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Genova, incolla foto della D’Urso sui fari per risparmiare sugli abbaglianti

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I genovesi sono gente fiera, lavoratori, ma anche parecchio attaccati al denaro, le dicerie sul loro conto sono assolutamente vere.

Soprattutto nelle località balneari dove i turisti vengono spolpati e lasciati in vita il giusto per continuare a farli spendere. Colpisce il fatto che, nonostante la mole di turisti negli anni, anche i piatti tipici sembrano perpetrare questa mentalità sparagnina: focaccia e pesto di basilico non paiono un omaggio all’opulenza, anche se dannatamente buoni.

Qualche anno fa mi recai ad Albissola Marina. Nel bar di uno stabilimento balneare dovevo saldare una cedrata e la scelta verteva su una mancanza di 0,20 € in moneta per pagarlo con gli “spiccioli” oppure dargli 50 euro in carta da cambiare. Ad un gesto accomodante come per concedermi uno sconto seguì un pragmatico “Glieli cambio”.

La Liguria è terra bellissima dove montagna e mare sembrano baciarsi divise da una lingua di terra. Si può visitare in bicicletta oppure con un’auto cabriolet attraverso la via Aurelia fino alle Costa Azzurra percorrendo gli stereotipi della vacanza italiana.

Ideale anche per chi ha figli, la Liguria per molti è un luogo in cui si ha piacere di tornare anche solo per ricordare l’adolescenza passata con le fidanzatine estive, o le fughe del fine settimana, per vivere il mare in maniera diversa, ovvero tornando a casa e dopo aver visto sederi e seni tutto il giorno.

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