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Suzuki Ignis | Prova su strada in anteprima

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Presentata al Salone dell’Automobile di Parigi, la Suzuki Ignis è pronta a fare il suo debutto sulle strade italiane.

Riprende il nome da un modello che abbiamo già visto in passato ma ne cambia totalmente i connotati, trasformandosi in un SUV ultra compatto che propone linee originale e soprattutto uno stile inedito, essendo pioniera nel campo dei crossover di queste dimensioni. Scopriamo insieme pro e contro della nuova Suzuki Ignis nella nostra prova su strada in anteprima.

Esterni: tradizione e innovazione

Lunga 3,70 metri e con un’altezza da terra di 18 cm, la Suzuki Ignis propone uno stile da crossover molto moderno, anche se alcuni richiami al passato sono evidenti.

Ignis, infatti, eredita caratteristiche iconiche del design dalla storia Suzuki: la prima generazione di Suzuki Cervo e i suoi caratteristici montanti “C”, la prima generazione di Vitara con le prese d’aria sul cofano motore e il tetto sospeso di Swift.

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Oltre ai richiami al passato si vedono anche passi verso il futuro, con il frontale che integra i fari a LED e le linee nette della griglia o le fiancate muscolose che mostrano un design molto caratteristico. Ampie le vetrate a favore di un’ottima visibilità e molto sportivi i cerchi da 16 pollici neri, anche se la gomma da 175 risulta un po’ stretta, soprattutto alla vista.

La carrozzeria della Ignis è disponibile in 11 colori, tra cui 3 nuove tinte e 5 combinazioni bicolore con tetto nero.

Interni: tecnologici e ben curati

L’abitacolo è semplice e funzionale. Diverse le plastiche dure che, però, alla vista sembrano morbide e di qualità. I tratti distintivi sono la forma tondeggiante del pannello climatizzazione e il display dell’infotainment touch screen. Questo schermo dalle dimensioni generose è dotato della funzione hi-fi, telecamera posteriore e navigazione ed è possibile collegare il proprio smartphone tramite Bluetooth o cavo USB per utilizzare le applicazioni compatibili.

L’interno dalle tonalità bianche e nere è arricchito da inserti sulla consolle centrale e sulle maniglie portiera in colore arancione o titanium, a seconda della tinta esterna scelta che permettono al Cliente personalizzare gli interni secondo i propri gusti.

L’adozione della nuova piattaforma ha permesso di ridurre lo spazio occupato dal motore e massimizzare invece quello per passeggeri e bagagli. In un corpo vettura compatto. Il bagagliaio ha una capienza di 267 litri (227 litri per la versione AllGrip). Un’altra “chicca” sono i sedili posteriori scorrevoli (frazionati 50:50) che permettono di estendere di 100 litri la capacità del bagagliaio e di portarla ad un massimo di 514 litri, con le sedute posteriori totalmente reclinate.

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Motori: una scelta, ma tante combinazioni

La Suzuki Ignis è dotata di base del solo 1.2 Dualjet a iniezione diretta di benzina da 90 CV e 120 Nm di coppia abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti. Grazie al peso ridotto, dovuto all’ampio utilizzo di acciai ad alta resistenza (885 kg peso in ordine di marcia con conducente), e ad un motore efficiente la Ignis ha un consumo nel ciclo misto pari a 4,6 litri/100 km.

La Ignis però è anche disponibile con l’SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki), il sistema ibrido compatto e leggero composto da un dispositivo ISG (Integrated Starter Generator) che integra un generatore, un motore elettrico e un pacco batterie agli ioni di litio. Si tratta di un sistema appositamente progettato per auto compatte, già lanciato da Suzuki sulla Baleno, che riduce i consumi attraverso la maggiore spinta del motore elettrico e la ricarica delle batterie. I consumi nel misto scendono così a 4,3 l/100 km.

A richiesta è disponibile l’AGS (Auto Gear Shift) a 5 marce, la trasmissione elettroattuata Suzuki che effettua automaticamente le operazioni di disinnesto della frizione e di cambiata per il guidatore.

Infine, in combinazione con ibrido e non, la Ignis adotta il sistema di trazione integrale a giunto viscoso AllGrip Auto, la tecnologia che percepisce quando le ruote anteriori stanno perdendo aderenza, distribuendo automaticamente la coppia a quelle posteriori.

Alla guida del 1.2 Dualjet da 90 CV SHVS: parca e silenziosa

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Abbiamo scelto di guidare la versione dotata del sistema mild hybrid, che oltre a ridurre i consumi, permette di entrare nelle zone a traffico limitato di alcune grandi città, come l’Area C di Milano.

Non appena acceso il 1.2 benzina da 90 cavalli, la Suzuki Ignis ci ha colpito per la silenziosità del suo abitacolo durante la guida. Il motore non è particolarmente brillante, ma anche quando gli si chiede più sprint, né il rumore né i consumi salgono in maniera vistosa. Il piccolo motore elettrico ci regala uno spunto migliore, mentre il display della strumentazione ci illustra il funzionamento del sistema ibrido. Alla fine del nostro percorso, tra città, autostrada e strade collinari, siamo riusciti a mantenere i consumi medi tra i 20 e 25 chilometri con un litro di benzina.

Essendo piuttosto alta e stretta, in Suzuki hanno dovuto irrigidire particolarmente l’assetto e questo penalizza un po’ l’assorbimento delle asperità del terreno, in compenso, però, la percorrenza in curva risulta molto stabile e sicura.

Sincero e preciso lo sterzo, così come l’accoppiata cambio/frizione, ben studiata per l’utilizzo cittadino, ma mai troppo leggera e inconsistente. Nel complesso, la Suzuki Ignis si rivela capace di affrontare ogni situazione senza risultare impacciata, anzi, rivela di essere confortevole durante i tratti autostradali, efficientissima nei tratti extra urbani e versatile in città.

Dal lato della sicurezza, la Suzuki Ignis è dotata di due telecamere che sono in grado di monitorare la distanza tra l’auto e altri oggetti circostanti, oltre che la loro forma. Questa tecnologia fa da base alle funzioni di tre sistemi di sicurezza attiva: Dual Camera Brake Support (Attentofrena DCBS), Lane Departure Warning (Guidadritto) e Weaving Alert (Antisonno).

Prezzo e allestimenti: promozione fino al 31 gennaio

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La Suzuki Ignis è disponibile in 3 allestimenti: iCool, iTop (+1.750 euro) e iAdventure (+700 euro). La Ignis iCool è una entry level per modo di dire, dato che propone un equipaggiamento già di ottimo livello per una citycar. Nella dotazione di serie, infatti, troviamo cerchi in lega Black da 16”, barre al tetto color Silver ed estensioni passaruota Black, sistema multimediale con schermo Touch Screen, USB, Smartphone integration, Bluetooth, 4 altoparlanti, retrocamera, clima manuale e tanti altri accessori.

I prezzi partono da 14.050 euro per la Ignis iCool 1.2 Dualjet da 90 CV 2WD e sale di 700 euro per il cambio automatico (disponibile solo su allestimento iTop). La trazione integrale è disponibile a partire da 17.300 euro, mentre il sistema ibrido parte da 16.800 euro, sale a 18.300 euro per ibrido più AllGrip e arriva a 19.000 per l’allestimento top di gamma iAdventure.

Prezzi in linea con la sua concorrente diretta, unica disponibile con la trazione integrale in queste dimensioni, la Fiat Panda 4×4. Nella versione 4×2, invece, si possono annoverare smart forfour, Fiat 500, Renault Twingo e anche la Mini.

Fino al 31 gennaio del 2017 è presente però un’offerta lancio che toglie 2.100 euro da prezzo di listino, mettendo quindi come base di partenza 11.950 euro. Il porte aperte di presentazione nelle concessionarie italiane sarà il 21 e 22 gennaio.

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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