Tommaso Corona
Melbourne, stiamo arrivando. Si chiudono con l’ultima giornata, l’ultima di sei, le due sessioni di test F1 andate in scena sul circuito di Barcellona, sede consueta delle prove pre stagionali.
Se ieri hanno colpito le dichiarazioni di Mattia Binotto, il quale ha dichiarato, in sintesi, che la Ferrari SF1000 non è abbastanza veloce per puntare alla vittoria nelle prime gare, l’ultima giornata ha ancora una volta premiato la velocità della Mercedes, prima a fine giornata con Bottas su mescola C5 (1:16.196), ma fino alla pausa pranzo è stata la Renault di Ricciardo a impressionare sulla simulazione di qualifica, con un tempo che è rimasto a 80 millesimi dalla vetta una volta sventolata la bandiera a scacchi.
La Mercedes non ha voluto rischiare e il primo tempo non deve illudere. Sia Hamilton sia Bottas, impegnati entrambi sulla W11, rispettivamente al mattino e al pomeriggio, hanno girato con mappature conservative dopo i guai patiti ieri dall’inglese.
Ha stupito, invece, il secondo tempo di Verstappen, ottenuto con mescola C4 (soft): l’olandese ha lavorato per trovare il miglior feeling con la sua RB16 e a Melbourne potrà dire la sua.
Charles Leclerc ha invece simulato i long run su mescola dura (C2) e si è detto soddisfatto rispetto ai tempi di Vettel di ieri, con la pista che è cambiata parecchio tra giovedì e venerdì.
Renault e Red Bull veloci a fine test
La Renault R.S. 20 dell’australiano sta ritrovando la forma perduta a forza di macinare chilometri e fa piacere vederla girare su tempi molto più competitivi se comparati con la qualifica del GP 2019. La nuova auto è nata bene e potrà essere un’outsider credibile nella prima metà del gruppo.
