di lettura: 2 minuti

Vero e proprio spauracchio per gli automobilisti, gli autovelox arancioni sono tra i più comuni e frequenti sulle nostre strade italiane, principalmente su strade urbane ed extraurbane a percorrenza lenta (solitamente quando il limite è 50 km/h). Dopo averne visti la quasi totalità inattivi ci siamo chiesti: gli autovelox arancioni sono finti? Proviamo a scoprire la verità.

Gli autovelox arancioni sono spesso marchiati “Velo OK” o “Speed Check”, ma ne esistono anche di altre tipologie. Ci sono gli autovelox arancioni con luce lampeggiante, gli arancioni rettangolari, stondati, più o meno bassi. Tutti questi sono accomunati da una caratteristica: si tratta, infatti, di semplici scatole vuote. Quindi, gli autovelox arancioni sono finti? Non proprio, perché da sole queste scatole di colore arancio non servono a nulla se non a spaventare gli automobilisti, ma la legge dice che l’autovelox arancione può essere attivo se sul posto, poco distante dal dispositivo, c’è una pattuglia di Polizia che contesti immediatamente l’infrazione, oltre ad esserci un avviso di “Attenzione controllo elettronico della velocità” entro 4 chilometri dal rilevatore (questo vale per tutti gli autovelox).

Nel 2018, dopo anni di controversie il Ministero dei trasporti li dichiarò illegali (o meglio non omologati), costringendo i comuni a togliere i dispositivi di rilevazione da dentro questi totem arancioni. Quattro anni dopo, questi autovelox arancioni sono ancora lì a mandare un monito agli automobilisti nonostante sia praticamente impossibile che scattino una foto in caso di eccesso di velocità, se non nelle rarissime, sopra descritte, situazioni. Si tratta, quindi, effettivamente di autovelox arancioni finti nella stragrande maggioranza dei casi, ma conviene sempre avere un occhio di riguardo in caso di segnaletica particolare o se si vede una pattuglia nelle vicinanze.

Ecco i luoghi dove gli autovelox arancioni finti, che siano lampeggianti o no, hanno bisogno di una pattuglia a supporto: su strade urbane di quartiere; su strade locali; su strade urbane di scorrimento ed extraurbane secondarie non individuate dal Prefetto con apposito decreto.

Un’ultima precisazione riguarda i comuni, che successivamente alla messa al bando di questi rilevatori, hanno deciso di acquistare autovelox arancioni completamente finti (i lampeggianti sono proprio una di queste tipologie), dotati “di serie” di vetri finti o, addirittura, di immagini incollate che ritraggono finte telecamere. Questa è stata una scelta (forse discutibile) votata alla creazione di un deterrente per chi corre all’interno dei centri abitati.

Sapere che questi autovelox arancioni sono finti, ovviamente, non deve essere un incentivo ad aumentare la velocità, ma ad avere piena consapevolezza in cosa incontrerete sulla vostra strada.

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