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Brembo, MotoGP: come si frena a Portimao

Dal termine della Dakar 2015, il Team Peugeot Total non ha mai smesso di lavorare sodo. La tabella di marcia è oramai completa, con le numerose modifiche tecniche, le sessioni di prova e la partecipazione al China Grand Rally (29 agosto – 12 settembre 2015).
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Brembo ci aiuta a scoprire l’uso dei freni nell’ultimo weekend del mondiale MotoGP che per l’occasione sbarca in Portogallo, sulla pista di Portimao.

La pista è lunga 4.592 metri e sarà percorsa dal fresco campione del mondo Joan Mir e compagni per 24 volte.

Secondo i parametri Brembo, il Circuito dell’Algarve rientra nella categoria delle piste poco impegnative per i freni.

Brembo motoGP Portogallo

In una scala che va da 1 a 5 è infatti accreditato di un indice di difficoltà di 2, ovvero il più basso tra tutte le piste toccate quest’anno dalla MotoGP.

Il tracciato è caratterizzato da continui saliscendi: in discesa si tocca una pendenza massima del 12 per cento e in salita del 6 per cento, mentre l’inclinazione trasversale tocca in alcuni punti l’8 per cento. 

In queste condizioni la maggior difficoltà è calibrare la frenata.

Le pastiglie Brembo

Sono in carbonio, unica alternativa con i dischi in carbonio ormai di uso comune, anche in condizioni climatiche difficili. 

Pesano solo 50 grammi, meno della metà della variante stradale.

La loro durata non supera i 900 km e la temperatura massima raggiungibile è di 800°C senza che si verifichino fenomeni di fading, ossia allungamento della corsa della leva o del pedale. ​ ​ ​​​

L’impegno dei freni

Nelle 15 curve che caratterizzano il tracciato portoghese, sono 9 quelle in cui si utilizzano i freni.

E’ interessante notare che i piloti del Mondiale Superbike, che hanno corso ad agosto, utilizzano i freni 10 volte.

Ogni giro i freni funzionano per 30 secondi, a fronte dei quasi 31 secondi e mezzo delle Superbike. 

Cinque delle frenate affrontate ogni giro dalle MotoGP comportano cali di velocità inferiori ai 100 km/h pari a un utilizzo dei freni inferiore a 3,2 secondi.

Solo in un paio di curve la decelerazione media supera gli 1 g. Di conseguenza dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale sulla leva del freno non arriva a 6 quintali e mezzo. ​ ​​​

La frenata più impegnativa del Grande Prémio Meo de Portugal​

Delle 9 frenate solo una è classificata impegnativa, una è di media difficoltà e le restanti 7 scarsamente impegnative. 

La staccata più impegnativa è la prima dopo il traguardo che arriva dopo un rettilineo di 969 metri: la decelerazione da 325 km/h a 119 km/h avviene in 4,8 secondi in cui percorrono 282 metri.

Il carico sulla leva del freno è di 4,3 kg, la decelerazione di 1,5 g e la pressione del liquido freno raggiunge i 9,2 bar. ​

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