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Un anno fa ci lasciava Sergio Marchionne: ecco FCA un anno dopo

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Era il 25 luglio 2018, quando l’ormai ex AD Sergio Marchionne, dopo qualche giorno di incertezza riguardo le sue condizioni di salute, lasciava sbigottito tutto il mondo FCA e l’Italia intera con la notizia della sua morte.

Un anno dopo è cambiato tanto ai vertici dell’azienda, ma i piani e l’eredità lasciati dal manager italo-canadese sono praticamente intatti, così come il ricordo, ancora vivo nelle mente degli addetti ai lavori.

Mike Manley ha preso il suo posto al vertice e uno tra i suoi colleghi storici, Alfredo Altavilla, ha lasciato l’azienda dopo quasi 30 anni di onorato servizio. Al suo posto per l’area EMEA è arrivato l’ex amministratore delegato di Magneti Marelli, Pietro Gorlier. Per quanto riguarda Ferrari, invece, il posto di presidente è stato preso da John Elkann, mentre l’AD è diventato Louis Carey Camilleri.

Se nell’arco di 365 giorni i piani, o almeno quelli che noi conosciamo, non sono stati stravolti, mentre sono stati confermati gli investimenti in Italia, con la grande novità della Fiat 500 elettrica e rinnovo di Lancia con nuove soluzioni per la Yspilon (il Marchio italiano era destinato a morire secondo i piano di Sergio Marchionne) e, soprattutto, la fusione sfiorata con il Gruppo Renault, per la quale i discorsi sono chiusi, ma forse non del tutto.

Nelle nostra mente rimarranno per sempre impressi l’aneddoto “In ferie da cosa?” e la sua ultima uscita pubblica, quando venne consegnata una Jeep Wrangler ai Carabinieri. Ecco il video caricato su Youtube:

Anche John Elkann ha voluto ricordare Sergio Marchionne a un anno dalla sua scomparsa. Ecco le sue parole:

“A un anno dalla scomparsa di Sergio Marchionne, l’esempio che ci ha lasciato è vivo e forte in ognuno di noi.

Quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale, di cui è sempre stato il più convinto promotore, continuano a guidare le nostre aziende. La ricerca dell’eccellenza, tanto dei risultati quanto del modo in cui raggiungerli, è parte integrante di ognuna di esse.

A Sergio piaceva descrivere FCA, CNH Industrial e Ferrari come aziende ricche di donne e uomini di virtù. Persone che sentono la responsabilità di ciò che fanno, che agiscono con decisione e coraggio, che non si tirano indietro quando si tratta di dare il buon esempio. Se le nostre aziende sono così oggi, lo dobbiamo anche a lui.

Gli saremo sempre grati per averci mostrato, con l’esempio, che l’unica cosa che conta davvero è non accontentarsi mai della mediocrità, essere sempre ambiziosi nel cambiare le cose in meglio, lavorando per la collettività e per il nostro futuro, mai per sé.

Oggi c’è chi ricorda il leader illuminato, chi ricorda l’uomo, chi l’amico.

Tutti noi lo ricordiamo con immenso affetto.”

Pilota professionista

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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