Categorie: Esperienze

#TotalPerformanceTour DAY 3: la storia della mobilità è firmata Michelin

Tempo di lettura: 3 minuti

L’ultima giornata del #TotalPerformanceTour di Autoappassionati.it nella capitale dello pneumatico si è svolta all’interno dell’Aventure Michelin, spazio di 2000 metri quadri che raccoglie e illustra le principali tappe della storia della mobilità firmata Michelin.

Il Museo, inserito nel sito di Cataroux, è nato 5 anni fa per ricordare Edouard Michelin, scomparso tragicamente nel maggio del 2006 e da sempre impegnato in attività rivolte alla divulgazione e valorizzazione dell’azienda di famiglia – cui aveva assunto la presidenza nel 1999.

La struttura, organizzata su due piani, racconta l’evoluzione tecnologica dello pneumatico dalla fondazione del Marchio nel 1889 fino agli ultimi ritrovati in tema di missioni spaziali (Michelin Lunar Wheel). L’intreccio con il mondo delle competizioni – de la piste à la route, come recita lo slogan – è evidente fin da subito: nel 1891 è la Parigi-Brest-Parigi la sfida da affrontare, quattro anni dopo la Parigi-Bordeaux-Parigi. La prima consacra il centauro Charles Terront, la seconda vede il debutto del primo veicolo a motore (chassis Peugeot) equipaggiato con camere d’aria. Sempre in quest’ambito, è il 1906 la data cui risale il primo pit stop: il palcoscenico è la Gordon Bennett, e a destare lo stupore dei presenti è la possibilità introdotta da Michelin di staccare cerchi e pneumatici dal loro asse.

È a metà anni venti che l’aspetto degli pneumatici inizia ad avvicinarsi maggiormente a quello delle coperture attuali: l’aggiunta del nerofumo e la tecnica d’intaglio del battistrada (a forma di M) vanno di pari passo con la commercializzazione del primo veicolo prodotto in serie equipaggiato con pneumatici Michelin (Citroën Type A). Sono questi i decenni in cui anche il trasporto ferroviario si sviluppa sull’orma delle tecnologie ideate da Michelin, in stretto rapporto con la Société nationale des chemins de fer français.

Sarà la II Guerra Mondiale a segnare una dolorosa battuta d’arresto: dopo aver parzialmente riconvertito le linee per la produzione di oggetti d’utilizzo quotidiano, il sito di Clermont-Ferrand viene bombardato dagli Alleati per non permettere ai tedeschi di impadronirsi dei segreti industriali lì custoditi. Con il crollo del Terzo Reich lo stabilimento rivede la luce sotto l’egida del Presidente de Gaulle, che partecipa all’inaugurazione e plaude alle politiche di welfare rivolte ai dipendenti dell’azienda. Si deve a O’Galop, invece, il disegno del celebre Bibendum, l’Omino Michelin che brinda – il richiamo è al “Nunc est bibendum” contenuto nelle Odi di Orazio – alla salute dei clienti della Casa francese, destinati a superare i loro ostacoli senza difficoltà alcuna.

Sul fronte prodotto, è il 1946 la data cruciale in casa Michelin: Marius Mignol da vita al primo esemplare di pneumatico radiale (sigla X) con rinforzo metallico e distinzione tra fianchi e battistrada. È ancora una vettura del Double Chevron a portare questo nuovo concetto al debutto su strada, nello specifico una Citroën Traction Avant. Il radiale debutta presto anche a Le Mans: è il giugno del 1951, e la macchina in gara è una Lancia Aurelia B20 coupè. Di qui in avanti il progressivo diffondersi in ambito sportivo, permeando le più diverse discipline motoristiche.

Sono ancora le competizioni a fare da tramite tra i vari ambiti del Museo, introducendo il concetto di Michelin Total Performance e aprendo la strada all’area dedicata alla produzione attuale dell’azienda e alle possibili soluzioni per la mobilità del futuro. Total Performance, nello specifico, richiama la nuova missione del Marchio di Clermont-Ferrand, incentrata su 5 aspetti cardine: sicurezza, longevità, piacere di guida, risparmio di carburante e silenziosità. L’obiettivo è di riuscire a commercializzare uno pneumatico che sappia conciliare contemporaneamente risultati eccellenti per ognuna di queste caratteristiche.

La conclusione della visita all’Aventure coincide con la fine della prima parte del nostro viaggio “da Michelin a Michelin”. È il momento di salutare Fabio Merone, Responsabile Relazioni Esterne Marketing Michelin Italia, che ci ha accompagnato nel corso delle prime tre tappe del #TotalPerformanceTour di Autoappassionati.it (DAY 1 e DAY 2).

Direzione Sochaux, dove ci attende il Museo dedicato al passato della Casa del Leone: un ottimo modo per entrare in contatto con il mondo Peugeot, preludio del nostro prossimo incontro con il reparto sportivo. Continuate a seguirci su Twitter (@auto_app) e sui canali Facebook e Instagram per il nostro live!

di Vincenzo Attamante e Guido Casetta

Redazione Autoappassionati.it

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