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Test – Ford S-MAX

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Immaginatevi una macchina spaziosa e comoda. Aggiungeteci un gran feeling di guida e prenderà forma la Ford S-Max, monovolume di successo della casa dall’ovale blu. Premiata per il design, per lo spazio a bordo e per le qualità stradali, questa vettura ha avuto un gran successo ed ha avviato il filone del Kinetic Design della casa tedesca (la Ford europea ha sede in Germania). Scopriamola nei dettagli.

Interni da favola

Lo spazio a bordo e la qualità degli interni sono una caratteristica fondamentale per un monovolume. Per questo Ford si è molto concentrata per coccolare i suoi clienti con materiali di buona qualità, plastiche schiumate e di aspetto robusto e soprattutto un design davvero invitante. Il primo colpo d’occhio, infatti, è sicuramente positivo, grazie anche all’illuminazione offerta dai led sparsi qua e là per l’abitacolo. I sedili parzialmente in pelle (di serie per questo allestimento Titanium) stupiscono per le capacità contenitive, e grazie alle numerose regolazioni (quella in altezza elettrica) trovare la posizione di guida ideale non è mai difficile. Accendendo il motore, il quadro strumenti prende vita, rivelando uno schermo centrale digitale con riportate tutte le funzioni del computer di bordo, del navigatore, l’indicatore del gasolio e lo stato della macchina. Anche la plancia presenta uno schermo touch screen da 7 pollici (1000 euro) dal funzionamento molto intuitivo e veloce ma che pecca di visibilità in alcune condizioni di luce. Aspetto che è stato trascurato anche per la maggior parte dei tasti sulla plancia, dato che la retroilluminazione rossa (molto bella di notte) risulta insufficiente nella guida diurna: difficile premere il tasto giusto senza un minimo di apprendistato.

Lo spazio a bordo è eccezionale in ogni direzione, e soprattutto ai posti dietro lo spazio è talmente tanto che sono presenti tre poltrone singole, in grado di scorrere ed inclinarsi come più aggrada. Peccato solo che la terza fila di sedili sia optional (1000 euro il loro costo) e soprattutto non facilmente raggiungibili: l’accesso risulta un po’ ostico a causa della conformazione del montante C ed una volta accomodati lo spazio è nettamente inferiore alle altre due file di sedili, soprattutto per le gambe. Anche il bagagliaio, enorme e perfettamente sfruttabile nella configurazione a 5 posti, perde di funzionalità con gli ultimi due sedili in posizione, portando la capienza a soli 285 litri. Meglio ripiegare l’ultima fila grazie al Fold Flat System (FFS) ed in un attimo si torna a oltre 1000 litri di capienza (fino al soffitto), un volume a prova di traslochi.

Buona la visibilità all’anteriore grazie all’enorme parabrezza, mentre al posteriore i poggiatesta dei sedili e l’assenza dei sensori di parcheggio (una mancanza assolutamente non tollerabile per una vettura di queste dimensioni) sono di ostacolo nelle manovre più complicate.

Pronti? Si parte!

Il propulsore di questa Ford è il noto ed ampiamente collaudato 2.0 TDCi, riveduto nelle prestazioni per offrire 163 cavalli e 340 Nm di coppia. Ma la vera chicca è il cambio a doppia frizione PowerShift, da poco introdotto nella gamma ed in grado di aumentare sensibilmente il comfort di bordo. Passaggi di marcia rapidissimi, prestazioni migliorate ed erogazione addolcita. Un optional da 1500 euro assolutamente valido e che può cambiare drasticamente la guida in città: nonostante non sia fatta per gli ambiti urbani (4,80 metri la lunghezza), questa trasmissione consente di disimpegnarsi senza stress dalle condizioni più trafficate. Inoltre, qualora fosse necessario accelerare rapidamente, il kick down scalerà una o più marce e vi lancerà a velocità da ritiro patente in un attimo, grazie anche all’esuberante coppia del propulsore che si mostra sempre pronto nell’assecondare i movimenti del pedale dell’acceleratore. Attenzione quindi a non esagerare, anche perché in questi frangenti la fame del propulsore va saziata adeguatamente: in città fare i 10 km/l richiede molta cura ed andature tranquille.

Le cose migliorano in extraurbano ed autostrada dove le percorrenze sono nettamente migliori (arrivando persino a fare i 16 km/l). Inoltre, è proprio in queste tipologie di strade che si può apprezzare la grande differenza rispetto a tutti gli altri monovolume in commercio, ovvero le capacità stradali. Difatti, nei percorsi più tortuosi questa S-Max è in grado persino di far divertire il guidatore, grazie ad un appoggio stabile, un volante diretto e dei freni sempre all’altezza della situazione; merito di sospensioni piuttosto raffinate, soprattutto al retrotreno dove è presente un multilink a ruote indipendenti.

Una dotazione migliorabile
L’unico vero difetto di questa vettura risiede nella dotazione, non all’altezza del prezzo e di alcune rivali: il prezzo di una Ford S-Max 2.0 TDCi Titanium parte da 32.750 euro. Ma per avere una configurazione come quella della vettura in prova bisogna sborsare la bellezza di 36.500 euro. E non sono compresi i sensori di parcheggio, acquistabili in pacchetti da 1.500 euro o con la telecamera posteriore a 750 euro ed il freno di stazionamento elettronico (250 euro). Se proprio si vuole risparmiare è presente la versione Plus, offerta a partire da 31.250 euro; ma a patto di perdere numerosi accessori ed un po’ di stile.

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