in

Nuova Abarth 595 Competizione 2019 | Prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

Appena uscita sui listini dello Scorpione italiano, abbiamo messo alla prova la nuova Abarth 595 2019, rinnovata nella sua intera gamma, che si divide in maniera ancora più spiccata nei due mondi, uno più “racing” e uno più “stiloso”.

Due anime contrapposte, ma unite dalla stessa voglia: coinvolgere e far divertire il guidatore. Neanche a dirlo, noi abbiamo scelto di provare la prima anima, quella più racing, che contraddistingue da sempre Abarth, fin dalla sua nascita quasi 70 anni fa.

Vediamo dunque cosa cambia e come va la nuova Abarth 595 Competizione 2019 nella nostra prova su strada.

Design: dettagli da vera sportiva

La 500 è un modello ben riuscito, dal 2007 quando è stata presentata la nuova generazione. Qualche restyling ne ha rinfrescato i connotati, ma quando il design di una vettura è ben realizzato si vede da subito e il trattamento al “testosterone” ricevuto dal cinquino non fa altro che incattivirne l’aspetto, creando al tempo stesso grande simpatia nei suoi confronti.

Nuovo l’impianto di scarico Record Monza Dual Mode attivo, con valvola a gestione elettronica

Con l’ultimo restyling, la Abarth 595 2019 non cambia praticamente nulla a livello estetico. Rimangono, invece, i tanti dettagli che rendono ancora più ricercato il modello preparato da Abarth, rispetto alla 500 normale. Colpisce subito il frontale, riprogettato durante lo scorso facelift, con la presa d’aria maggiorata e scritta “Abarth” integrata nella griglia, non solo bella, ma anche capace di aumentare il raffreddamento del 18%.

Lateralmente colpiscono i cerchi nero opaco da 17” e le belle pinze rosse Brembo, mentre al posteriore ci sono i gruppi ottici dalla Fiat 500 e, soprattutto, i nuovi scarichi Record Monza con sistema Dual Mode attivo. A livello estetico, il nuovo impianto di scarico si differenzia da quello precedente esclusivamente dalla cromatura che ricopre tutti i quattro terminali.

Anche all’interno colpiscono i dettagli sportivi di qualità, con Alcantara e fibra di carbonio che dominano su alcune parti dell’abitacolo. Sulla Competizione sono di serie i magnifici sedili Corsa by Sabelt con guscio in carbonio, molto rigidi e contenitivi, contribuiscono in maniera evidente all’atmosfera racing. Peccato solo non siano regolabili in altezza, con una seduta che rimane sempre un po’ troppo alta.

Molto ben riuscito il volante a fondo piatto con “zero” centrale e razze in fibra di carbonio, oltre alle fasce in Alcantara. Altrettanto ben realizzato il quadro strumenti con display a colori TFT da 7” dello Uconnect HD, facile ed intuitivo. Di serie ci sarebbe lo Uconnect 5″ Radio con touchscreen e servizi Uconnect Live, ma, per chi apprezza la tecnologia, è molto consigliato il sistema superiore equipaggiato sul modello da noi provato, che integra anche la funzione mirroring per Apple Car Play e Google e Android Auto, oltre all’Abarth Telemetry.

Interni con sedili Corsa by Sabelt, Alcantara e fibra di carbonio a profusione, per un abitacolo di alto livello

Come, se non più, rispetto alla 500, a bordo della Abarth 595 Competizione 2019 in quattro si trova posto principalmente per brevi spostamenti: i due passeggeri posteriori si trovano sacrificati dall’accesso poco agevole, dal guscio in carbonio dei sedili anteriori e dal padiglione molto rastremato. Il bagagliaio offre una capienza che parte da 185 litri e arriva fino a 550.

Alla guida della Abarth 595 Competizione 2019: basta poco per divertirsi

La 595 è disponibile sempre con motore T-jet 1.4 in tre livelli di potenza: la “base” eroga 145 CV e 206 Nm di coppia massima, la Turismo raggiunge i 165 CV e 230 Nm (o 160 CV per la Pista), mentre il top di gamma, la Competizione ha 180 CV a 5.500 giri e 250 Nm a 3.000 giri, con il considerevole dato di 132 cavalli/litro. Tutti le versioni ora sono predisposte all’ultima omologazione anti-inquinamento euro 6d-Temp.

Le ultime due sono dotate della performante turbina Garrett GT1446, più esclusiva ed “elaborabile” rispetto alla vecchia IHI. Così il “cinquino” passa da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e raggiunge la velocità massima di 225 km/h, grazie anche ad un rapporto peso-potenza di 5,8 kg/CV ed una massa di 1.045 kg (rilevata 1.130 kg con pieno).

Il Differenziale meccanico lavora al meglio insieme al TTC elettronico che “chiude” le curve eliminando del tutto il sottosterzo.

Il propulsore 1.4 T-jet da 180 CV della Abarth 595 Competizione si affida, come da tradizione, al cambio meccanico a 5 marce, posto abbastanza in alto. Questo posizionamento, nato per agevolare la guida più cittadina, si presta alla perfezione anche durante la guida sportive. Meno consigliato, invece, il sequenziale robotizzato Abarth con palette al volante (+1.600 €), meno veloce rispetto a uno ZF o a un doppia frizione, anche se garantisce un sound ancora più scoppiettante. Infine, per garantire il massimo coinvolgimento di guida ci sono gli scarichi a quattro terminali Record Monza Dual Mode attivo e con la presenza di una valvola a controllo elettronico, che sostituisce la precedente completamente meccanica.

Questa scelta più “tecnologica” è principalmente dovuta al fatto che la valvola precedente, dopo qualche anno di utilizzo era solita bloccarsi e creare qualche problema di manutenzione, mentre con la soluzione elettronica questo problema dovrebbe essere stato risolto. Quanto cambia il sound però? Poco, a dir la verità. Scoppiettii, gorgoglii ed un ruggito sempre presente continuano a rappresentare il vero fiore all’occhiello della Competizione e della Pista. Il suono che emettono i quattro scarichi è sempre molto piacevole, ma con il sistema Dual Mode attivo ora l’apertura delle valvole avviene in maniera diversa, forse un po’ meno intuitiva e diretta, ma altrettanto piacevole e, alcune volte, permette anche di ottenere qualche nota più alta e “cattiva”.

Premendo il tasto Sport, già al minimo il sound diventa più cupo, salvo poi perdersi leggermente quando i giri salgono, ma diventare piacevolmente assordante ai giri alti, tra una cambiata e l’altra e durante la guida sportiva. La seduta, invece, rimane sempre un po’ troppo alta, ma si fa presto l’abitudine, come sulle vecchie generazioni.

Se siete nostalgici dei turbo anni ‘90, la Abarth 595 Competizione fa al caso vostro. Non appena si affonda il piede sul pedale del gas si nota che il 1.4 soffre di un leggero turbo lag, salvo poi regalarci un bel “calcio nella schiena” quando il piccolo propulsore sprigiona tutti i suoi 250 Nm di coppia. Basta poco per stamparvi in faccia un bel sorriso. Dopo qualche accelerazione e conseguenti scoppiettii non potrete far altro che adorare il modo che ha quest’auto di affrontare l’asfalto. Un vero giocattolo per adulti.

Con la “modalità” Sport, oltre al sound cambia anche l’erogazione della coppia (overboost del turbo), la taratura del servosterzo, dell’acceleratore e l’intervento dell’ESP meno invasivo, ma mai totalmente disinseribile. Inoltre, a livello estetico, il quadro strumenti digitale cambia la grafica. La 595 Competizione può essere equipaggiata, come nel nostro caso, dell’Abarth D.A.M., il Differenziale Autobloccante Meccanico. La novità dello scorso restyling, confermata anche nella gamma 2019 è selezionabile attraverso il pacchetto Performance (3.100 euro) ed equipaggia la 595 Competizione con cerchi specifici da 17” e altri dettagli estetici.

Scoppiettii, gorgoglii ed un ruggito sempre presente continuano a rappresentare il vero fiore all’occhiello della Competizione

Chiariamo subito un dubbio. Il Differenziale meccanico lavora al meglio insieme al TTC elettronico (di serie su tutte le Abarth 595) che “chiude” le curve eliminando del tutto il sottosterzo. La taratura del bloccaggio elettronico TTC, coadiuvata in maniera esemplare dal DAM è rivista in ottica racing e ci permette di uscire forte dalle curve a gas spalancato, con il muso che tende a stringere per tenervi in traiettoria, a volte anche troppo, come dimostra il volante da impugnare sempre saldamente. In ogni caso l’ingresso in curva è preciso e tagliente, mentre l’uscita è veramente impressionante, soprattutto se rapportata alle dimensioni contenute di quest’auto.

Quindi, se cercate le massime performance conviene tenere entrambi i sistemi attivi, ma anche se il TTC è disattivato, il DAM lavora lo stesso, anche se il suo è un lavoro a mezzo servizio, poiché la disattivazione del sistema elettronico permette un ingresso ritardato del controllo di stabilità e, di conseguenza, una guida più libera ed efficace.

Per quanto riguarda lo sterzo, invece, la taratura dell’Abarth è molto buona, soprattutto in Sport. Il volante, seppur troppo poco verticale nei confronti del pavimento, è preciso, piuttosto diretto e, soprattutto molto comunicativo. Un’altra pecca, che tutte le 500 si portano dietro dal lancio a oggi è la mancanza della regolazione in profondità.

La Abarth 595 Competizione 2019 ha ottenuto anche una nuova taratura degli ammortizzatori posteriori Koni FSD a frequenza selettiva, che si irrigidiscono in curva (basse frequenze di cassa) e si ammorbidiscono nelle buche (alte frequenze di pompaggio). Il risultato è un assetto con rollio e beccheggio molto ridotti, ma che non è troppo rigido in città, anche se vi consigliamo di fare attenzione ai dossi e alle buche, data anche la spalla bassa delle gomme.

Veramente impressionante l’impianto frenante Brembo con pinze fisse monoblocco in alluminio a 4 pistoncini abbinate a dischi autoventilanti e forati da 305 mm. Nelle staccate, a partire da andature proibitive, complice il passo corto di soli 2,3 m, la 595 Competizione alleggerisce molto il posteriore, allargando un po’ la traiettoria, il che permette un ingresso migliore in curva. Alcune volte, il lato B tende a “ballare” un po’, ma rimane sempre ben controllato.

Infine, per quanto riguarda i consumi, durante il nostro test ci siamo attestati sui 12 km/l di media. Ovviamente questo dato è sceso sotto i 10 km quando abbiamo deciso di aumentare l’andatura. In autostrada si viaggia discretamente, con un buon comfort a valvola chiusa e con consumi accettabili.

Prezzo e concorrenti

La nuova gamma Abarth 595 2019 parte da 20.250 euro, sale a 24.250 euro per la 595 Turismo e arriva a 27.000 euro per la 595 Competizione.

La versione da noi provata cresce ulteriormente a circa 33.000 euro, per via di alcuni optional come la tinta bicolore (Bianco Gara e Nero 800 euro), il Kit estetico Abarth Nero (300 euro), il Pack Urban (450 euro), il Pack Performance da 3.100 euro (con differenziale autobloccante, sedili Sabelt in Pelle e cerchi in lega 17″ Esseesse Nero opaco), oltre ad antenna nascosta con tappo in alluminio sul tetto (100 euro), Uconnect da 7” (700 euro), cinture di sicurezza rosse (200 euro) e climatizzatore automatico (500 euro).

Abarth all’interno del segmento A concorre quasi da sola, anche se due vetture dello stesso settore cercano di insidiarla. Parliamo della Suzuki Swift Sport e della Opel Adam S, inferiori, però, a livello di potenza rispetto alla più estrema 595 Competizione, che si avvicina più e supera spesso e volentieri, soprattutto a livello di prezzo, le segmento B da 200 CV.

[Best_Wordpress_Gallery id=”486″ gal_title=”Abarth 595 Competizione 2019″]

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

Interni Skoda Scala

Interni Skoda Scala: la Casa boema regala un’anticipazione

Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Test

Antonio Giovinazzi, 128 giri nei test con Alfa Romeo Sauber F1