Attualità

Concessionarie auto a rischio? L’allarme di Federauto su 72.000 posti di lavoro

Tempo di lettura: 2 minuti

70 mila posti a rischio, prezzi più alti, minore assistenza. Questa la denuncia di Federauto (l’associazione di categoria che riunisce i concessionari italiani) riguardo al rischio paventato dall’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo 2022 sulla distribuzione, ora in fase di discussione. Tale regolamento, prevedrebbe la possibilità per le case madri di aumentare la propria marginalità diventando venditori diretti principamente attraverso la vendita online

70 mila posti a rischio nelle concessionarie auto, Federauto avverte: nulla di buono

La vendita online delle autovetture non porterà vantaggi al consumatore finale, anzi. Secondo Federauto, questa modifica potrebbe portare con sé alcune insidie, tra cui una minore assistenza e un aumento dei prezzi.

Sul tema, il presidente di Federauto Adolfo De Stefani Cosentino ha dichiarato: “La volontà della maggioranza delle case di incrementare la marginalità modificando i rapporti contrattuali con i propri concessionari ed entrando direttamente nel mercato B2C, ossia rivolgendosi al cliente finale attraverso la vendita online, trasferirà molte funzioni oggi appannaggio dei concessionari in seno alle case automobilistiche, di fatto annullando quel terreno negoziale che sinora ha permesso al concessionario di formulare la migliore offerta per rispondere alle diverse esigenze del consumatore, dal ritiro dell’usato al finanziamento del nuovo acquisto.”

Vendita auto online: le concessionarie auto destinate a sparire, così come le conosciamo?

Trasformate in agenti a provvigione e schiacciate dal peso del nuovo sistema, le concessionarie rischiano di sparire mettendo alla porta quasi 72 mila lavoratori: “La discesa in campo delle Case con la vendita diretta online metterà fuori gioco i distributori, quindi i concessionari, per poi acquisire il controllo della domanda, con condizioni non più negoziabili.”

Oltre l’aspetto umano non trascurabile, va considerato anche quello fiscale. Attualmente le concessionarie incidono sul PIL nazionale per il 3% e per il 5% del gettito fiscale. Nel caso in cui il regolamento dovesse entrare in vigore così siffatto, si avrebbe una trasformazione che vedrebbe scendere le rispettive quote contributive del PIL (all’1,8%) e fiscali (al 3%). Senza contare che i dealer, in quanto aziende nazionali, versano i contributi localmente; cosa che non si può dire per realtà con sedi legali estere, con ulteriori risvolti economici. 

70 mila posti di lavoro, quelli delle concessionarie auto, in meno, prezzi più alti, minor assistenza, minor gettito fiscale: ne vale davvero la pena in un periodo storico così tanto incerto?

Autore: Marco Zuffada

Redazione Autoappassionati.it

Share
Pubblicato di
Redazione Autoappassionati.it
Tag: Federauto

Recent Posts

Quattro Suzuki Jimny ai Carabinieri dei Parchi Nazionali

Suzuki è orgogliosa di consegnare oggi quattro Jimny PRO ai Carabinieri Forestale presso il Parco Nazionale della…

2 days ago

Prezzi Lancia Ypsilon 2024 si parte da 24.900 euro. Svelato il listino per l’Italia

Sono stati annunciati i prezzi della nuova Lancia Ypsilon per l'Italia. Il listino della nuova…

2 days ago

Cupra Formentor 2024: il SUV spagnolo di successo si rinnova

Il restyling della tanto apprezzata Cupra Formentor presenta aggiornamenti estetici sia negli interni che negli…

2 days ago

Ford perde 130.000 dollari per ogni auto elettrica venduta

Ford ha riportato un utile nel primo trimestre del 2024 trainato dalla divisione Ford Pro…

2 days ago

Omoda 7: svelato il nuovo SUV del brand cinese

Nella conferenza stampa di Wuhu è stato presentato il nuovo SUV Omoda 7, un’evoluzione sia…

3 days ago

EV Electra vuole aprire in Italia una nuova fabbrica di auto

EV Electra, azienda guidata da Jihad Mohammad, ha annunciato la presentazione di un’offerta per l’acquisizione…

3 days ago