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Mazda MX-5 2.0 184 CV | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

La spider più famosa di sempre si rinnova, proponendo qualche miglioria dove serve, proprio dove i grandi appassionati della Mazda MX-5 si sono sempre concessi qualche critica.

Nata nel 1989, l’MX-5 non solo è la più famosa, ma è anche la spider più venduta al mondo e, con il restyling 2019, propone novità sottopelle e pochi, pochissimi, elementi che possono modificarne il design. Il risultato è un miglioramento del piacere di guida oltre a sistemi di assistenza maggiormente evoluti.

Noi abbiamo provato la Mazda MX-5 2.0 184 CV, la motorizzazione che maggiormente ha giovato di questo aggiornamento. Ecco com’è e come va nella nostra prova su strada.

Piccole novità nei punti giusti

Le dimensioni della Model Year 2019 non cambiano (sempre 3,91 i metri di lunghezza) e tanto meno l’aspetto esteriore, che conferma i piccoli fari full LED disegnati da una lama tagliente, il muso discendente e la silhouette compatta e affascinante. Anche i fari posteriori tondi con i consueti “graffi” laterali non cambiano nell’aspetto con il restyling 2019, ma confermano un design ben riuscito, che, negli anni, ha convinto anche i puristi della Miata.

Gli affinamenti stilistici della Mazda MX-5 2019 riguardano esclusivamente la disponibilità del tetto in tessuto Brown per la versione soft top, presente sulla vettura da noi provata, abbinata alla carrozzeria Snowflake white Pearl e ai cerchi bruniti da 17”. La capote rimane rigorosamente ad azionamento manuale (tranne per la RF), molto semplice da aprire e chiudere, contenendo il peso della vettura.

Anche all’interno la situazione non cambia, con la solidità e la qualità che rimangono inalterate. I materiali all’interno dell’abitacolo propongono plastiche morbide e ottima pelle, che si alternano a superfici rigide e meno piacevoli al tatto. La qualità non manca nei bei sedili firmati Recato, rivestiti di pelle e Alcantara, con le casse Bose integrate nel poggiatesta.

Protagonista il volante, regolabile anche in profondità per la prima volta

Non manca il buon sistema di infotainment, cui continua a mancare uno schermo touch, ma la modifica più importante, quella che in molti chiedevano a gran voce, è arrivata. Ora, infatti, il volante è regolabile anche in profondità e il meccanismo di inclinazione del sedile è più efficace. Con queste modifiche la Mazda MX-5 2019 diventa più sfruttabile anche dalle persone di alta statura. A dir la verità, dalla regolazione del volante ci si aspettava un po’ di più, ma questo passaggio ha comunque reso nettamente più facili il settaggio della posizione di guida ideale.

Il bagagliaio rimane una delle note maggiormente dolenti di questa auto, ma, d’altronde su una spider 130 litri di capienza sono la norma.

Alla guida della Mazda MX-5 2.0 184 CV: piacere, Miata

Il 1.5 benzina ha ottenuto una coppia maggiore, mentre il 2.0 benzina aspirato, da noi provato, è il motore che ha ottenuto le maggiori modifiche, grazie a una ottimizzazione generale che ha portato ad un regime di rotazione più elevato, a un considerevole aumento di potenza e di coppia. Entrambi i propulsori SkyActiv-G hanno ottenuto le omologazioni Euro 6d-TEMP secondo i requisiti WLTP.

Nel complesso, quindi, il 2.0L della Mazda MX-5 2019 ha ottenuto un incremento di 24 CV, per un totale di 184 CV e 205 Nm di coppia (+5 Nm rispetto al motore precedente). Queste migliorie, insieme al peso piuma di 1.090 kg con conducente, le permettono di passare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 219 km/h.

24 cavalli in più e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi, la rendono più sportiva che mai

Non appena seduti si apprezza la posizione di guida e la già citata regolazione del volante in profondità. Il vostro fondoschiena è quasi ad altezza asfalto e per le sensazioni di guida non potrebbe essere meglio di così.

Premiamo il tasto di accensione e il 2.0 si assesta subito con un sound molto naturale, piacevole e presente. Bene la spinta, che però, come per tutti gli aspirati, in basso non si sente molto. Per godere della sportività della Mazda MX-5 2.0 184 CV occorre salire sopra i 4.000 giri e spingere fino ai 7.500 giri della zona rossa, con il picco di potenza che si ottiene a 7 mila. La mancanza del turbo porta a una guida più genuina, più “vecchia scuola”, capace di appagare completamente solo se guidata nel modo giusto, a differenza delle sovralimentate che regala tutta la spinta ai bassi e medi regimi.

Dove la Mazda MX-5 2019 pecca rispetto alla Abarth 124 è nel sound che risulta sì piacevole, ma non è paragonabile all’arroganza dei quattro terminali della spider punta dallo Scorpione. Accomuna entrambe le roadster, invece, il cambio, che è praticamente perfetto, sia per posizione, sia lunghezza degli innesti e precisione.

Bene anche la frenata, grazie alla potenza dell’impianto e alla modulabilità del pedale, anche se, data la reattività del retrotreno, nelle “pinzate” più forti il posteriore tende un po’ a scomporsi.

L’assetto ottimo, il rollio è ben frenato ma, nonostante ciò, non è una macchina poco confortevole. Gli ammortizzatori della Bilstein assorbono bene le asperità e non si salta ad ogni buca. In sostanza si tratta di un setup turistico, ma con una vocazione pistaiola, che paradossalmente, nonostante la potenza non sia esagerata, permette alla Mazda MX-5 di prestarsi agevolmente sia per i track day, sia per le gite al lago con il vento tra i capelli.

Quando la guida si fa sportiva, la trazione posteriore fa il suo onesto lavoro, grazie all’ottimo settaggio dell’ESP, che permette leggeri traversi di potenza e che rimane comunque disinseribile.

Il comfort non manca, quindi, ma in autostrada a 130km/h, nonostante si viaggi in sesta a 3.200 giri, già dai 120 km/h in su il comfort acustico diventa piuttosto scarso. Per quanto riguarda i consumi abbiamo registrato un dato di circa 14 km/l in un uso misto (il dichiarato è di 6,9 l/100 km) e abbastanza attento.

L’assetto è un buon mix tra sportività e comfort, con gli ammortizzatori Bilstein che pensano al lato più racing

Infine, la Mazda MX-5 2019 propone cinque nuove tecnologie di sicurezza, raggruppate nel “mondo” i-Activsense, per fornire quel minimo di ADAS che prima mancavano in maniera quasi totale: il supporto intelligente avanzato alla frenata in città (Advanced SCBS) che rileva veicoli e pedoni e aiuta a evitare le collisioni, il Supporto intelligente alla frenata in città (in retromarcia, SCBS Reverse) che rileva veicoli e ostacoli dietro la vettura, oltre al Sistema rilevamento stanchezza del guidatore, il Sistema di riconoscimento dei segnali stradali e la telecamera posteriore.

Prezzi e concorrenti

Le versioni Exceed della Mazda MX-5 2019 sono dotate di un ricco equipaggiamento di serie in cui spiccano i rivestimenti in pelle, il sistema infotainment MZD Connect con navigatore integrato, l’impianto audio BOSE, i cerchi in lega e i fari full LED a matrice. La versione Sport aggiunge le sospensioni sportive Bilstein, la barra duomi anteriore, i sedili sportivi Recaro e il differenziale autobloccante di tipo meccanico.

Il prezzo di listino della Mazda MX-5 2.0 184 CV è di 31.500 euro, cui bisogna aggiungere i due optional come la Vernice metallizzata Snowflake White Pearl (700 euro) e il tetto in tela Brown (250 euro), per un totale di 32.450 euro.

La Mazda MX-5 ha pochissimi concorrenti nel mondo delle spider, soprattutto se consideriamo il prezzo che si aggira intorno ai 30 mila euro. L’unica avversaria è basata sulla stessa piattaforma ed è la Fiat 124 Spider, ma ha una potenza inferiore, anche se è dotata del motore turbo. La più vicina è la versione di Abarth, che però si attesta sui 40 mila euro. Non a caso, la MX-5 è la roadster più venduta al mondo.

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Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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