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Tesla, ora ricaricare al Supercharger costa di più: nuovi rincari alle colonnine

Tempo di lettura: 3 minuti

Il rincaro delle ricariche Tesla presso i Supercharger è uno dei grandi temi che scaldano il dibattito pro e contro Tesla. Le cose, del resto, sono cambiate parecchio dall’arrivo sul mercato delle vetture di Elon Musk. Al lancio di Model S e Model X in Europa, ricaricare ai Supercharger, la diffusissima rete di ricarica esclusiva Tesla, era gratuito. Dal 2017, invece, tutti i modelli Tesla devono pagare l’elettricità della ricarica.

Il prezzo al kWh dei Supercharger Tesla, inizialmente fissato a 0,37 euro al kWh, è però in continua ascesa. A causa del prezzo dell’energia, infatti, il rincaro delle ricariche Tesla presso i Supercharger è diventato tangibile. Prima, infatti, si è passati a 0,50 euro al kWh per i Supercharger italiani, un prezzo relativamente concorrenziale. Oggi, però, con una lettera ai propri clienti, Tesla ha annunciato il rincaro delle ricariche. Questo aumento non farà contenti i proprietari, in quanto crescono (e non di poco) i costi di utilizzo e ricarica. Scopriamo allora a quanto ammonta il rincaro alle ricariche Tesla, cosa cambia e le implicazioni future.

Rincaro ricariche Tesla, ora ai Supercharger si paga 0,66 euro al kWh

Dopo un primo aumento nell’ultimo anno, oggi il rincaro delle ricariche Tesla avvicina molto il costo di una ricarica ai Supercharger a quella delle colonnine Fast tradizionali. Con una mail indirizzata a tutti i clienti, Tesla ha comunicato le ragioni di questo aumento.

A causa dell’aumento dei costi energetici, stiamo effettuando degli aggiustamenti ai prezzi dei Supercharger in tutta Europa. Questo il comunicato di Tesla, che continua consigliando ai clienti di controllare sulla propria auto i nuovi prezzi dei Supercharger, cliccando una location delle super-stazioni di ricarica della Casa.

Ma a quanto ammonta il rincaro delle ricariche Tesla? Da ieri si è passati da 0,50 a 0,66 euro al kWh. Si tratta, in poche parole, di un aumento del 32% rispetto alla precedente tariffa. Si assottiglia quindi la distanza tra i Supercharger Tesla e gli altri player di ricariche Fast. Ionity, ad esempio, richiede (senza abbonamento) 0,79 euro al kWh, mentre le nuovissime FreeToX si attestano a soli 3 centesimi in più, arrivando a 0,69 euro/kWh.

Quanto costa ora ricaricare una Tesla?

I Supercharger Tesla continuano comunque ad avere un vantaggio in termini di capillarità sul territorio, numero di colonnine e affidabilità rispetto agli altri player. A livello di prezzi, però, con il rincaro delle ricariche Tesla il delta prezzo non è più così marcato. Ma quanto costa quindi ricaricare oggi una Tesla?

Prendendo in esame una Model 3 Standard Range Plus con batteria da 55 kWh, non più in produzione ma, senza dubbio, uno dei modelli più apprezzati e venduti della gamma Tesla. Simulando una ricarica completa dallo 0% al 100%, si passerebbe da 27,5 a 35,75 euro. Per una ricarica intermedia da 35 kWh per ripristinare il 100% dal 30% circa, invece, si passerebbe dai 17,00 euro odierni a 22,75 euro. Non si tratta ancora di cifre incredibili, ma che, effettivamente, incrementano i costi per un lungo viaggio del 32%.

Le prime Model S e Model X si ricaricano ancora gratis: il mercato delle “scontate a vita”

Si tratta quindi di un limite ai viaggi più lunghi, e non all’utilizzo quotidiano. Gran parte dei clienti Tesla, infatti, ricarica le proprie vetture a casa, in box o a lavoro. Ciò permette di abbattere i costi di utilizzo della vettura, lasciando i Supercharger ai lunghi viaggi. Questo nuovo rincaro delle ricariche Tesla, però, fa ripensare proprio alla convenienza di un lungo viaggio in elettrico. Tra la programmazione, le diverse tappe e l’efficienza inferiore alle velocità autostradali, un ulteriore rincaro potrebbe rendere viaggiare in elettrico molto costoso.

La capillarità, la funzionalità e l’affidabilità delle stazioni di ricarica Tesla, però, sono ancora un’eccellenza. Questa competenza, poi, potrebbe essere presto usata da altre vetture. Ha fatto notizia l’esperimento fatto in Olanda di aprire i Supercharger anche a vetture non-Tesla alla fine del 2021. Oggi, anche Norvegia e Islanda stanno sperimentando questa novità. E chissà che presto non possa arrivare anche in Italia.

Per ora, però, a gongolare sono sicuramente tutti coloro che possiedono una delle prime Tesla Model S o Model X. Come abbiamo detto in apertura, infatti, le Tesla Model S e Model X vendute prima del 2017 hanno diritto a ricariche illimitate gratis per tutta la loro vita. E questo diritto non è dovuto solo al primo proprietario, bensì rimane legato all’auto. Chiunque entri in possesso di una delle prime Model S e X, quindi, ha diritto a ricariche gratis a vita. Questa inusuale caratteristica sta mantenendo alto il valore delle Model S e X usate, sempre più ricercate. Al netto dei costi di sostituzione delle batterie, queste Tesla “storiche” potrebbero tornare ancora più in auge.

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