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La doppietta di Toyota alla 24 Ore di Le Mans 2019

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Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Fernando Alonso hanno ottenuto il successo alla 24 Ore di Le Mans 2019 a bordo della TS050 HYBRID #8, difendendo la vittoria dello scorso anno e aggiudicandosi il titolo iridato WEC grazie a un vantaggio di 16,9 secondi sui compagni di scuderia Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López sulla #7.

I numeri non riescono però a spiegare l’incredibile esito della 24 Ore di Le Mans 2019, che per l’intero weekend sembrava nelle mani della #7: una vittoria sfumata soltanto all’ultimo, davanti a un pubblico di 252.000 spettatori.

All’altezza del 367mo giro, con un vantaggio di oltre due minuti sulla seconda piazza, i sensori della #7 hanno rilevato una foratura costringendo José al rientro ai box. Un guasto al sensore ha indicato ai meccanici la gomma sbagliata, costringendo nuovamente il rientro di Lopez dopo un giro lentissimo. Dopo aver cambiato tutte e quattro le gomme, al ritorno in pista Kazuki, sulla gemella #8, aveva ormai guadagnato un margine troppo grande da poter essere colmato.

L’equipaggio della Toyota 7 aveva controllato la gara per l’intero weekend, registrando inoltre il giro più veloce di sempre (3 minuti 17,297 secondi). Quest’anno a Le Mans sono stati riscritti diversi altri record: Kazuki è diventato il primo pilota giapponese a vincere il Mondiale, mentre Fernando Alonso diventa il secondo pilota ad aver ottenuto il titolo iridato in due discipline (dopo i due allori in Formula 1).

La numero 7 ha iniziato la gara dalla pole position grazie al miglior tempo registrato da Kamui durante le qualifiche, con la #8 subito alle sue spalle. Una prima fila tutta Toyota che ha da subito istituito una battaglia serrata tra le due TS050 HYBRID, con l’ago della bilancia che sembrava potersi spostare in qualsiasi momento dall’una o dall’altra parte.

Dopo le prime 12 ore della 24 Ore di Le Mans 2019 le Toyota erano separate soltanto da 8,6 secondi. Nella notte tra sabato e domenica la 7 ha staccato nettamente la sorella, penalizzata da uno scompenso aerodinamico dovuto alla scocca, danneggiata dalla durezza del tracciato. Le due auto sono comunque rimaste sempre all’interno dello stesso giro.

Nelle ultime ore della 24 Ore di Le Mans 2019 il distacco si è stabilizzato intorno ai due minuti e la strategia del team è cambiata, decidendo di voler portare le due vetture al traguardo senza problemi. Tutto sembrava andare secondo i piani quando è iniziato il dramma della 7, con Kazuki che non ha potuto fare altro che prendere il comando della gara a meno di un’ora dal termine.

Podio 24 Ore di Le Mans 2019
Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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