Tommaso Corona
Luca Napolitano, dopo il lancio della nuova Lancia Ypsilon, torna all’attacco e svela un altro pezzo del futuro del Marchio italiano. Già annunciato, è tempo di scoprire il nuovo logo HF in occasione del debutto del film “Race for Glory”. I rally e Lancia destinati a tornare d’attualità? Ecco la risposta del CEO: “Torneremo nel Rally? Ci stiamo lavorando“.
Del vecchio logo HF è rimasto ovviamente l’elefantino rosso mentre il Centro Stile Lancia ha lavorato sulla resa grafica mantenendo i colori bianco, rosso e nero, senza aggiungere elementi grafici, ma semplificandoli e rendendolo più puri, nel massimo rispetto delle inconfondibili geometrie proprie del marchio Lancia. I colori sono quelli del logo ufficiale della Fulvia Coupè del ’66, mentre l’inclinazione delle lettere è quella del logo della Lancia Delta degli anni 90 per esprimere velocità e radicalità. Il nuovo logo HF è Progressive Classic, in quanto, in un perfetto bilanciamento tra passato e futuro, tutti gli elementi distintivi del marchio storico, composto dall’elefantino e dalla sigla, vengono ora reinterpretati in modo da essere proiettati verso il futuro.
Lancia Ypsilon HF, che debutterà nel 2025, avrà un assetto ribassato, carreggiata allargata, avrà 240 CV elettrici e coprirà lo 0-100 km/h in 5,8 secondi.
La storia del logo HF, sapete cosa significano le due lettere?
Il logo HF viene introdotto per la prima volta nel 1960, in occasione del Salone dell’Automobile di Ginevra, quando un gruppo di appassionati proprietari di vetture Lancia fonda il club “Lancia Hi-Fi” (Hi-Fi significa High-Fidelity), riservato a coloro che hanno acquistato almeno sei vetture Lancia nuove di fabbrica. Le iniziali HF appaiono per la prima volta su alcuni modelli sportivi Lancia, come la Coupé Flaminia Pinin Farina, la Flaminia Sport Zagato e Flavia Coupé. Siamo al 1963 e un certo Cesare Fiorio fonda la HF Squadra Corse Lancia. L’elefantino, all’inizio erano ben quattro, diventa la mascotte, con le due lettere HF bianche su sfondo nero come oggi. Una curiosità sull’intelligente mammifero? Sembrerebbe che fosse l’animale preferito da Gianni, figlio di Vincenzo Lancia nonché amministratore della Casa tra il 1949 e il 1955. Dalla mitologia orientale deriva l’idea dell’elefante come emblema benaugurante e come simbolo di vittoria, purché rappresentato con la proboscide protesa in avanti.
