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Sulle orme della via della Seta – Giorno 9: dalla nuova alla vecchia capitale del Kazakistan

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Il viaggio sulle orme della via della seta prosegue per la Peugeot Crew e la loro Peugeot 3008. I quattro appassionati hanno proseguito il loro cammino lungo le sterminate lande del Kazakistan, una regione che sta regalando tante sorprese ma anche qualche preoccupazione. Tranquilli, la 3008 marcia che è un piacere nel suo giro oltre Europa. Da Astana via verso la vecchia capitale del Kazakistan, Almaty.

Dopo aver riposato ad Astana ci dirigiamo verso Balquash. Purtroppo, al nostro arrivo nella città, ci viene consigliato dalla polizia locale di andare altrove a pernottare, a causa di una piccola “rivolta” locale per problemi sociali non meglio definiti. Motivo per cui decidiamo di tirare dritto e puntare alla tappa successiva. La vecchia capitale del Kazakistan.

Strade  davvero incredibili, con asfalto pressoché assente, buche, illuminazione stradale inesistente e TIR che sfrecciano non curanti di noi, ci fanno arrivare nella capitale a notte inoltrata. Se Astana è la capitale politica del paese, Almaty ne è il cuore culturale. È una città vivace dal punto di vista artistico, gioiello verde del Kazakistan, ma caotica per il suo traffico e per la guida spericolata dei cittadini. Si districa tra tradizioni Nomadi tartare ed influenze dell’estremo Oriente, dando vita ad una sinfonia unica ed originale.”

Si può dire che Almaty sia la Grande Mela dell’Asia centrale; il suo nome si traduce con il posto delle mele, infatti. Qui hanno origine proprio le mele comuni che sono il simbolo della città. Di fatti, durante il tragitto, lungo il ciglio della strada, erano presenti molti venditori ambulanti che proponevano mele e cipolle. Almaty è una città grande che profuma di spezie, è una città polverosa, piena di cattedrali di legno e parchi che si alternano a quartieri residenziali e centri commerciali lussuosi.”

capitale del Kazakistan

Un forte contrasto davvero! La Cattedrale dell’ascensione ci colpisce per la sua imponenza, si staglia grandiosa al centro del bellissimo parco Panfilov che ospita anche un giardino zoologico e un parco acquatico. Ci ha colpito anche molto lo stadio Medeu, il più alto del mondo, perché è stato costruito a 1.691 metri sul livello del mare. Almaty, anche se bellissima, ci appare però anche molto caotica e disordinata e poco sicura, soprattutto nelle ore notturne nei quartieri periferici. La tappa di domani ci farà avvicinare al confine uzbeko. Da oggi siamo sulla vecchia Via della seta che ci condurrà a scoprire una storia che di sicuro rapirà noi e anche voi che ci seguirete.”

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