in

Dacia Sandero GPL Streetway | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

Vero e proprio punto di riferimento, auto italiane escluse, quando si parla di segmento…low cost (o smart buy se si preferisce), la Dacia Sandero è riuscita,  negli anni, a ritagliarsi una fetta di pubblico che apprezza il suo rapporto qualità/prezzo, visto che mettere mano al portafoglio è sempre un rebus, almeno per molti. Considerando la Sandero GPL , quest’ultima, insieme alla sorellona Duster GPL, ha contribuito e non poco a trainare le vendite del brand romeno nel corso del 2018, ripartendo nel 2019 con risultati assolutamente in linea con le aspettative.

Ecco com’è e soprattutto come va la nuova Dacia Sandero GPL che, per l’occasione, abbiamo scelto di provare nell’allestimento Streetway, la vera novità del 2018 che la differenza dalla Stepway, più votata, esteticamente, all’offroad.

Razionale senza strafare: è fatta per la città

Se la Sandero Stepway è nata per fare il verso, riuscendoci, ai cosiddetti B-SUV o crossover, grazie al suo aspetto, la Dacia Sandero Streetway è nata espressamente per la città e il suo look abbastanza ricercato punta a un pubblico “urbano”. Innanzitutto piace la firma ottica, sia davanti sia dietro, con le luci diurne a LED e, sul lato B, i quattro LED che la rendono molto riconoscibile su strada. Ad identificare la Streetway ci pensa, a scanso di equivoci, un adesivo posto sotto i due specchietti retrovisori; come sulla Sandero Stepway, aiutano a renderla più identificabile.

Fate caso, però, che la versione da noi provata è stata la Comfort, che, rispetto alla meno accessoriata Access, la entry level della gamma Streetway, appare molto più spartana (e si paga meno, come vedremo nel capitolo apposito). Altro tratto che distingue i due allestimenti, molto d’impatto, sono i cerchi in lega da 15” (200 euro) in luogo ai copri cerchioni sempre da 15”, molto più “cheap”. I fendinebbia sono disponibili sull’allestimento Comfort, così come i paraurti in tinta della carrozzeria.

L’auto, inoltre, si distingue per le sue dimensioni che la pongono pienamente nel segmento B, quello delle utilitarie compatte. La lunghezza recita 4,06 metri, la larghezza 1,73 metri e l’altezza 1,52 metri. Vista da fuori, un po’ per le sue forme tondeggianti, l’auto sembra più piccola ma è saliti a bordo che si apprezza una discreta abitabilità. A colpire è la capacità del bagagliaio, da 320 a 1.200 litri abbattendo la seconda fila dei sedili, mentre i sedili sono votati al comfort e, nel caso della nostra versione, rivestiti in Ecopelle (650 euro). Attenzione, dunque, all’occhio ma soprattutto alla praticità, ad esempio nel pulirli in un batti baleno.

L’abitacolo è invece l’unico punto della Sandero GPL che vuole, a modo suo, parlare di sportività. Il motivo? La trama carbon look, o presunta tale, che adorna parte della plancia e dei pannelli porta. Il cambio ricorda molto quello della Clio, non a caso Dacia è notoriamente una costola di mamma Renault, mentre il volante è rivestito in pelle (80 euro) ma non spicca di sicuro per eleganza; inoltre è regolabile solo in altezza.

La parola praticità ritorna osservando la parte centrale: sulla versione Comfort c’è di serie la radio Plug&Play che comprende radio MP3, prese Aux-in, USB e Bluetooth con comandi al volante (il navigatore comporta una spesa di 300 euro in più). Piacciono anche i comandi manuali del clima, belli al tatto, mentre sotto di essi troviamo altri pulsanti, uno di questi permette l’azionamento del cruise control (200 euro) che viene poi comandato dai tasti presenti sul volante. Sempre sulla Comfort sono di serie anche i sensori di parcheggio posteriori, mentre la telecamera, dalla buona definizione viene 250 euro in più ma ve la consigliamo: auto di segmenti leggermente superiori hanno una definizione più bassa, sembra incredibile ma è così.

Difetti? Se vige la praticità, non aspettatevi un auto votata all’eleganza: scordatevi i materiali soft touch che fanno molto premium, sono le plastiche, piuttosto dure, a dominare in abitacolo. Ricordatevi sempre del rapporto qualità/prezzo. Infine, va segnalata l’assenza di un computer di bordo per i motori GPL: come vedremo, manca allo stesso tempo un indicatore dell’autonomia e del consumo medio o istantaneo.  

Alla guida della Dacia Sandero GPL: non chiedetele troppo, 900 km con un pieno possono bastare

Piccolo preambolo: le motorizzazioni GPL stanno conoscendo un successo senza precedenti. Questo è stato uno dei motivi principali che ci ha spinto a provare la Sandero GPL. Sotto il cofano, troviamo il motore TCe 90 Turbo GPL, dove 90 sono ovviamente i cavalli e la presenza della turbina aiuta a spremere quanto basta il piccolo 0.9 di scuola Renault, lo stesso della Clio per intenderci. La scelta, giusto per completezza, può ricadere su altri due motori benzina (tre cilindri 1.0 SCe 75 CV, 0.9 TCe 90 CV e lo stesso motore dotato di cambio automatico; Diesel quattro cilindri 1.5 dCi 75 CV) ma il benzina/GPL è quello che sicuramente potrà avere più presa sul pubblico per chi vuole spendere poco e percorrere molti chilometri.

Partiamo proprio da questo punto: con la bombola del gas e il serbatoio al completo, a bordo della Sandero GPL non è un’utopia percorrere circa 900 con un pieno. Per l’esattezza, percorrendo la tratta Milano-Torino e diverse giornate di utilizzo cittadino, in mezzo al traffico, la bombola del GPL ha detto basta dopo una percorrenza di circa 350 km, con un comportamento dinamico tutto sommato accettabile. Quando entra in funzione il turbo benzina (lo si può attivare in qualsiasi momento grazie al commutatore presente alla sinistra del cambio) altri 600 km, o giù di lì, sono comunque garantiti. Peccato, come accennavamo, per l’assenza di un indicatore che consigli l’autonomia o i consumi istantanei…siamo nel 2019 e cinquant’anni fa l’uomo andava sulla Luna. Chiediamo troppo?

La coppia del tre cilindri di scuola Renault è di 140 Nm, nulla di eccezionale ma sufficiente a fornire discreti spunti ai semafori, insomma il piglio volendo c’è. In autostrada, dove l’insonorizzazione mostra qualche problemino, meglio ricorrere a un tempestivo cambio marcia prima di effettuare un sorpasso, vista la non grande ripresa con le marce alte. La velocità massima segna 175 km/h mentre 11,3 sono i secondi necessari per passare da 0 a 100 km/h.

L’auto è, ripetiamo, votata al comfort e lo sterzo non spicca di certo per direzionalità o precisione. Fa il suo dovere, cioè quello di girare le ruote, stop. L’auto non spicca per la sua potenza frenante mentre è buono il comfort generale su buche e dossi, grazie alle molle elicoidali.

La tecnologia Stop&Start, presente di serie già sulla Access e utile a incidere positivamente sui consumi, è invece comandabile da un pulsante presente sotto la leva del freno a mano, in una posizione infelice e grazie alla quale è facile distrarsi abbassando lo sguardo.

Prezzi e concorrenti

Con il passaggio dalla gamma attuale alla doppia gamma (Stepway e Streetway), passaggio avvenuto lo scorso ottobre, il listino prezzi ha ricevuto lievi variazioni senza dimenticare il vantaggio economico per il cliente, punto fermo sul quale Dacia si è costruita la sua reputazione. Ad esempio a parità di allestimento, il Comfort, la nuova Sandero Streetway costa 500 euro in meno della “vecchia” Sandero, in realtà la stessa auto prima che diventasse Streetway per distinguerla dalla Stepway.

La gamma Dacia Sandero parte dal competitivo prezzo di 7.450 euro per la 1.0 SCe da 75 CV. Per la gamma GPL, che come abbiamo visto sta suscitando successo sul mercato, il prezzo di attacco è di 11.000 euro. Il prezzo, oggettivamente economico, è uno dei suoi punti di forza, specie tornando al famoso rapporto qualità/prezzo.

La versione da noi provata, la Sandero GPL Streetway nell’accessoriato allestimento Comfort, viene circa 13.000 euro considerata la lista degli optional che vi abbiamo narrato nel corso del testo. Considerato che più di così non si può avere, siamo comunque sotto al prezzo di partenza di alcune delle sue concorrenti dirette.

Chi sono queste rivali? Dacia Sandero GPL, al quinto posto tra le più vendute auto a GPL nel 2018, deve vedersela con Fiat Panda, ancora prima in questa speciale classifica anche con la doppia alimentazione, Lancia Ypsilon, Opel Corsa, Renault Clio e Citroen C3. Il segmento è quello delle citycar con dimensioni, come abbiamo visto, vicine ai 4 metri.

La concorrenza si fa sentire ma considerando i prezzi di partenza (la più venduta, la Panda GPL, parte da 14.390 euro, senza optional aggiunti) Sandero GPL sa come farsi desiderare da chi desidera un’auto, semplicemente, molto concreta e senza troppi fronzoli per la testa.

[Best_Wordpress_Gallery id=”980″ gal_title=”Dacia Sandero GPL Streetway”]

Aston Martin Vantage AMR

Aston Martin Vantage AMR: il cambio manuale, suo fiore all’occhiello, è Made in Italy

porsche 911 993

Porsche 911 993, l’auto della rivoluzione di Zuffenhausen