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La Maserati Ghibli alla 48a edizione del Super Bowl

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Per la prima volta un’automobile disegnata, progettata e costruita in Italia è stata vista contemporaneamente da oltre 110 milioni di spettatori.

Si tratta della nuova Maserati Ghibli (ecco la nostra prova) presentata ieri sera al grande pubblico americano con uno spot televisivo di 90” trasmesso durante la 48a edizione del Super Bowl al MetLife Stadium di East Rutherford in New Jersey dove i Seattle Seahawks hanno vinto contro Denver Broncos la finale del campionato della National Football League.

E’ motivo di orgoglio per tutti i lavoratori italiani di Fiat Chrysler Automobiles, e in particolare della Maserati, che la Ghibli, un’automobile di lusso al top della categoria, commercializzata in tutto il mondo, sia stata presentata ad un pubblico così vasto, proprio nell’anno del suo centenario. Il Super Bowl negli USA viene considerato come l’incontro che assegna il titolo di campione del mondo di football americano e, preso singolarmente, è l’evento sportivo più importante dell’anno, in grado di incollare l’intera nazione davanti al teleschermo, quasi come un giorno di festa nazionale.
Lo spot proiettato durante il primo quarto della finale si intitola “Strike” e parla di duro lavoro, svolto con abilità, dedizione e impegno. E’ una storia di passione e tenacia interpretata da Quvenzhane Wallis, una giovanissima attrice americana che, nel gennaio 2013, all’età di nove anni, ha ottenuto una candidatura all’Oscar quale miglior attrice protagonista, entrando nella storia del cinema come la più giovane candidata al prestigioso premio.

Diretto dal regista americano David Gordon Green e girato a Los Angeles, lo spot è l’omaggio al marchio Maserati e a tutte le persone che hanno lavorato duramente per progettare e realizzare un’auto potente e con una forte personalità in grado di sferrare la sua offensiva contro i giganti del mondo dell’automobile. Lo spot parla dritto al cuore di tutti noi che ogni giorno lottiamo contro i problemi e gli ostacoli che incontriamo. Ciascuno contro i propri giganti. Maserati ci ricorda che lavorando con impegno, costanza, passione e dedizione non esistono ostacoli insormontabili e che tutti possiamo vincere e raggiungere i nostri obiettivi.
Disegnata e progettata a Modena, sede storica della Maserati, la Ghibli segna un punto di svolta nella vita del brand. E’ fabbricata nel nuovissimo stabilimento Avv. Giovanni Agnelli di Grugliasco nei pressi di Torino, dove la tradizionale cura artigianale di Maserati è affiancata all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia in grado di garantire una qualità eccellente grazie al controllo anche dei minimi dettagli.

Il team di progettazione della Ghibli ha saputo dar vita ad una berlina con caratteristiche di guida dinamiche, con una personalità dall’aspetto aggressivo che conserva allo stesso tempo collegamenti visivi con la Quattroporte, l’ammiraglia del marchio che sta riscuotendo un grande successo.

Più corta, più leggera, più dinamica e meno costosa della Quattroporte, la Ghibli, che entra nel mercato delle auto sportive premium del segmento E, rappresenta una pietra miliare nei rogrammi di Maserati. Si basa su una filosofia più sportiva dell’ammiraglia e il suo modello più potente è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,0 secondi e raggiugere una velocità massima di 284 km/h.

La Ghibli coniuga un design sportivo con la spaziosità prevista da una berlina executive e impone anche nuovi standard qualitativi: dal design allo sviluppo, dalla produzione fino ai controlli di processo. Motorizzata con un V6 turbo Ferrari, è la prima Maserati della storia ad essere proposta anche con un motore diesel oltre ad offrire la trazione integrale.
Lo spot televisivo è stato prodotto in partnership con Wieden+Kennedy, un’agenzia pubblicitaria indipendente con sede a Portland, Oregon, che ha già lavorato con Chrysler per la preparazione di spot trasmessi in edizioni passate del Super Bowl.

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Aspirante pilota

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica.
La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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