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Quanto costano e come funzionano le powerbank per auto elettriche

Tempo di lettura: 3 minuti

Così come con smartphone, tablet e altro materiale tecnologico a batteria, anche per le auto elettriche è stata creata una powerbank. Utili per situazioni di emergenza, le powerbank per auto elettriche saranno quindi indispensabili nel caso in cui la vettura abbia poca autonomia residua e si trovi lontana da colonnine di ricarica. Scopriamo meglio quanto costano e come funzionano le powerbank per auto elettriche.

Auto elettriche: sono sempre di più le powerbank in vendita

Negli ultimi anni, con la tecnologia sempre più in espansione e di uso comune, le powerbank sono diventate dei dispositivi di ricarica quasi indispensabili. Dopo smartphone e tablet, tocca alle auto elettriche avere delle powerbank per tamponare le situazioni di emergenza. La possibilità di rimanere improvvisamente con la batteria scarica genera un sano terrore in molte persone, un qualcosa che sta rallentando, assieme allo scetticismo, la transizione elettrica, ecco quindi che la powerbank può fungere addirittura da incentivo all’acquisto di vetture a batteria. Da alcuni anni a questa parte, il mercato si sta popolando di powerbank per auto elettriche, che col passare del tempo stanno raggiungendo livelli di funzionalità sempre migliori. Ad oggi per le BEV ci sono quindi dei caricatori di emergenza che consentono di ricaricare quanto basta il veicolo per arrivare alla prima colonnina pubblica o alla propria wallbox casalinga, offrendo in media circa 30 km di autonomia in più, anche se su alcuni modelli si spingono fino al doppio. Analizziamo meglio le svariate powerbank per auto elettriche.

Le powerbank per auto elettriche in vendita

Grandi più o meno quanto un trolley, le powerbank per auto elettriche presenti sul mercato sono ogni giorno di più. Analizziamo le powerbank per auto elettriche che finora si stanno fregiando della medaglia di “top seller”:

  • ZipCharge Go, disponibile nei formati da 4 kWh e da 8 kWh e pesa poco più di 22 kg, ma purtroppo non è commercializzata in Italia. È dotata di ruote che ne agevolano la mobilità ed è facile da riporre nel bagagliaio, è composta da materiali riciclati e impiega rispettivamente 30 o 60 minuti per trasferire la carica alla batteria utilizzando un cavo standard di tipo 2, garantendo un’autonomia extra di 32 o 64 km. È disponibile in Gran Bretagna anche con un servizio di noleggio/abbonamento dal costo di 49 sterline al mese (56 euro);
  • Ecoflow Delta Max, acquistabile online e dispone di otto prese elettriche per elettrodomestici, rendendola perfetta per chi pratica il campeggio, anche perché è possibile collegarla a un pannello solare ripiegabile. La versione da 2 kWh, espandibile fino a 6 kWh, parte da 2.300 euro, pesa 24 kg e anche lei ha dimensioni da trolley (50x24x30 cm). Con una carica si possono percorrere circa 12 km;
  • Oukitel P2001, è disponibile solo con 2 kWh, una potenza adatta a una citycar elettrica ma che consente di caricare fino a 13 dispositivi allo stesso tempo, grazie alla presenza di tre prese Schuko, Usb-A standard e Usb Type-C, oltre ovviamente alla possibilità di collegare un cavo di ricarica per BEV. La si trova al prezzo di 1.400 euro e si solleva con due maniglie ed ha dimensioni compatte (39x29x33 cm), pesa 25 kg e può funzionare con i pannelli solari;
  • Bluetti AC 200 Max, che può addirittura arrivare, aggiungendo i moduli opzionali, fino a 8 kWh. Il prezzo di partenza si attesta sui 1.800 euro per la versione da 2 kWh, che possiede 15 possibilità di connessione, tra cui una presa da 12 V, quattro da 230 V, una USb-C e quattro Usb-A. Risulta essere la più pesante sul mercato con i suoi 28 kg, ma può essere alimentata anche con pannelli solari e presenta grosso modo le stesse dimensioni degli altri modelli (42x28x38).

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