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AIRVO: nasce l’associazione italiana per i rivenditori dell’usato

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Rappresentare e tutelare gli interessi dei rivenditori di veicoli d’occasione e gettare le basi per un dialogo con Enti, Istituzioni e Associazioni dei Consumatori. Sono questi, in sintesi gli obiettivi che si pone AIRVO, la neocostituita Associazione Italiana Rivenditori Veicoli d’Occasione, nata a Torino per iniziativa di Ercole Messina, già presidente del gruppo Mo.Vi. Spa.

Il mercato dei veicoli usati in Italia genera 34 miliardi di euro, contro un mercato di quelli nuovi che si attesta sui 41,5 miliardi di euro (fonte Unrae). Nel 2017 sono stati registrati 2,870 milioni di passaggi di proprietà di autovetture (al netto delle minivolture), con un incremento del 4,5% rispetto al 2016; ogni 100 auto nuove sono state acquistate 146 auto di seconda mano, uno dei valori più bassi rispetto ai maggiori mercati europei.

Nel primo quadrimestre del 2018 il mercato di veicoli usati è sceso del 3,6% nonostante il mese di aprile abbia registrato un incoraggiante incremento del 1,6% (dati Unrae). Il prezzo medio di vendita dell’usato è di 12.000 euro, con una flessione del 2,1% rispetto al 2016. Il mercato italiano risulta più economico rispetto alla Francia (18.000 euro in media), alla Spagna (15.000 euro) e alla Germania (14.000 euro) (elaborazione su fonte ACI). In testa alla classifica dei brand figura la Fiat – con le utilitarie Punto e Panda in particolare – seguita da Ford, Alfa Romeo, Peugeot, Renault, Volkswagen, Opel, Citroen, Audi, Mercedes.

L’idea di dare vita a un’associazione di categoria nasce dall’esperienza diretta dei suoi fondatori, a loro volta rivenditori, e dalla constatazione dell’assenza in Italia di un organo rappresentativo degli operatori del settore second hand. AIRVO ha come obiettivo quello di tutelare e rappresentare gli interessi degli imprenditori che operano in questo comparto ma mira parallelamente ad offrire maggiori garanzie di qualità, efficienza e sicurezza al Consumatore.

In questa ottica il primo passo dell’associazione è stato quello di accreditare presso le Istituzioni, uno strumento ideato da Ercole Messina, progettato e sviluppato dalla MO.VI Spa ed in attuale fase di implementazione  in collaborazione con il DIGEP – Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino, coordinato dal professor Maurizio Galetto. Tale strumento è basato su un algoritmo in grado di restituire un “risultato” – denominato Percentuale di Durata Residua (PDR) – che indica la percentuale di vita residua del veicolo usato rispetto al 100% di un equivalente veicolo nuovo. Il calcolo tiene infatti conto dell’utilizzo pregresso del veicolo, dell’età, dei chilometri percorsi, del prezzo di listino del nuovo e del prezzo di vendita dell’usato.

Grazie a questo sistema il consumatore che valuta l’acquisto di un veicolo usato può conoscere in modo inequivocabile la ragionevole aspettativa di vita dell’auto e il rivenditore vede tutelata la sua vendita grazie a dichiarazioni oggettive e inconfutabili circa lo “stato di salute” del mezzo.

I Rivenditori che aderiscono ai principi etici associativi, grazie anche agli standard qualitativi introdotti da AIRVO e approvati dalle principali Istituzioni, mettono in sicurezza il proprio business partendo dal rispetto dei diritti del Cliente.

Dichiarazione di Ercole Messina, presidente di AIRVO:

Nasce oggi un Organo indipendente, autonomo e senza scopo di lucro, fino a questo momento inesistente nel nostro Paese. Com’è noto, i paesi europei hanno definito un sistema che regola la legislazione degli Stati membri, accelerando l’evoluzione dei Consumatori al punto da stravolgere un metodo di lavoro che i venditori avevano consolidato da decenni. Se da un lato i principi fondamentali della vendita sono rimasti invariati, dall’altro l’introduzione del “Codice del Consumo”, ha imposto la formazione di nuovi profili professionali in grado di conoscere diritti e interessi del Consumatore.

AIRVO vuole tendere una mano sia ai rivenditori, sia ai consumatori, in nome della trasparenza. Per la prima volta dall’introduzione del Codice del Consumo, può essere indicata e garantita senza contraddizioni e/o chiavi interpretative la Percentuale di Durata Residua di un veicolo Usato. Il protocollo di calcolo attualmente in fase di implementazione, in collaborazione con il Politecnico di Torino, diventerà uno standard a cui i rivenditori aderenti dovranno attenersi.

 

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