Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (MAUTO) non si ferma neanche per le ferie estive. Fino al 10 novembre è in programma “Il Progetto raccontato – La mostra dei 40 anni” con cui la rivista Auto&Design festeggia i suoi quarant’anni di attività.
Si tratta di un’esposizione che ripercorre la storia dell’auto degli ultimi quattro decenni, dagli anni Ottanta agli anni Dieci di questo secolo, attraverso i cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo del car design. Compagne di viaggio, venti tra le più significative concept della loro epoca, esposte al Museo accanto ai progetti originali.
È proprio qui che trova spazio Citroen C-Airdream, esposta al Salone di Parigi del 2002 e antesignana del futuro della marca. Bassa, larga, con ampia superficie vetrata, cofano lungo, coda spiovente, Cx di appena 0,28, record per l’epoca. Con le linee di una coupé sportiva, C-Airdream esprimeva tutta l’innovazione e l’audacia di Citroën in termini di deisign e di contenuti tecnologici.
C-Airdream proponeva soluzioni tecnologiche che in seguito avrebbero trovato applicazione nel mondo dell’automotive, come il posto di guida a comandi elettronici (by wire), servosterzo a demoltiplicazione variabile, frenatura elettronica e impianto di supervisione elettronico integrato. Esteticamente fu forte il richiamo alle due volumi Citroen del passato, come la SM e la CX. Guardate il frontale: la disposizione cromata del Double Chevron, con gli elementi allungati, sono poi state un tratto caratteristico della prima C4, un’auto dal grande successo commerciale.
L’atmosfera all’interno dell’abitacolo della Citroen C-Airdream è affidata in gran parte all’illuminazione, sia naturale, grazie al tetto in cristallo, sia artificiale, per effetto di un sistema installato sotto la plancia, i sedili e i pannelli laterali. La luce interna può, inoltre, assumere colorazioni diverse e creare ambienti più caldi o più dinamici, a seconda delle situazioni di viaggio o delle preferenze degli occupanti.
I sedili a corolla ricordano le poltrone del celebre architetto Le Corbusier. Il tema della corolla ricorre anche nel volante, reinterpretazione del caratteristico monorazza Citroën, pieno nel semicerchio inferiore e vuoto al centro per consentire una lettura agevole del tachimetro a scala verticale. Particolare attenzione è stata riservata alla scelta dei materiali per gli interni.
Nella conferenza stampa di Wuhu è stato presentato il nuovo SUV Omoda 7, un’evoluzione sia…
EV Electra, azienda guidata da Jihad Mohammad, ha annunciato la presentazione di un’offerta per l’acquisizione…
Gli automobilisti che non intendano accettare le modifiche unilaterali dei contratti Telepass e i conseguenti…
L'evoluzione delle dimensioni dei vari segmenti auto è affascinante e ci permette di comprendere come…
La crociata anti auto in Italia è un flop totale: meno vetture vogliono gli estremisti-talebani…
Ci sono due modi per analizzare la sicurezza stradale legata ai monopattini elettrici in sharing…