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Mercedes Classe C 2019 | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 5 minuti

Il modello più venduto della Casa della Stella si rinnova, dopo aver consegnato quasi 10 milioni di unità, dal lancio della 190, nel 1982, a oggi e dopo aver venduto più 400.000 mila Classe C nel solo 2017.

Si tratta del classico restyling di metà carriera, volto ad aggiornare i contenuti estetici e tecnologici della vettura, senza contare il rinnovamento importante delle motorizzazioni. Anche se di primo acchito non si direbbe, la Mercedes Classe C 2019 cambia tanto, fino a 6.500 componenti, quasi il 50% di quelle totali.

Scopriamo cosa cambia e come va la nuova Classe C nel nostro primo contatto.

Esterni: “occhi” nuovi, davanti e dietro

Con il restyling della Classe C 2019, in tutti gli allestimenti è stato ridisegnato il paraurti anteriore, che dà un accento maggiormente sportivo agli esterni dei modelli berlina e station-wagon. Il paraurti anteriore presenta una modanatura decorativa (nelle versioni Executive o Business) o cromata. È nuova anche la parte inferiore del paraurti posteriore, con geometria, elementi decorativi e mascherine dei terminali di scarico che dipendono dall’equipaggiamento e dalla motorizzazione.

I nuovi fari catalizzano l’attenzione sull’estetica della nuova Classe C

La vera novità però sono i gruppi ottici della Classe C. Si parte dai fari a LED High Performance (di serie per i modelli cabriolet e coupé e, a partire da Sport per Berlina e Station Wagon) e si arriva, prima volta per questa serie, ai fari Multibeam LED con luce abbagliante Ultra Range, di serie su Premium e AMG.

Anche le luci posteriori della Classe C berlina cambiano, formando una bella “C” rovesciata quando sono accese. Ampliata, infine, la gamma colori e la scelta dei cerchi in lega.

Interni: nuovo infotainment, ma niente MBUX

All’interno le novità sono principalmente tecnologiche. Oltre a nuovi colori per gli interni e qualche materiale inedito, infatti, debutta di serie la funzione di avviamento Keyless-go, con chiave e tasto Start & Stop ridisegnati.

Dietro il volante, che propone i nuovi comandi a sfioramento Touch Control, direttamente mutuati da Classe A, E e CLS, arriva il Widescreen Display, ovvero la strumentazione digitale da 12,3” (disponibile a richiesta a partire dalla versione Sport Plus), basata sui tre classici stili di visualizzazione e dotato di tantissime funzioni, per una completezza veramente notevole. Attenzione, però, il modello base è dotato della classica strumentazione a due quadranti con il display centrale a colori da 5,5 pollici.

Al centro della plancia c’è, invece, il display multimediale, proposto in due formati. In abbinamento all’Audio 20 c’è il 7 pollici, mentre a richiesta c’è lo schermo ad alta definizione (1.920 x 720) con diagonale dello schermo da 10,25 pollici. Questo sistema rappresenta una garanzia per velocità e fattura, con il modulo di navigazione in 3D basato su disco fisso e con i comandi posizionati sul tunnel centrale.

I due schermi, da 12,3 e 10,25 pollici, sono i veri protagonisti del rinnovamento interno

Bisognerà attendere, invece, la prossima generazione per godere del sistema MBUX, non presente in questo restyling, ma in arrivo su tutta la gamma nei prossimi anni, con personalizzazioni ad hoc per ogni modello.

Altra novità, questa volta al servizio del comfort, di questa Classe C 2019 è il pacchetto sedili Multicontour per i modelli berlina e station wagon. Si tratta di una pompa pneumatica a comando elettrico permette di regolare le imbottiture laterali e il supporto lombare con effetto massaggio.

Molto interessante la “chicca” dell’invio di un messaggio automatico all’app Mercedes me in caso di urto da parcheggio, traino o tentativo di effrazione.

Il bagagliaio, infine, ha una capacità totale che parte da 435 litri per la berlina, che arriva fino a 1.510 litri nella versione station wagon.

Motori: novità diesel e benzina, con l’arrivo dell’ibrido

La gamma della nuova Classe C 2019 si presenta con una serie di motori completamente nuovi. Si tratta della nuova generazione di quattro cilindri a benzina, EQ Boost con 48 volt di energia supplementari e dell’attuale famiglia di motori diesel, con una nuova proposta.

Il sistema EQ Boost a 48 volt della C 200 (anche 4Matic) supporta il motore 1.5 turbo da 184 CV con 14 CV aggiuntivi “elettrici”, che puntano a colmare il ritardo del turbocompressore. L’assistenza fornita dal boost è utilizzata anche nei cambi marcia, per raggiungere il più rapidamente possibile il regime idoneo del motore e accorciare quindi i tempi di innesto del cambio automatico. In fase di decelerazione l’alternatore-starter recupera l’energia cinetica e carica la batteria. Il risultato è un consumo di carburante combinato pari a 7,2-6,3 l/100 km.

Fa il suo debutto mondiale su Classe C anche la nuova variante da 1,6 litri dell’attuale gamma di motori diesel (la OM 654), che si unisce al 2.0 da 194 CV, che abbiamo conosciuto su Classe E. Proposta come C 180d con 9G-Tronic, eroga 122 CV e 300 Nm, con un consumo di carburante combinato 4,7-4,6 l/100 km. La C 200d (2.0 e non 1.6), invece, ne eroga 160 CV e 360 Nm di coppia ed è l’unica anche con cambio manuale a 6 marce. Il consumo di carburante combinato è di 4,7-4,5 l/100 km.

Per il modello OM 654 D16, il 1.6 Diesel, sono stati ridimensionati sia l’alesaggio sia la corsa (78 x 83,6 mm) rispetto alla versione da due litri, con l’obiettivo di ridurre le perdite per attrito con una serie di accorgimenti, ma il principale è il metodo Conicshape, brevettato da Mercedes-Benz e chiamato internamente “levigatura a campana” (vedi sopra), che trova per la prima volta applicazione in un motore diesel. La C 220d porta al debutto sul modello il 2.0 da 194 CV e 400 Nm con un consumo di carburante combinato di 5,1-4,8 l/100 km. Per C 200 e C 220d, è disponibile la trazione integrale permanente 4MATIC. Appena dopo il lancio arriveranno la C 300d, sempre con il 2.0 da 245 CV e 500 Nm di coppia, e la C 300de, ibrida plug-in, con 194 Cv + 122 di motore elettrico.

Infine, ci sono le AMG, con il 3.0 V6 biturbo della C 43 4Matic che eroga 390 CV (+23 CV rispetto alla precedente) e 520 Nm, la C 63 AMG con il 4.0 biturbo da 476 CV e la C 63 S, che sale a 510 CV.

Alla guida della Mercedes Classe C 2019 220d: un gran Diesel contro la “guerra” anti-gasolio

La C 220d auto propone un motore 2.0 Diesel da 194 CV, con consumi ed emissioni molto bassi

Abbiamo provato la versione dotata del 2.0 Diesel da 194 CV, abbinata la cambio automatico a 9 rapporti. Questo propulsore abbiamo avuto modo di provarlo già su Classe E e su una vettura più piccola e meno pesante non può che andare meglio.

Non manca la sportività come dichiarano i dati su accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e velocità massima di 240 km/h, ma si capisce fin da subito che a questo motore piace macinare chilometri, principalmente in comfort e relax, accompagnati dai bassi consumi e da un serbatoio che assicura oltre 1.000 km di autonomia. L’OM 654 è un motore veramente eccezionale, capace di contrastare da solo la demonizzazione dei Diesel, che a volte ha assunto toni grotteschi.

In ogni caso, ad assecondare ogni velleità del guidatore ci pensa il Dynamic Select, che offre diversi programmi di marcia, capaci di modificare la risposta del motore, del cambio e dello sterzo. Il conducente può scegliere tra Eco, Comfort, Sport e Sport+, oltre a Individual. Di una delle modalità tra Sport e Sport+ non si sente grande esigenza (ne basterebbe una), mentre, invece, manca come già sulla versione pre restyling la modalità manuale, che permetterebbe di gestire al meglio le marce, attraverso i paddle al volante, anche se davvero poco utilizzata dall’utente medio.

Viaggiare sicuri e in totale comfort sono i due obiettivi primari della nuova Classe C restyling

Lo sterzo rimane sempre abbastanza morbido, ma è piuttosto preciso e diretto, soprattutto in Sport, mentre l’assetto garantisce un buon mix tra tenuta di strada e comfort. Se non vi accontentate si può avere in optional l’assetto Dynamic Body Control, che equipaggia la Mercedes Classe C 2019 con ammortizzatori regolabili sull’asse anteriore e posteriore.

La nuova Classe C propone, infine, anche tanti tra i più recenti sistemi di assistenza alla guida, alcuni opzionali, altri di serie. Tra questi troviamo l’Attention Assist, il Sistema di riconoscimento automatico dei segnali stradali, la Comunicazione Car-to-X, il Sistema di assistenza attivo alla regolazione della distanza Distronic, il Sistema di assistenza al parcheggio attivo, il Pacchetto sistemi di assistenza alla guida High-End, il Blind Spot Assist attivo, il Sistema antisbandamento attivo, il Sistema di sterzata automatica, il Sistema di assistenza alla frenata attivo, il Sistema di assistenza attiva nella frenata di emergenza, il Sistema di assistenza attiva al cambio di corsia e il Pre-Safe Plus.

Prezzi e dotazione

Abbiamo dedicato un articolo completo a prezzi e dotazione della nuova Mercedes Classe C 2019: ecco il link su listino e allestimenti.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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