in

Lynk & Co 01: interni, motori, prezzo, consumi, prova su strada

Tempo di lettura: 15 minuti

Ne abbiamo parlato tanto, e ha incuriosito moltissime persone. Lynk & Co 01 è uno dei crossover più interessanti sul mercato, grazie soprattutto alla sua particolare formula d’acquisto a noleggio. Di questo, vi abbiamo parlato nell’articolo dedicato a Lynk & Co e alla formula di noleggio. Dietro all’abbonamento “alla Netflix”, però, c’è molto di più. Grazie al know-how di Volvo, artefice della genesi della Casa sino-svedese del Gruppo Geely, Lynk & Co 01 ha interni curati, con un sistema di infotainment che convincerà i più giovani e una qualità sorprendente, ma anche tanto spazio e una meccanica raffinata.

Sotto la pelle, infatti, Lynk & Co 01 ha un powertrain ibrido Plug-In derivato da quello di Volvo XC40 Recharge Plug-In, che garantiscono un comportamento su strada all’altezza delle migliori rivali. Il prezzo di Lynk & Co 01, poi, al netto della formula di noleggio/abbonamento rende il crossover medio della Casa sino-svedese rivale anche di modelli più piccoli e meno raffinati. Poco conosciuta dai più, Lynk & Co 01 è una delle auto emergenti del panorama automobilistico attuale. È capace con il suo stile originale e personale di farsi notare tra la massa di SUV tutti uguali, ma di convincere poi una volta conosciuta meglio. C’è molto da dire sulla prima vettura del giovane brand sino-svedese. Scopriamo allora interni, motore, prezzo e come va Lynk & Co 01 nella nostra prova su strada dove, ve lo anticipiamo, stupirà più di qualche scettico.

Esterni Lynk & Co 01

Scommetto che avrete visto almeno una Lynk & Co 01 sulle strade. Il motivo non è solo da attribuire alla buona diffusione che questo modello sta avendo. Dal punto di vista estetico, Lynk & Co 01 si fa notare più di moltissimi crossover concorrenti grazie ad uno stile a dir poco personale. Per la sua prima “fatica” in terra europea, la Casa sino-svedese mostra il suo linguaggio stilistico comune, in Cina, a tutta la sua gamma. Sebbene in Europa Lynk & Co offra solo la 01, sul mercato cinese la Casa offre altri modelli. La più nota è la berlina 03, che se amate il mondo delle corse turismo conoscerete. La Lynk & Co 03 TCR del Cyan Racing ha infatti vinto, anzi, dominato il campionato WTCR dal 2019 al 2022. Ci sono poi, diversi SUV tra cui la 05, versione coupé della “nostra” 01, i crossover più compatto 02 e 06 e il grande SUV 09.

Qual è quindi il linguaggio stilistico di Lynk & Co? Il Direttore del Design Geely e Lynk & Co, l’inglese Peter Horbury (autore, tra le altre, di tutte le Volvo degli anni ’00 tra cui la personale Volvo C30), è riuscito a nascondere perfettamente la vettura da cui 01 prende la meccanica, la Volvo XC40. Di quella pulizia stilistica e del minimalismo tipicamente svedese, Lynk & Co 01 non riprende quasi nulla. Lynk & Co 01 è infatti un’auto personale e molto originale, soprattutto nello sguardo frontale.

Davanti, Lynk & Co 01 è dotata di un cofano piuttosto lungo ma soprattutto massiccio, alto e squadrato, con una presa d’aria sottile a tutta larghezza impreziosita da un listello blu elettrico (il colore di Lynk & Co) che ne enfatizza la larghezza generosa. Le dimensioni di Lynk & Co 01 sono infatti decisamente importanti. Non tanto in lunghezza (è lunga 4,54 metri, nel pieno del segmento dei C-SUV), quanto nella larghezza di ben 1,86 metri e nell’altezza di quasi un metro e 70 (1,69 metri). Nella parte bassa trova posto una presa d’aria più grande, per raffreddare il motore turbo che spinge la 01. La caratteristica peculiare del frontale di Lynk & Co 01 è il gruppo ottico spezzato.

All’interno della presa d’aria centrale troviamo infatti i fari principali, con tecnologia LED, per abbaglianti e anabbaglianti. In cima al cofano, invece, troviamo le luci diurne a LED che sporgono dalla linea del cofano, già molto muscolosa, che includono anche le frecce. Guidando di notte mettendo una freccia o semplicemente sporgendo lo sguardo in avanti si notano questi punti di luce davvero appaganti, che aiutano anche a posizionare l’auto durante le manovre. Al centro del paraurti anteriore, poi, troviamo l’unico logo Lynk & Co presente sull’intera vettura. Nel resto dell’auto, infatti, Lynk & Co 01 privilegia il nome del brand per esteso con il suo font caratteristico.

Lateralmente, Lynk & Co 01 riprende lo stile massiccio e sportiveggiante del frontale. La superficie vetrata non è molto ampia, e la linea di cintura alta enfatizzano l’altezza di ben 1,69 metri della vettura, caratteristica che vedremo anche salendo a bordo. Il rischio di creare un’auto troppo massiccia e un po’ sgraziata, però, è scongiurato da una fiancata molto movimentata. Dallo scudo laterale (che sul lato sinistro nasconde la presa della ricarica) partono due nervature che rendono più interessante e personale la fiancata. Queste fanno il paio con i grandi cerchi in lega da 20 pollici diamantati, dallo stile tormentato e caratterizzati da due dei cinque elementi che compongono il cerchio verniciati in blu elettrico. Concludono la vista laterale i passaruota in plastica grezza, immancabili su un crossover, il lunotto parecchio inclinato e un montante C molto importante. Inconfondibile la finitura in blu elettrico che corre per tutto l’arco del tetto, che spicca ancora di più su un esemplare in nero. Lynk & Co 01, infatti, è disponibile in soli due colori: nero e blu, entrambi metallizzati. 

Lynk & Co 01_01

In coda, Lynk & Co 01 ha uno stile più elegante, ma comunque molto personale. Al centro del portellone posteriore spicca la dicitura Lynk & Co cromata. Nella parte bassa del paraurti, invece, troviamo un diffusore posteriore in plastica. In più, non possiamo che apprezzare il doppio scarico sdoppiato vero, una chimera nel mondo dei C-SUV (e non solo). Oltre infine al lunotto parecchio inclinato, a spiccare nel posteriore di Lynk & Co 01 sono i gruppi ottici trasparenti e con una firma luminosa a dir poco riconoscibile, segno particolare di tutte le Lynk & Co. Concludendo con le dimensioni di Lynk & Co 01, il bagagliaio è solo discreto. A causa dell’ingombro delle batterie, infatti, il vano posteriore offre 466 litri in configurazione a 5 posti, che diventano 1.233 abbattendo il divano posteriore. Ci sono rivali dirette anche più compatte che fanno meglio. Manca anche un vano per riporre i cavi di ricarica, che quindi devono essere riposti nel vano bagagli.

Interni Lynk & Co 01

Anche gli interni di Lynk & Co 01 sono estremamente personali e ben realizzati, ma soprattutto distanti dal mondo Volvo. Condividendo infatti gran parte della meccanica con la Volvo XC40, si potrebbe pensare che all’interno la parentela sia evidente, un po’ come succede su Polestar. In realtà, appena si sale a bordo troviamo ben poche componenti di origine Volvo. L’unico comando che arriva direttamente dalla cugina XC40 è il piccolo rotore per gestire il volume, posizionato dietro al selettore del cambio. Per il resto, Lynk & Co 01 ha interni personali, originali e molto tecnologici, che spiccano anche per una qualità costruttiva decisamente buona.

Tutte le superfici facilmente raggiungibili sono molto piacevoli da toccare, con la parte alta di plancia e pannelli porta rivestita in plastica morbida. Ci sono poi diversi pannelli dotati di una appagante doppia cucitura bicolore grigio-blu elettrico. La plancia a sviluppo orizzontale può contare su un originale inserto goffrato molto interessante. A stupire sono però i sedili, molto sportivi e non rivestiti in pelle. Il rivestimento in tessuto blu è sia molto originale e appariscente, ma anche ecosostenibile. Tutti i tessuti di Lynk & Co 01 sono infatti riciclati. Nello specifico, i sedili sono realizzati con un tessuto ricavato dal nylon, mentre il volante è rivestito in pelle vegetale, appagante al tatto.

Proprio il volante di Lynk & Co 01 è diverso da quelli Volvo. Oltre che per il logo Lynk & Co ben visibile al centro, 01 ha un volante piuttosto sportivo e facile da impugnare, privo però di paddle al volante. Già da questo dettaglio, si intuisce l’indole della 01, ma di questo parleremo tra poco. I comandi al volante sono sia touch che cliccabili, anche se in entrambe le modalità non sono i più intuitivi da usare. Dietro allo sterzo troviamo il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici dotato di un software proprietario molto intuitivo e funzionale. Non è dei più configurabili o personalizzabili, ma offre tutte le informazioni che servono ed è facile da utilizzare e sfruttare al massimo. 

Spostando lo sguardo di pochi centimetri, poi, troviamo il protagonista degli interni di Lynk & Co 01, lo schermo dell’infotainment da 12,7 pollici. Il sistema non è quello visto sulle ultime Volvo basato su Android Automotive. Si tratta di un infotainment operativo è proprietario, che saprà convincere i più tecnologici con tante funzionalità e una buona velocità di funzionamento. Il sistema è diverso da quelli a cui siamo abituati, con un’usabilità da tablet e una schermata Home (richiamabile con il tasto tondo nella parte bassa dello schermo che ricorda quello dei vecchi iPhone) personalizzabile con diversi widget e che offre un primo sguardo alle funzionalità di questo sistema. Non manca, ad esempio, la connettività con Apple CarPlay e Android Auto wireless di serie. Entrambi i sistemi possono sfruttare lo schermo orizzontale e una visibilità a tutto schermo, una bella differenza rispetto alle cugine Volvo, dotate di schermo verticale. 

Convincono poi i comandi del clima automatico bizona fisici nella parte bassa della plancia, con le informazioni replicate nello schermo. I due rotori, appaganti al tatto, sono circondati da una sottile fascia di LED che si illumina di blu quando si abbassa la temperatura, e di rosso quando la si alza: molto simpatico. Nella parte bassa c’è sempre l’indicazione della temperatura e della velocità dell’aria, nonché i comandi per i sedili riscaldati. Non manca poi anche Spotify integrato all’interno del sistema, ed è disponibile anche il Wi-Fi di bordo per connettere i propri dispositivi all’automobile.

Ci sono poi alcune applicazioni molto originali e utili come Meeting, che offre la possibilità di accedere alle riunioni su Microsoft Teams direttamente dall’auto. Colpisce anche la Journey Camera, una doppia telecamera che permette di fare foto e video sia all’abitacolo che all’esterno dell’auto. Foto e video, poi, sono scaricabili dal telefono tramite l’app Lynk & Co. Il navigatore proprietario è di serie, e si basa sul sistema HERE Maps, uno dei più apprezzati client di mappe indipendenti. Non mancano poi alcuni giochi per far passare il tempo a grandi e piccini durante i lunghi viaggi. Per i professionisti, è molto utile un calendario collegabile con Google Calendar e Outlook Calendar che notifica gli appuntamenti e offre anche le indicazioni stradali per i propri appuntamenti. Infine, spicca l’interessante applicazione Co:lab.

Si tratta di un’app che permette di registrare delle note vocali da inviare al team Lynk & Co contenenti critiche al prodotto, idee o suggerimenti per nuove funzionalità. L’ultima di queste, quella forse più interessante, è l’app per lo sharing della vettura. Se noleggiate Lynk & Co 01, infatti, è possibile condividere la propria Lynk & Co 01 con la community per qualche ora, qualche giorno o anche un intero weekend. In questo modo, chi noleggia l’auto (non chi l’ha acquistata) può guadagnare qualcosa dai momenti di inutilizzo della vettura. Se volete scoprire di più su questa possibilità, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato al brand Lynk & Co. 

Gli interni di Lynk & Co 01 possono contare anche su un tunnel centrale voluminoso con tanti comandi fisici facili da usare anche in marcia, nonché su un grande pad per la ricarica wireless. La leva del cambio piuttosto grande e dalla forma particolare non è delle più precise e intuitive a passare velocemente dalla retromarcia alla modalità Drive. Richiede qualche giorno di apprendimento. Anche il selettore per le modalità di guida non è molto intuitivo. Al primo movimento, infatti, il selettore si attiva. Va usato una seconda volta per selezionare una delle tre modalità di guida: Electric, Hybrid e Sport. Convince anche il tetto panoramico in cristallo, che regala grande luminosità all’abitacolo anche nelle giornate nuvolose.

Concludiamo la disamina degli interni di Lynk & Co 01 con lo spazio a bordo, davvero generoso sia davanti che dietro. Al posteriore il divano è comodo e lo spazio è buono in tutte le direzioni, grazie al passo lungo (2,73 metri) e alle già citate larghezza ed altezza generose. Al centro troviamo un tunnel piuttosto voluminoso che può compromettere l’abitabilità di chi siede al centro, ma anche una bocchetta dell’aria generosa e due prese USB per caricare i device di chi siede dietro. I sedili anteriori con poggiatesta integrato, per quanto molto belli anche nella parte posteriore dello schienale dove spicca un inserto blu con il logo cromato Lynk & Co, possono intralciare la vista di chi siede dietro. Ciò che stupisce infine degli interni di Lynk & Co 01 è la posizione di guida alta e dominante che offre la vettura sino-svedese. Su Lynk & Co 01 si sta seduti davvero in alto, molto più rialzati di grandissima parte dei SUV concorrenti. La posizione in sé è poi comoda e molto turistica, che permette così di dominare la strada, ma questa volta per davvero.

Motori Lynk & Co 01 

La lunghissima disamina sugli interni e sull’infotainment di Lynk & Co 01 fa intendere immediatamente l’indole di questa vettura. Lynk & Co 01 è un’automobile indicata per i più giovani, per i Millennials che possono noleggiarla e utilizzarla nel weekend per dei viaggi fuori dalle grandi città. Come vedremo tra poco nella parte di guida, questa sua indole “per giovani” si ripropone anche nella guida, dove colpisce per un’equilibrio adatto a chi non cerca sportività o una guidabilità da record, e di queste cose magari non è minimamente interessato. Per ottenere queste caratteristiche, come ben sappiamo, una meccanica raffinata gioca un ruolo fondamentale, e infatti meccanica e motori di Lynk & Co 01 sono tutt’altro che banali e poco curati. La piattaforma su cui è basata Lynk & Co 01 è la CMA del Gruppo Geely, la stessa che abbiamo visto in Europa sulle Volvo C40 e XC40. 

Si tratta quindi di una base meccanica ben studiata e che su XC40 e C40 si adatta a motori benzina, Diesel, ibridi ed elettrici. Come su XC40 e C40, le sospensioni sono McPherson all’anteriore e un raffinato Multilink a ruote indipendenti dietro. I motori di Lynk & Co 01, invece, sono di stretta derivazione Volvo XC40. Al lancio, Lynk & Co 01 era offerta anche in un’inedita versione Full Hybrid da 197 CV, ora non più in listino. Oggi, invece, l’unica 01 proposta è la Plug-In, che sostanzialmente riprende il powertrain della Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In.

Lynk & Co 01 dinamica frontale

Il motore termico di Lynk & Co 01 è un 1.5 tre cilindri turbo della famiglia DRIV-E. Ha 180 CV e 265 Nm, ed è accoppiato ad un motore elettrico da 82 CV e 160 Nm. La potenza totale del powertrain in modalità Sport arriva così a 261 CV e a ben 435 Nm di coppia, scaricati a terra da un cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti sulle sole ruote anteriori. Non c’è infatti una versione a trazione integrale, neanche a richiesta. Nonostante un peso non ridottissimo (siamo a oltre 1.800 kg), Lynk & Co 01 ha prestazioni discrete per una Plug-In.

L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 8,0 secondi netti, mentre la velocità massima è autolimitata a 210 km/h. Ad alimentare il motore elettrico della 01 ci pensa una batteria da 17,6 kWh nominali, di cui 14,1 utilizzabili. Si tratta di un pacco batterie molto grande, che permette sulla carta di percorrere nel ciclo misto WLTP 70 km, che diventano oltre 80 in ambito urbano. Le emissioni di Lynk & Co 01 omologate, poi, sono davvero bassissime. Con 25 grammi di CO2 al km, è una delle PHEV col minor impatto ambientale (almeno sulla carta).

Lynk & Co 01, la prova su strada: originale fuori, tradizionale alla guida

Lynk & Co 01 è un’auto con tanto da raccontare a livello di interni, tecnologia e stile. Fin dal primo sguardo, Lynk & Co 01 fa capire che punta tanto su un look personale e su interni raffinati per fare colpo. Di solito le auto di questo tipo sono un po’ deludenti su strada. Sarà anche il caso della 01? Nella nostra prova su strada di Lynk & Co 01 abbiamo percorso oltre 1.000 km: in questi chilometri l’abbiamo conosciuta molto bene, capendo cosa c’è davvero dietro l’abbonamento in stile Netflix e i gingilli tecnologici di bordo. Fin dai primi metri, Lynk & Co 01 mette a proprio agio. È un’auto estremamente facile e intuitiva da guidare, con diverse luci e qualche ombra. Tra le luci non possiamo che indicare la raffinatezza che traspare a livello di motore, trasmissione e freni.

Poche Plug-In hanno un freno dal feeling così normale come quello della 01. Di solito, infatti, riuscire a gestire la frenata rigenerativa e quella “fisica” è piuttosto complicato. Su 01, invece, il pedale ha una corsa e un feeling tradizionale, una cosa che si ottiene solo se la meccanica è ben studiata. Anche il motore elettrico e quello termico sono ben amalgamati, con un cambio doppia frizione che regala un feeling piuttosto dinamico alla vettura. Come su tutte le Plug-In, si nota una differenza di prestazioni quando la batteria è scarica. Questa differenza, però, è avvertibile principalmente alle alte velocità. A batteria scarica, l’auto impiega qualche secondo in più a completare un sorpasso senza per questo motivo risultare “lenta”.

Lynk & Co 01 dinamica

Nella guida di tutti i giorni, invece, l’auto ha sempre una buona riserva di potenza anche se, dobbiamo dirlo, non ha lo sprint che ci si aspetterebbe da un’auto da 261 CV. Lynk & Co 01 da infatti il meglio di sé se guidata in maniera rilassata. Nonostante le sospensioni raffinate, infatti, la taratura di tutti i comandi è molto morbida, con lo sterzo, ad esempio, che risulta molto leggero e lineare ma non precisissimo e privo di grande feeling. Le sospensioni, invece, sono tarate decisamente morbide. Questa soluzione è vincente in città, dove l’assorbimento delle buche più grandi è molto buono nonostante i generosi cerchi da 20 pollici. Fuori città, la 01 ha un rollio piuttosto presente tra le curve. Nonostante i CV a disposizione, Lynk & Co 01 non è un’auto da strapazzare.

Alzando il ritmo, 01 mostra un assetto tarato per essere facile e intuitivo anche al limite, con un marcato sottosterzo che fa intendere che non si deve esagerare. Anche l’agilità è limitata da uno sterzo poco reattivo, invitando nuovamente alla guida turistica. Andando tranquilli, l’auto è comoda, silenziosa, rifinita e offre ottimi consumi anche con la batteria parzialmente carica. 01 si comporta infatti come una Full Hybrid fino al 10% di batteria residua, privilegiando la marcia in elettrico se si usa il piede leggero. Grazie all’indicatore presente in modalità Hybrid, infatti, è possibile capire in modo molto intuitivo quanto spingere sull’acceleratore per guidare in modalità elettrica, grazie ad una banda blu che rappresenta la marcia in elettrico che si amplia o si restringe a seconda delle condizioni della batteria. Lynk & Co 01 è un’auto pensata per chi non è appassionato di auto, ma vuole un’auto moderna, sicura e vivace.

Lynk & Co 01 dinamica laterale

In autostrada, ad esempio, i sistemi di assistenza alla guida sfruttano tutto il know-how Volvo. Sono tarati molto bene, facili da usare e l’accoppiata Cruise Control Adattivo e mantenitore attivo di corsia (di serie su ogni 01) regala viaggi autostradali sicuri e rilassanti. La stabilità è poi assicurata anche nei curvoni autostradali più impegnativi. Il nostro esemplare ha mostrato qualche perplessità a livello di sterzo nelle curve più impegnative, complici gli pneumatici invernali molto morbidi e dalla spalla cedevole. Visto il baricentro alto e il peso non indifferente, 01 è un’auto da gommare con attenzione per mantenere l’ottima stabilità di cui è dotata e non restituire sgradevoli sensazioni di galleggiamento a velocità autostradali. 

Peccato per il sensore dell’angolo cieco, piccolo e poco visibile di notte con i fari delle altre auto riflessi nello specchietto. In città, invece, 01 è comoda e facile da guidare grazie al powertrain ibrido e alla posizione di guida dominante, nonché grazie ad un sistema di telecamere a 360 gradi molto ben realizzato. Il raggio di sterzata, d’altro canto, è piuttosto ampio, e limita l’agilità dell’auto negli spazi stretti. Sulle buche, però, è brava a rimanere composta e a non restituire colpi ai passeggeri, mentre sulle strade più butterate non ci sono scricchiolii o rumorini all’interno dell’auto, segno di un’ottima qualità costruttiva.

Concludiamo la nostra parte guidata della prova su strada di Lynk & Co 01 con i consumi, che hanno riportato risultati contrastanti che vanno analizzati. Il punto di forza del crossover sino-svedese è l’ottima efficienza del motore elettrico. Grazie ad una batteria generosa e a consumi davvero contenuti, ho ottenuto un’autonomia di 57 km tra autostrada a limite autostradale, statale e poca città. Il consumo medio ottenuto è di 24 kWh/100 km, più basso di molte auto 100% elettriche. Guidando in autostrada a 110/120 km/h, invece, il consumo si abbassa a 20 kWh/100 km, che diventano meno di 18 in statale.

Lynk & Co 01 dinamica posteriore

Con un po’ d’attenzione ed evitando la guida in città (dove a causa della potenza limitata del motore, paradossalmente, i consumi si alzano) i 70 km di autonomia sono davvero raggiungibili. Se non volete utilizzare 01 in modalità elettrica, invece, con la batteria carica in modalità Hybrid l’auto ha consumi davvero contenuti, che possono passare dai 2 l/100 km con batteria molto carica ai 3,5 l/100 km con batteria a metà servizio, per un consumo che quindi oscilla tra i 28 e i 50 km/l. Va da se che caricare l’auto è dirimente per avere consumi davvero contenuti. Utilizzando il mantenitore di carica Lynk & Co 01 sfrutta al massimo l’efficienza del suo motore termico, con consumi di 13 km/l in autostrada e di 16 km/l in statale.

Con la batteria scarica, invece, 01 cercherà sempre di ricaricare un minimo la batteria, utilizzando quindi il motore termico come generatore. In quanto il mantenimento di carica si attiva solo sopra il 10%, l’auto sotto questa soglia ha consumi nell’ordine dei 10 km/l, che si abbassano sotto questa soglia in autostrada. Tanto vale quindi attivare la modalità di ricarica della batteria, che abbassa ancora i consumi a 7/8 km/l per qualche km. Appena ristabilita una percentuale adeguata, 01 ripropone i consumi con della modalità ibrida. Analizzando costi e benefici, questa soluzione potrebbe essere la migliore nei viaggi lunghi. Il serbatoio da ben 42 litri è molto generoso per essere un’auto Plug-In, e consente un’autonomia di almeno 700 km.

Prezzi Lynk & Co 01 

Lynk & Co 01 logo posteriore

Concludiamo il nostro test drive con i prezzi di Lynk & Co 01, estremamente semplici e intuitivi. C’è infatti un solo motore nel listino italiano di Lynk & Co 01, offerto con un solo allestimento senza nome, con tutto (ma proprio tutto) di serie. Ogni Lynk & Co 01 è infatti dotata di sedili in materiali riciclati, tetto panoramico, fari full LED, ADAS per la guida autonoma di Livello 2 come frenata automatica d’emergenza, Cruise Control Adattivo, mantenitore attivo di corsia, sensore per l’angolo cieco, quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e infotainment da 12,7 pollici, cerchi in lega da 20 pollici e sedili elettrici e la vernice metallizzata, blu o nera.

L’unico optional è il gancio traino, offerto a 1.040 euro. Il prezzo di Lynk & Co 01 è molto interessante, e non solo per la formula del noleggio. Di listino, infatti, Lynk & Co 01 ha un prezzo di 42.500 euro. Rispetto alla sorella Volvo XC40 T5 Recharge, dotata della stessa meccanica, siamo a oltre 10.000 euro meno dell’allestimento base, ben meno dotato di Lynk & Co 01. Tra le ibride plug-in, 01 è una delle più abbordabili. Tra i SUV, infatti, solo MG EHS, KIA Niro PHEV e la ben più piccola Renault Captur E-Tech Plug-In costano meno, ma sono meno potenti e meno raffinate.

La vera punta di diamante dell’offerta di Lynk & Co 01 rimane ciò che la distingue dalle sue concorrenti: quel fenomeno chiamanto noleggio. La Casa offre infatti le sue 01 a 550 euro al mese con tutte le spese incluse, dal bollo all’assicurazione alla manutenzione, senza anticipo né vincoli temporali. Potete noleggiare l’auto da un solo mese a diversi anni, senza alcun vincolo di nessun tipo. Anche questa formula di noleggio in stile Netflix fa capire come Lynk & Co 01 sia un’auto molto particolare, dedicata ad un pubblico ben preciso. Un’auto che si può noleggiare dev’essere facile da usare anche per chi di auto ne capisce poco, e da qui deriva la taratura di sterzo e sospensioni, e la dinamica di guida amichevole del SUV sino-svedese. Lynk & Co 01 è un’auto che punta su comodità, comfort, tecnologia e connettività, risultando così un vero e proprio strumento più che un’automobile da appassionati. 

Lynk & Co 01 non vuole essere in nessun modo un’auto da appassionati della guida, quanto un mezzo per potersi spostare in modo libero, comodo, piuttosto veloce e con costi di gestione molto contenuti. Caricando l’auto ogni notte nel box, i consumi sono davvero contenuti, e usata in modalità elettrica sfoggia un’efficienza davvero interessante. Tra le curve non è di certo la più divertente o affilata, non è la più spaziosa e può allontanare chi non vuole farsi notare. I consumi da Dr. Jekyll e Mr. Hyde, poi, non la rendono adatta a chi fa centinaia di km in autostrada. Se vi siete fatti conquistare dal suo stile e cercate un’auto affidabile, efficiente e tecnologica, con la sua formula vantaggiosa Lynk & Co 01 è un’auto che può fare al caso vostro. Il futuro di Lynk & Co parla di nuovi modelli in arrivo in Europa, tra cui un’interessante elettrica. Se la formula di noleggio dovesse allargarsi anche al prossimo modello a zero emissioni, potremmo essere di fronte ad una formula d’uso che potrebbe diventare una realtà anche tra gli altri costruttori. Lynk & Co non è quindi il solito brand cinese, e 01 il solito SUV orientale. 01 sfrutta il know-how di Volvo, e offre un pacchetto molto appetibile. I numeri le stanno dando ragione. Nel 2022, è stato uno dei modelli ibridi plug-in più venduti. Sarà Lynk & Co 01 il nuovo fenomeno del mercato? Lo scopriremo molto presto.

commenti

Leave a Reply

    Loading…

    0
    susie wolff

    Una donna in F1? Ancora troppo presto per Susie Wolff

    Max-Verstappen-classifica-Formula-1-2022-vittoria-numero-14

    Max Verstappen il nuovo Senna? C’è chi azzarda il paragone