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Pagelle GP Italia 2020: diamo i voti ai protagonisti del GP

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Una gara pazza questo GP Italia 2020: prima il ritiro di Vettel, confinato amaramente nelle ultime posizioni, poi la safety car e conseguente penalità rifilata a Hamilton, utile a rimescolare le carte di un GP in parte già scritto. Due GP monzesi in un solo pomeriggio di quasi fine estate per queste pagelle del GP Italia 2020.

La stagione passata Pierre Gasly sembrava un pilota in fase calante, uno di quelli che all’impatto col top team si era sciolto come neve al sole; La mossa studiata da Helmut Marko, e non era la prima volta, cioè retrocedere un pilota nel team b, cioè l’Alpha Tauri, già sul finire del 2019, lo ha rigenerato, restituendoci un ragazzo che ora pare aver raggiunto la maturità giusta per grandi traguardi. Vince a Monza per la prima volta in carriera, coglie l’occasione della vita con una gestione eccellente della seconda metà di gara, chapeau Pierre: voto 10 e lode.

Menzione d’onore anche per i ragazzi che lavorano a Faenza (voto 10), alcuni di essi ancora ex Minardi: una vittoria su un circuito che evidentemente porta bene a questo team, visto che si è bissato il successo che mancava dal 2008, quando vinse un giovanissimo Vettel. 

Ci è andato davvero vicino Carlos Sainz Jr., provando fino all’ultima curva (gli sarebbe bastato, davvero, un giro in più) a centrare la vittoria, ma forse non era il suo momento, avrà modo di rifarsi. Resta comunque un secondo posto alla vigilia impensabile e la consapevolezza che questo ragazzo in gara ha qualcosa in più degli altri, voto 9,5.

Continua a toglersi i sassolini dalla scarpa Lance Stroll, oggi addirittura a podio con una Racing Point, il primo stagionale e il suo secondo dopo Baku 2017. Il figlio di papà, quello che corre solo perchè il paparino mette i soldi ora è quarto in classifica irridata al pari con Norris! Non sappiamo come concluderà la stagione, ma forse è ora di guardalo con occhi diversi, voto 9.

Bravo, bravissimo anche Lando Norris quarto con la McLaren, che continua a portare punti alla squadra inglese, sempre più terza forza nel mondiale. Ne ha meno del compagno di squadra in questo weekend, ma come al solito massimizza i punti, voto 8.

Avrebbe vinto agilmente Lewis Hamilton anche questo Gran Premio, poi durante la safety car entra in pitlane quando questa è chiusa, e non per colpa sua. Viene penalizzato e lui non si abbatte, ricostruendo la gara, tanto che da ultimo chiude al settimo posto (di più era impossibile). Nel mondiale, se mai ci fossero avversari in grado di impensierirlo, i suoi diretti rivali non ne approfittano e quindi il boccone è meno amaro, voto 7.

Discorso diametralmente opposto per il compagno di squadra Bottas. La realtà è che aveva tutto per fare 25 punti oggi, però parte malissimo, si lamenta col box di problemi che vede solo lui, non riesce a fare mezzo guizzo in gara e finisce quinto. Ti auguro di smentirmi caro Valtteri, ma forse non hai la stoffa per diventare campione del mondo, voto 3.

Charles Leclerc, dopo la gloria del 2019 che gli ha fatto capire cosa voglia dire guidare una Ferrari, naufraga nel weekend di Monza assieme ad una Ferrari ai limiti dell’imbarazzante. Il povero Charles non ha la prestazione per entrare in Q3 e in gara non va meglio, nonostante l’illusione, perchè di questo si tratta, dopo la safety car. In gara, come a Spa, ha il vizio di bruciare troppo in fretta le gomme soft e quando sei costretto a guidare sempre oltre al limite per provare a competere c’è il rischio di finire a muro, e oggi gli è andata bene vista la velocità. Terzo ritiro stagionale, si rifarà ma oggi voto 4.

Discorso molto simile per Vettel. In Q1 al sabato scelgono un timing pessimo per mettere in pista il pilota tedesco e così Sebastian deve partire dal 17esimo posto. In gara i suoi freni decidono di lasciarlo a piedi e così bisogna mettere un altro zero a referto nella casella dei punti in classifica. Troppo poco, anche se Sebastian ha meno colpe di Charles, ma la qualifica pesa molto, voto 4,5.

Weekend da dimentare in casa RedBull (voto 5): l’Alpha Tauri vola con Gasly, la monoposto che dovrebbe finire sempre davanti sembra frenata e Verstappen è addirittura costretto al ritiro, proprio nel Gran Premio dove si poteva incredibilmente rosicchiare qualcosa ad Hamilton. 

Solita solfa per Albon, stavolta penultimo dei classificati in gara, proprio quando Gasly con l’Apha Tauri vince il Gran Premio. Impossibile non fare il raffronto, inoltre Alexander in classifica irridata ha solo più 5 punti di vantaggio su Pierre e lui guida una RedBull, voto 2.

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