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The Jaguar Heritage Project al MAUTO

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THE JAGUAR HERITAGE PROJECT è la nuova mostra organizzata dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino in collaborazione con Jaguar Italia. La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 25 marzo a martedì 17 maggio 2016. Un progetto attraverso il quale il MAUTO torna a raccontare un tema centrale del suo percorso espositivo ovvero la CREATIVITÁ, le diverse declinazioni dell’ispirazione artistica dei designers e le tante influenze e contaminazioni dalle quali traggono ispirazione.

In esposizione una collezione di cofani d’artista realizzati da Cesar Pieri, Creative Design Manager di Jaguar, che ha trasformato in tele inusuali alcuni splendidi cofani, decorati con un personalissimo stile pittorico attraverso il quale il designer italo-brasiliano esprime la sua grande passione per il mondo dell’automobile e delle sue intramontabili icone. Sulle pedane, nove modelli di Jaguar d’epoca – gentilmente prestate per l’esposizione dalla Scuderia Jaguar Storiche – e tre vetture contemporanee raccontano la storia del design della casa automobilistica britannica, il Giaguaro simbolo di potenza, lusso ed eleganza.

THE BONNET ARTWORK COLLECTION

«Come car-designers cerchiamo non solo di creare veloci e accattivanti macchine sportive ma anche di realizzare – all’origine del processo creativo – sketches, che talvolta diventano vere e proprie opere d’arte. Di solito passiamo il tempo a realizzare disegni precisi per soddisfare le richieste di progettazione ma l’esigenza è quella di andare oltre, esplorare nuovi limiti. Per questo motivo, ho creato una mia personale forma di espressione realizzando una collezione di artworks che coniugano il mio grande amore per le Jaguar – che, come designer, progetto quotidianamente – con un linguaggio più astratto possibile: per questo ho deciso di usare i cofani di Jaguar per creare le mie opere! The Jaguar Bonnet Artwork Collection è una collezione composta da cofani originali Jaguar completamente dipinti a mano: è una passione divenuta sempre più reale quando ho iniziato a creare artworks officiali per i lanci internazionali di vetture Jaguar come la FType, la Project7, la XE, la XF e recentemente la nuova Jaguar F-Pace. Quello che doveva essere un semplice hobby, una collezione di opere fatte per essere appese nel mio soggiorno è divenuto un progetto espositivo che ha viaggiato un po’ ovunque nel mondo. Dopo aver esposto al British Motor Museum di Gaydon in UK, sono arrivato al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, il più importante museo italiano dedicato alla storia dell’automobile e del design. Spero che questa mostra vi piaccia e che il vostro sia un bellissimo viaggio!» (Cesar Pieri, Creative Design Manager di Jaguar)

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LE VETTURE JAGUAR IN MOSTRA

Nove modelli di Jaguar d’epoca contornati da alcune splendide vetture contemporanee (la F-TYPE Project 7, la nuova JAGUAR XF e la F-TYPE AWDper raccontare la storia del design della casa automobilistica britannica: una storia fatta di vetture iconiche e affascinanti, a partire dalla SS Jaguar 2,5 DHC del 1937 – primo dei quattro prototipi sui quali ha lavorato personalmente William Lyons, proprietario della SS Jaguar Ltd – fino alla Jaguar E TYPE OTS 3,8 presentata al Salone di Ginevra nel 1961 e definita da Enzo Ferrari “l’auto più bella mai costruita”. Dalle vetture divenute protagoniste di indimenticabili fumetti – la Jaguar E TYPE 3,8 FHC del 1961 è la vettura personale di Diabolik ed Eva Kant (nel film ispirato al fumetto Diabolik guida la sua Jaguar E-Type nera, mentre Eva usa una sua personale bianca) – a quelle che si sono trasformate in star del cinema – la Jaguar MK VII 3,4 del 1952 qui esposta ha partecipato, nel 2008, al film Milk di Gus Van Sant con Sean Penn e nel 2010 al cortometraggio Ultimo beso en Roma con Giorgio Locuratolo. Dalle vetture da competizione, sportive e agili – come le Jaguar XK 140 OTS SE 3,4 del 1954 e la D TYPE Replica del 1960 – a quelle di imponenti dimensioni come la Jaguar MK X del 1963 provvista di smisurate poltrone anteriori munite di tavolini ribaltabili in radica incorporati negli schienali. Per finire con la Jaguar MK II 3,8 del 1966 che ha rappresentato, in una felice sintesi, lo sport e il turismo familiare e con la JAGUAR XK 120 OTS Aluminium del 1948, ribattezzata l’auto delle stelle perché personaggi del calibro di Clark Gable, Liz Taylor, Humprey Bogart e Roger Moore fecero carte false per possederla nel più breve tempo possibile, ammaliati dal suo fascino e rapiti dall’armonia e dall’eleganza di questo capolavoro di semplicità e pulizia delle linee, così classicamente British.

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Foto di Gabriele Bolognesi

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Foto di Gabriele Bolognesi

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