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Alfa Romeo Giulia GT pronta a sposare l’elettrico grazie a Totem Automobili

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Alfa Romeo Giulia Sprint GT, quella storica, sempre più oggetto di tuning, alcuni discutibili, altri meno. Pochi giorni fa vi abbiamo raccontato la storia di Alfaholics, gruppo di alfisti inglesi decisi a creare una supercar d’altri tempi, grazie al carbonio (la GTA-R 300). Oggi è il turno di Totem Automobili, piccola start-up veneta che ha scelto un’altra strada. 

Rendere elettriche le auto storiche non è certo una novità. Prendere un’ Alfa Romeo Giulia GT, togliere il propulsore endotermico, un oggetto sacro per i veri alfisti, e installare un pacco batterie con tanto di motore elettrico, sì…

Il debutto previsto a Goodwood, nel mese di luglio

Il mercato delle auto classiche si sta evolvendo verso nuove forme e i piccoli tuner o officine specializzate, quali Totem Automobili, la cui sede è a pochi chilometri da Venezia. La risposta italiana alla Jaguar E-Type Zero, scelta dal principe (ormai per poco) Harry per sfilare con la moglie Megan appena dopo il loro matrimonio del maggio 2018, è la versione elettrica dell’ Alfa Romeo Giulia Sprint GT e verrà presentata, se l’emergenza Coronavirus lo permetterà, al Festival of Speed di Goodwood 2020

Da Totem Automobili trapela poco, se non nulla, circa questa one-off. Si sa che dell’originale rimarrà davvero poco: anche in questo caso, forse a voler seguire la strada tracciata dai colleghi di Alfaholics, verrà usata la fibra di carbonio per dare un nuovo aspetto alla carrozzeria, mentre per gli interni è prevista una strumentazione sofisticata. 

Un “restomod” ad hoc

Veniamo alla vera novità che interesserà la trazione di questa vecchia gloria pronta a reinventarsi. Tolto il motore originale Alfa, prenderà posto un motore elettrico capace di sviluppare ben 535 CV, con annesso pacco batterie disposto sul pianale per garantire un’autonomia vicina ai 300 km. 

Alfa Romeo Giulia GT Totem Automobili

Prestazioni sullo 0-100 km/h vicine ai 3 secondi, bel lavoro Totem Automobili. Sarà, però, un lavoro sufficiente a far “scaldare” il cuore degli appassionati, magari non più giovanissimi, specie in questi tempi non certo facili?

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