in

Jaguar Driving Days: con BiAuto Group alla scoperta dell’AWD del Giaguaro

Tempo di lettura: 3 minuti

All’Aero Club di Torino è andato in scena un evento appartenente alla serie dei Jaguar Driving Days, un evento targato BiAuto Group, che ha portato clienti e appassionati a tastare con mano le doti dell’AWD del Marchio, la trazione integrale che sta ottenendo un grande successo sul mercato.

Nello scenografico Aeroporto Aeritalia di Collegno, abbiamo assistito ad una interessante spiegazione teorica unita alla pratica riguardo il funzionamento del Jaguar AWD. Attraverso due XE e alcune pedane dotate di rulli che simulano fondi ad aderenza zero abbiamo visto la reattività dell’AWD e la sua efficacia, per poi testare effettivamente il funzionamento prendendo il comando delle vetture all’interno di un circuito creato ad hoc, sfruttando i grandi rettilinei della pista di decollo.

Con XF Sportbrake, F-Pace e la “reginetta” F-Type R, tutte nella versione con la trazione integrale, siamo scesi all’interno di questo circuito, portando al limite delle loro capacità le vetture. Il risultato, oltre a permetterci di capire meglio il comportamento delle auto e dei loro sistemi, è stato di divertirsi e percepire che la sportività non viene alterata dall’aggiunta della quattro ruote motrici e, anzi, quello che aumenta è solo la sicurezza.

Come nasce e come funziona il Jaguar AWD?

I tecnici Jaguar necessitavano di un sistema efficace che permettesse di guidare in piena sicurezza e nella totale indole sportiva che caratterizza il marchio del Giaguaro. Così dopo aver analizzato tutti i sistemi AWD presenti sul mercato agli ingegneri JLR nulla è parso all’altezza di quell’esperienza unica che ci si aspetta di vivere al volante di una Jaguar. Allora si è deciso di sviluppare un sistema totalmente nuovo ed innovativo, con logiche predittive, cioè in grado di far sentire in totale sicurezza il guidatore, in qualsiasi condizione climatica e su tutte le superfici stradali.

 La trazione integrale progettata è del tipo torque on demand: ovvero la coppia è normalmente erogata al 95% all’asse posteriore e ciò amplifica la sensazione di sportività tipica del marchio, ma quando necessario (da qui il nome “on-demand”) parte di essa viene trasferita alle ruote anteriori, fino a raggiungere, una distribuzione tra i due assi di 50:50 (fino a 100:0), ideale per fondi a bassissima aderenza, dove si preferisce massimizzare la sicurezza di guida.

Quali sono i vantaggi del Jaguar AWD con coppia on demand?

• in inserimento di curva la trazione prevalente al posteriore, sgrava l’asse anteriore dal compito di dare motricità e perciò esso è più agile e reattivo nei cambi di direzione, pronto a ricevere maggior forze laterali, quindi ottimo per gli “buttare il muso” dover serve, lavoro per cui l’anteriore di sobbarca il compito più impegnativo.
• nel centro curva la trazione si regola, evitando il sovrasterzo o il sottosterzo, tramite lo spostamento istantaneo della coppia dall’asse posteriore all’asse anteriore, evitando fastidiosi “tagli” di potenza dell’elettronica, che mortificano la guida.
• in uscita di curva dove serve trazione, la coppia viene distribuita solo dove serve realmente senza slittamenti o perdite di aderenza, ma privilegiando le ruote che possono realmente “scaricare” a terra la potenza.

Jaguar_AWD

Inoltre il portafoglio ne trae beneficio, visto che la ripartizione normalmente è quasi totalmente posteriore e solo in caso di necessità diventa 4×4, l’asse anteriore non disperde energia e si riescono a migliorare emissioni e consumi, rispetto ad un sistema a ripartizione fissa, mentre rispetto ad una sola trazione posteriore si ha un peggioramento di appena 1,6 km/l.

Se il cuore meccanico del sistema è il ripartitore di coppia il “sistema pensante” è il software IDD, Intelligent Driveline Dynamics, il cervello elettronico del blocco AWD. Esso riesce a gestire gli input esterni ricevuti dai sensori del veicolo e dal guidatore (numero di giri, angolo sterzo, sensore acceleratore, sensore imbardata, ABS, ESP, ASR, sensore pioggia) e gestisce la distribuzione della coppia tra gli assi in base alla logica più o meno sportiva della vettura su cui è calibrato. Quando ci si riferisce alla trazione integrale di Jaguar si parla pertanto di sistema “AWD con IDD”.

Il suo “ragionamento” deve esser eseguito in un tempo molto breve: infatti in pochissimi millisecondi deve capire dove inviare la coppia, così da riuscire ad attuare le frizioni per tempo. Infatti in pochi millisecondi manda l’output al convertitore per modificare la coppia, senza alcuna reazione al volante ed in modo impercettibile per il driver.

La vera novità e il vantaggio sui competitors del Jaguar AWD sta però in una logica di funzionamento con strategie di controllo predittive e pre-attive: esso, al contrario della concorrenza è infatti in grado di prevedere la perdita di trazione piuttosto che semplicemente reagire passivamente ad essa.

Velocità dell’auto, slittamento di ogni singola ruota, escursione delle sospensioni, angolo di sterzo, pressione sul pedale del freno, posizione dell’acceleratore e accelerometri a bordo inviano all’IDD i loro dati 50 volte al secondo.

In questo modo il software che riceve tali input sa in anticipo se e dove si sta per verificare una perdita di aderenza e prima che essa si presenti può intervenire per inviare o togliere trazione alla ruota interessata ed evitare per tempo lo slittamento prima ancora che esso si verifichi.

Visti i motori longitudinali condivisi, il layout della trazione Jaguar AWD è lo stesso per tutta la gamma. Ciò che cambia sono i singoli settaggi tra le vetture. Troviamo ovviamente quelli più votati all’offroad per le F-Pace e quelli più sportivi per la F-Type, passando alle versioni più godibili di XE e XF.

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

Volkswagen T-Roc

Volkswagen T-Roc Edition190, 100 ore ed era già finita

Bosch al Salone di Francoforte

Le innovazioni Bosch al Salone di Francoforte 2017