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Nuova Alfa Romeo Giulietta: c’è un futuro per la segmento C italiana?

Tempo di lettura: 2 minuti

Direte voi: “un altro render di una vettura che non uscirà mai” oppure “la solita minestra, nascerà già vecchia” ed altre frasi un po’ avvelenate nei confronti di chi immagina di rivedere nelle concessionarie uno dei modelli più importanti di Alfa Romeo, la Giulietta. Beh, probabilmente avrete torto, quanto meno c’è chi se lo auspica ascoltando le parole del CEO del Biscione Jean Philippe Imparato e facendosi trasportare dalla fantasia degli “automotive designer del web”.

Il futuro di Alfa Romeo Giulietta: tra elettrico e rinascita

E’ inutile nascondersi dietro ad un dito, Alfa Romeo è uno di quei marchi di vetture spiccatamente sportive che ha vissuto nei decenni un tracollo molto importante, sia dal punto di vista economico sia da quello commerciale, con una gamma arrivata a ridursi all’osso con la Mito e l’ultima generazione di Giulietta, ben lontane dalla storica immagine delle premium sportive italiane del Biscione che fu.

E’ pur vero che con la Stelvio e la Giulia Alfa ha tirato su la testa, regalando anche capolavori come la GTA e la GTAm, vetture fatte per pendolare tra i cordoli sfidando a muso duro le AMG, M Sport ed RS del caso. La Tonale, ultima creatura presentata dalla casa di Arese, si sta rivelando un buon cavallo di battaglia commerciale con una previsione di oltre 35.000 ordini entro fine 2022, anno di presentazione ed inizio della produzione. Un po’ a lei e un po’ al restyling della Giulia si è ispirato Ascaris Design per produrre il suo render di una compatta di segmento C marchiata Alfa con il frontale della berlina e il lato B del crossover compatto.

Un disegno figlio anche delle dichiarazioni di Imparato, il quale sottolinea come le piattaforme per vetture elettriche di Stellantis diano ad Alfa Romeo una grande libertà in termini di design delle carrozzerie per le sue future auto, aggiungendo come in futuro la gamma potrebbe espandersi, o meglio tornare, nel segmento delle coupé, delle roadster e delle berline compatte.

Tutte le auto che stanno registrando un calo di vendite, ma conquistano gli appassionati del marchio più conservatori (ma non solo). Attenzione però: si parlerebbe di sibilanti auto elettriche del Biscione, anche perché si avvicina inesorabilmente il 2025, anno in cui Stellantis punterebbe a presentare una gamma completamente elettrificata per ogni marchio. In quest’ottica potremmo aspettarci quindi una Giulietta nata sulla piattaforma STLA Medium più che sulla EMP2 (lo scheletro della e308 per intenderci) o addirittura una rivisitazione della piattaforma Giorgio (probabilmente destinata ad uscire di produzione dopo aver posato un’ultima per la Maserati Grecale) con una lunghezza di 4.5 m, circa 600/700 km di autonomia e potenze intorno a 150 o 180 CV, qualcosa di più rispetto alla compatta elettrica francese ed escludendo, tra l’altro, eventuali versioni Quadrifoglio. Cosa si prospetta davanti all’Alfa Romeo Giulietta sarà solo il tempo a dircelo.

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