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Sparco, bonus di 3.000 euro ai dipendenti che fanno un figlio

Tempo di lettura: 2 minuti

Sparco, la nota azienda con sede nel torinese, famosa per la produzione di abbigliamento tecnico per il Motorsport, che vanta tra le altre cose, anche la creazione di molte tute dei piloti di Formula 1, ha scelto di fare un dono ai suoi dipendenti che diventeranno genitori.

La storica azienda di tessuti di Volpiano darà un bonus di 3.000 euro lordi a tutti i lavoratori che avranno un figlio o lo adotteranno nel 2024.

L’iniziativa così importante è stata denominata ‘Parental Policy’ e punta a rafforzare il welfare aziendale nei prossimi cinque anni “per migliorare il benessere dei dipendenti e creare meccanismi virtuosi con le realtà locali in cui l’azienda opera”, fanno sapere dai vertici aziendali.

Proprio la Sparco, che oggi si vede presente e leader in tre business unit: racing e motorsport, carbonio, scarpe e l’abbigliamento per l’antinfortunistica, ha realizzato nel 2022 un fatturato di oltre 140.000.000 milioni di euro e quest’anno punta a 150.000.000, conta ormai 1.700 dipendenti di cui 800 in Italia ed è presente in altri stati come Tunisia, USA e Spagna.

Sparco ai dipendenti: “Ho preso spunto dalle aziende grandi”

“Ho avuto questa idea perché siamo un’azienda molto giovane con un’età media dei dipendenti sotto i 40 anni e il 60% donne. Il nostro è un mestiere sartoriale e nella unit carbonio anche molto manuale perché richiede particolare cura nella laminazione dei pezzi di carbonio. Abbiamo appena depositato il nostro bilancio di sostenibilità e intendiamo implementare il nostro rating Esg” fa sapere Niccolò Bellazzini, brand manager di Sparco e componente del cda.

“Anche nel management abbiamo un numero elevato di donne, molte sono responsabili di prima linea in posti strategici come il commerciale, il legale, il motorsport, le risorse umane. – aggiunge il manager – Ho preso spunto da aziende grandi come la Prysmian che ha fatto un’operazione analoga a luglio garantendo 5.000 euro ai suoi dipendenti che faranno un figlio”.

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Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani.
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