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Coyote Nav+: non chiamatelo navigatore

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In Coyote Nav+ non è solo il classico navigatore, ma un assistente alla guida completo, che indica l’itinerario migliore informando in tempo reale dei pericoli, delle novità sulla viabilità, dei limiti di velocità e degli autovelox presenti lungo il percorso.

Parliamo della nuova versione per il 2018 del navigatore GPS prodotto dalla Coyote, il Nav+ ha dimensioni di 15 x 90 x 20 mm, pesa 202 grammi ed ha uno schermo da 5,5″ Full HD. MA non è tanto la sua dimensione, però, a fare la differenza, quanto la qualità video (anche se in notturna convince meno), infatti, è un Full HD da 1080×1920 pixel, il che a livello di leggibilità delle informazioni e comprensibilità riveste un’importanza fondamentale. Ottime anche le prestazioni a livello di processore: rispetto al modello precedente si passa da 1 a 1,45 GHz di potenza, aiutato nelle sue operazioni da una RAM che passa da 500 MB a 1 GB. 
Coyote Nav+

Erede del già apprezzato Nav, con questa versione Plus il sistema compie un balzo in avanti davvero notevole, che potrebbe anche farlo diventare un oggetto complementare a quello nativo della vettura. E’ infatti il terzo e più sofisticato sistema presentato dal marchio, insieme ai sempre disponibili Coyote Mini e Coyote S.

Coyote collabora con Here (la stessa azienda alla quale si appoggia Audi Audi per intenderci) per garantire mappe costantemente aggiornate tramite wi-fi o 4G del dispositivo, comprensive dei punti d’interesse (hotel, ristoranti, ecc.) e si avvale di una community che segnala costantemente allerte in tempo reale (nel raggio di 30 km) per avvisare di pericoli temporanei o permanenti, problemi di circolazione, condizioni meteorologiche o anche veicoli in contromano.

Presente anche la tecnologia Lane Assist, che fuga ogni dubbio sulle uscite da prendere nelle strade con molti svincoli. Il Nav+ è l’unico dotato anche di funzioni di navigatore satellitare passo-passo.

Oltre il concetto di navigatore

Coyote Nav+

Cosa distingue Coyote NAV+ dagli altri navigatori? A differenza dei comuni GPS portatili, il NAV+ fornisce un’enorme quantità di informazioni utili alla sicurezza, a partire dalla segnalazione delle code e degli incidenti lungo il nostro percorso,  e soprattutto segnala la presenza di autovelox, anche e sopprattuto quelli con postazioni mobili, non sempre segnalati dai competitors.

L’Italia dopo la Francia, è il principale Paese per questo sistema che si basa sulla comunità degli utenti. Autovelox, traffico, limiti di velocità e pericoli improvvisi sono le informazioni utili che si ottengono con questo dispositivo. Ora la versione evoluta si differenzia per una cartografia in 3D, la possibilità di avere maggiori informazioni come parcheggi e ristoranti. Nel giro di qualche mese altra importante funzione sarà la possibilità di poter “allarmare” la comunità anche con un comando vocale oltre che col tradizionale pulsante.  Noi l’abbiamo trovato a volte troppo solerte nel segnalare velox non sempre presenti sulla strada di percorrenza, ma in zone adiacenti ad essa o in strade parallele.

Inoltre grazie al servizio “Le mie statistiche”, ogni utente potrà monitorare quotidianamente la propria guida e ottenere informazioni dettagliate sulla propria attività (distanza percorsa, tempo di guida, tempo trascorso in coda, velocità media, allerte ricevute e segnalate, totale degli automobilisti avvisati, ecc.).

Il nuovo Coyote Nav+ è in vendita a 349.99 euro a cui bisogna aggiungere l’abbonamento ai servizi da 12 € per il mensile a 240 € per il biennale.
Coyote Nav+

Insieme al NAV+ si ha incluso anche l’utilizzo in contemporanea dell’App Coyote di navigazione  per smartphone, che volendo, può essere replicata nello schermo della vettura se l’auto supporta i sistemi Apple CarPlay o Mirrorlink.

Aspirante pilota

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica.
La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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