Curiosità

Da Peugeot 205 all’ultima 208: la storia della serie 2 di Peugeot

Tempo di lettura: 3 minuti

Serie 2 Peugeot: ripercorriamo la storia delle utilitarie del Leone, dalla prima 205 del 1983 all’ultima 208, offerta anche in versione elettrica. 37 anni di storia.

Sono già passati 37 anni dal lancio della Peugeot 205, la compatta francese destinata a riscrivere, a sua insaputa, le regole del segmento B. Proprio con lei, protagonista anche sui campi di gara nei rally con l’indimenticabile T16, è iniziata la saga della serie 2 Peugeot, giunta fino ai giorni nostri con l’ultima generazione di 208 e 22 milioni di unità vendute nel mondo. 

Prodotta in diversi stabilimenti sparsi per il mondo, dalla Francia a Taiwan, passando per il Cile e il Brasile, dalla 205 alla nuova 208 l’evoluzione tecnologica è stata costante, accompagnata dal debutto, ad esempio, della piattaforma CMP, la prima a offrire sulla stessa base sia versione termiche sia versioni completamente elettriche. 

La storia delle serie 2 Peugeot: la 205 (1983-1988)

Dimostrando di saper realizzare un’utilitaria a un prezzo competitivo, Peugeot 205 arrivò sul mercato con caratteristiche quali prezzo competitivo, divertimento di guida e design giovane. Ebbe talmente tanto successo che la sua produzione venne estesa a ben sette stabilimenti, per poi ricevere il prezioso riconoscimento “Auto d’Oro dell’Anno” negli anni ’80. Rimase a listino per 15 anni, raggiungendo in due anni il traguardo del milione. 

Proposta a tre e cinque porte, ricordiamo la mitica GTi Guttmann (qui la prova su strada del 2016) così come la 205 Turbo 16, serie limitata a soli 200 esemplari, oggi merce rara tra i collezionisti, necessari per omologare la suddetta versione Gruppo B da rally (campionessa nel 1985 e 1986). 

La Peugeot 206 e 206+ (1998-2011)

Non era facile per Peugeot creare e concepire l’erede di una best seller come la 205 ma con la 206, seguita dalla 206+, le preoccupazioni si trasformarono via via in sorrisi. La 206 è diventa la Peugoet più venduta di tutti i tempi, con oltre otto milioni di unità prodotte nei 14 anni della sua vita commerciale. Al pari della Peugeot 205, ha trionfato anche nelle competizioni, vincendo due titoli di Campionato del Mondo Rally Piloti (Marcus Gronholm, 2000 e 2002) e tre titoli Costruttori (2000, 2001 e 2002). Competizioni a parte, per tutti i giorni arrivarono con gli anni le carrozzerie coupé-cabriolet, la berlina o la SW, e un lungo elenco di versioni e motorizzazioni, tra cui le vetture sportive 206 GTI, 206 GT WRC e 206 RC. La 206+ ha anticipato di poco l’arrivo della 207, imitandone il frontale. 

Peugeot 207 e 207+ (2006-2014)

La 207 ha compiuto progressi rispetto all’auto che l’ha preceduta e ha continuato ad offrire quattro varianti di carrozzeria. Il design più scolpito era associato a interni con una sensazione di qualità sconosciuta nel suo segmento. Ha anche fatto un notevole passo avanti nella sicurezza attiva e passiva, il che le ha permesso di ottenere le 5 stelle nei test EuroNCAP. Anche in questo caso fecero la loro comparsa versioni CC e SW, con l’inedita Outdoor in stile crossover. Nella primavera 2012 l’arrivo della nuova 208 (1° serie), ma ancora due anni di commercializzazione su alcuni mercati. 

Peugeot 208 (2012-2019)

Benché più piccola nelle dimensioni della 207, la Peugeot 208, fin dal lancio, fece un salto di categoria grazie all’arrivo dell’i-Cockpit, prima vettura del Leone a esserne dotata. La vettura è dotata anche di caratteristiche all’avanguardia come il cockpit 3D, ultima evoluzione dell’i-Cockpit, il sistema di parcheggio assistito, la telecamera posteriore per agevolare le manovre e l’Active City Brake.

Se per la prima 208 si distinguevano versioni 1.0 dai consumi parsimoniosi e la potente 208 GTi by Peugeot Sport da 208 CV, con l’arrivo della nuova generazione, anche elettrica. Da non dimenticare la 208 T16 Pikes Peak da ben 875 CV, con la quale Sebastian Loeb tornò a vincere per la Casa francese la mitica corsa americana. 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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